Rudolph the red noise rendeer has a really funny nose ( 13 sleeps til christmas!)
No beh, parliamo della mia zero voglia di andare in ufficio questa mattina: da tradizione alle 8 ho fatto partire Jingle Bell rocks nello stereo, acceso le lucine, preparato le colazioni…e guardando fuori, la pioggerellina che batteva incessante, il nostro albero che quest’anno è ancora più stupendo dell’anno scorso, la nostra casa…Ah!
Sarei stata al caldo a fare biscotti allo zenzero tutto il giorno.
Midnight in Paris.
Ne parliamo?
Woody è geniale, come sempre riesce a farti innamorare della città in cui svolge le sue storie.
Compito non arduo considerato il fatto che gli ultimi film sono stati girati tra NY, Londra e Parigi.
Questo film mi ha riportato indietro, a quando avevo 3 mesi di tempo per imparare benissimo il francese, prima di iniziare la mia avventura da Chanel.
Era giugno, a settembre avrei iniziato la mia esperienza chez Coco.
Gravissimo errore.
Quando atterrai con la mia immensa valigia, reduce da un anno passato a studiare seriamente recitazione e credendo fermamente che il futuro mi avrebbe visto come prossima italiana premiata agli Oscar, passai la prima settimana a piangere disperata: non parlavo francese, Camilla era partita per le vacanze, la scuola era a anni luce da dove stavo, pioveva sempre e cerise sur le gateau, il mio cuoricino era stato appena stropicciato da un bruto che mi aveva riempita di bugie.
Ah che clichè!
A Parigi, la città dell’amore, sola, abbandonata e senza soldi – perché, tanto per cambiare, mi si era pure bloccata la carta di credito.
Ma decisi di non demordere, forte dell’educazione rigida datami da mia mamma.
Ed ebbi ragione.
La seconda settimana feci amicizia con Maria Chiara, tenace fiorentina, con cui decidemmo di condividere macarons, pene d’amore e lezioni di francese, e Giuliano, pugliese verace che mi scacciò la malinconia trascinandomi in picnic lungo il fiume, in passeggiate sulla rive gauche e in cene a base solo di vino e ostriche.
Eravamo come i tre moschettieri italiani, inghiottiti dalla ville lumiere a scambiarci coraggio e risate.
Pura amicizia, anche se temporanea.
Le domeniche passate da le Loir dans la theiere, le serate al ristorante cinese più buono del mondo dietro rue Cambon, l’ecole de mode di Chanel.
Dalla terza settimana in poi iniziai ad adorare Paris Paris, e da allora quell’amore non si è mai interrotto.
Un momento su tutti, che non dimenticherò mai: nevicava, uscivo da un ristorante e correvo verso casa.
Per arrivarci, dovetti attraversare un cortile, in zona Louvre.
Lì, nell’assoluto candore di una notte di fine gennaio, in quel cortile, io da sola e una musica di un’arpa che proveniva da una casa del circondario.
Mi sembrava di essere in un film, dove ero io la protagonista.
Tornando al film, adoro Marion Cotillard, è così bella.E poi i costumi degli anni venti…quel merveille!
Io mi sarei proprio trovata bene a vivere in quel tempo: tutti quei lustrini, le pailettes, Picasso, Man Ray,Cole Porter, Fitzgerald!
Anche la belle epoque non mi sarebbe dispiaciuta, sempre con caminetti accessi, abiti da gran sera, pettinature magnificamente complicate e creme brulè come se piovesse.
Comunque, settimana piena di impegni e cenette deliziose, Otta pronta per l’incetta di abbracci e coccole!!
Domani corso di cucina natalizia con Romina, così che il tacchino non avrà più segreti, d’altronde a turkey and some mistletoe help to make the season bright.
Inoltre oggi, per la serie merry christmas to me, part 1, mi è arrivato da Csaba il suo nuovo libro autografato più “Le basi della cucina” , e come mi ha scritto quella delizia di Csaba, che per’altro abbiamo scoperto a cena l’altra sera che suo fratello è stato il mio filarino storico del Ginnasio, “keep ccoking!”.
Poi cene e cenette con Diletta, Chiara, Lus, Caterina, Alina, Mapi, Renni and co.
ADORO.
So che il mio papà ha suggerito a Babbo Natale di portarmi le church classiche da donna, proprio quelle che ho visto ieri all’Excelsior.
ADORO, bis.
E pensare che avrò anche il tempo per chiamare la mia Camilla, il mio Andrea, Cinzia e Fra Antinori, che per colpa degli impegni lavorativi ho un po’ trascurato.
Ma a tutto c’è rimedio, God save Vodafone – e aggiungerei, me dalla bolletta che arriverà!
1 Comment
Anch’io sabato sono andata a vedere Midnight in Paris e continuavo proprio a ripetermi: “Paris Paris, anni ’20, quei deliziosi abitini, la musica, Hemingway, Fitzgerald… sarebbe stato perfetto per me!!!”.
Tanti baci!!!
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