Tra le nuvole e i sassi passano i sogni di tutti.
Le nostre montagne.
Il nostro Mare.
Il nostro accento. Il nostro vocabolario, pieno di parole che si arrotondano nella pronuncia, con mille accenti e accezioni della parola Amore, della descrizione di ciò che viene detta Passione.
I capolavori che incontri mentre cammini, così, per caso, alzi la testa e sbatti in una chiesa gotica, in un dipinto che leva il fiato o in una piazza incantata.
Gipsy e il busto del Bernini. |
I nostri giardini segreti, nei cortili delle città.
Il cibo, la nostra variegata, immensa, incredibile e deliziosa cultura culinaria: i vini, i piccoli birrifici che distillano luppolo e gioia per quello che si fa.
Il nostro modo di rapportarci alle persone, la nostra parte emozionale che ci fa affrontare tutto di pancia, sbagliando, ma comunque mettendoci tutta l’energia e le buone intenzioni.
Il nostro gesticolare, il nostro sorriderci.
I nostri cappucci e il nostro caffè, la pizza e il mandolino.
Le nostre canzoni.
I nostri cieli, i nostri campi a bordo delle autostrade pieni di spighe e pannocchie, i nostri uliveti, come sappiamo abbracciare noi, come sappiamo salutare noi, come sappiamo baciare noi.
Il nostro pressapochismo, la nostra disastrosa classe politica. La nostra abitudine a lamentarci.
La creatività folle che ci prende e ci travolge.
Noi giovani pronti a rockettare tra concerti, a creare progetti, a lottare per i nostri valori.
Le nostre estati troppo calde e gli inverni pieni di pioggia e nebbia.
Gli scioperi, i ritardi, il traffico impazzito.
L’aria, quest’aria che solo qui si respira.
I motorini, che sfrecciano sulle nostre strade, le birre bevute chiacchierando all’aperto, le notti d’estate , nei nostri vicoli pieni di storia e unici, così unici.
Il nostro entusiasmo che ti travolge, la storia dell’arte, il sound underground e un po’ hip hop.
Le nostre provincie, i nostri contro sensi, la noia della burocrazia che ci perseguita, le tasse che ci fanno disperare.
Noi, la nostra Italia dovrebbe diventare patrimonio dell’umanità, tutta quanta, tutta insieme, e noi popolo italiano dovremmo riempirci di orgoglio per quello che siamo. Per quello che costruiamo. Per quello che siamo.
Per quello che riusciamo a raggiungere, che in tempi di crisi siamo sempre stati delle rocce, con la componente di differenziazione che ci rende unici e speciali di fronte al resto del mondo: l’essere genuini e passionali, in ogni aspetto della quotidianità
Tutto questo per dire che domani sarà migliore se ci uniamo.
Che è finito il tempo in cui l’individualità spadroneggia. Tutti siamo tutti, e il bene comune deve essere al di sopra di qualsivoglia velleità.
Una nuova solidarietà fatta di mani che si stringono, di cuori che cercano una nuova dimensione, menti che corrono verso una rinnovata illuminazione.
Quindi: Aiutateci.
Olly Martinetti, una di quelle girls che la differenza la fanno eccome, chiede il nostro aiuto, e noi gipsy ci schieriamo come soldati alleati e ci fondiamo nella causa.
Ecco i dettagli.
4 Comments
amica trovi tutte le iniziative più belle, intelligenti e ne sai fare post di pensiero positivo.
quanto sarebbe bello sentirsi uniti…quanto altri paesi che fanno della propria bandiera un modo di essere!
Chissà, la speranza è l’ultima a morire!
<3 u in stripes! :D
“I nostri cieli, i nostri campi a bordo delle autostrade pieni di spighe e pannocchie”…. Ti leggo proprio ora, in auto verso il mare, col sole che mi corre accanto, insieme a quei campi di spighe e pannocchie… Serendipity ed emozione!!!
Bellissimo post, bellissima iniziativa! Grazie!!
laureata in conservazione dei beni architettonici, terribile non trovare lavoro in un luogo in cui il patrimonio culturale é la ricchezza più grande, però stringo i denti e persisto 🙂 grazie del post, il tuo blog é adorabile
xx sara (saraekali.blogspot.com)
ps …hai dimenticato i papaveri…quando abitavo all’estero le cose che mi mancavano di più erano i prati di papaveri e gli oleandri dell’Adriatica, e (non so perché) i palazzacci delle periferie…
Cara Alice,
mi sono sempre chiesta perchè il sud Italia non è come la California!!
quando si arriva a Napoli sembra che da lì il Sud sia completamente abbandonato e dimenticato dai politici e mi chiedo veramente come la gente possa sopportare tutto questo..secondo me gli italiani hanno un carattere troppo buono e veramente sopportano tutto…
Pensa che da noi la gente si innervosisce quando il treno ha ben 5 minuti di ritardo, oppure allo sportello hai “solo” due persone davanti…
comunque bella l’iniziativa, della serie se non ci pensa lo Stato…diamoci da fare!!
buon week-end Gipsy-Aliciotta
e pensare veramente che l’Italia ha un patrimonio e una tradizione che nessun paese ha, non per niente Leonardo, Michelangelo & Co. sono nati in Italia.
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