
La mia Parigi. Parte tre. From marieclaire.it with love
La mia Parigi parte tre.
Appena arrivata, un po’ presa da ansie sparse e diffuse ecco arrivare loro: Pierre e Hector.
Sono sempre più convinta del fatto che siamo tutti isole e i ponti che costruiamo ci connettono in maniera indissolubile verso anime belle che accolgono e confortano. Ponti a prova di bomba che rimangono solidi e connettono, vengono attraversati sempre, appena si può per stare un po’ vicini e offrirci beni di conforto che vanno da abbracci, a cibo, a vestiti quando sei in crisi outfit, a baci a profusione, a ombrelli.
Un fast rewind: Pierre è il mio collega parigino. Il rispettivo me nella ville lumiere.
E’ entrato nella mia vita due anni fa e abbiamo subito stretto un’alleanza indissolubile fatta di cenette da gourmandise fino a fughe a Formentera, a avventure milanesi al Plastic finite dalla polizia alle 6 del mattino perché avevamo lasciato sul sedile dell’auto le nostre macchine fotografiche che ovviamente sono state rubate – vi ricordate il post sul ladro gentiluomo? Ecco.
Insomma noi tre insieme siamo i tre perfetti naive..
Hector – caliente madrileno – è il marito di Pierre e sono due pasticcini, anzi i miei pasticcini adorati.
Si amano da circa otto anni di un amore vero, profondo e commovente: Hector guarda Pierre come se fosse magico.
Pierre è geloso persino dell’aria che Hector respira.
Conoscono tutte le mie vicissitudini amorose, interpretano le mie paure e le razionalizzano offrendomi ramen caldi e foie gras.
Ci avventuriamo post sfilate verso ristorantini sconosciuti, bettole dove non entreresti mai per poi scoprire mondi di cibo cucinato in maniera deliziosa, divinamente servito in ciotole di plastica e posate di cartone.
Amiamo le stesse cose: i noodles pieni di brodo confortante, Glee, internet, Valentino, la isla bonita, la vita semplice fatta di piaceri semplici, il buon vino, il vento, il cioccolato, i gyoza grigliati, Woodkid.
Mal tolleriamo chi urla e non ha atteggiamenti coerenti, gli egoisti e chi non ama dormire.
Così: un pomeriggio di fine settembre, tre amici per pranzo: eccoci qui.
In una casa fatta di parquet chiaro e caminetti, soffitti decorati, luce del sole, che tutti sanno che con i mesi con la “r” il Sole fa venire il raffreddore.
Una ricetta di Hector che mi ha conquista con un sorriso: ecco quindi un gitane in the kitchen.
Tagliare un filetto di orata (circa150g) a piccoli cubi e metterli in una ciotola di vetro abbastanza capiente: aggiungere del sale, del pepe di cayenna marinato fresci equalche grano di pepe Sichuan . Coprire il tutto con il succo di 2-3 limoni grandi e lasciate marinare per una notte in frigorifero.
Tagliare un avocado e disporlo attorno a un piatto da portata, come “corona”. Disporre sopra il pesce scolato dal succo della marinatura. Mi raccomando questo succo non buttarlo, ma conservantelo a parte.
Aggiungere del coriandolo appena tagliato, fresco, sia al pesce sia al succo. tagliare mezza cipolla rossa, il più possibile sottile, e immergerla per qualche secondo in un po’ di succo di lime, per far passare un po’ di acidità.
Dopodichè, disporre le cipolle sopra il pesce e l’avocado e aggiungere altro coriandolo fresco.
“Sprinkle” del fleur de sel, versare un po’ di succo di limone della marinatura e aggiungere un po’ di olio di oliva.
17 Comments
adoro la cheviche…
adoro questi interni di Paris che ci fai spiare…
adoro i profumi che mi fai immaginare…
love love love x te <3
<3
credimi questa ceviche è pazzesca!
e va bene anche per noi poco tolleranti del glutine!
🙂
yuppy!!! <3
caspita!!! ricettina da appuntare e provare appena possibile…
E anche un bellissimo cuoco, se posso permettermi!
Un abbraccio
Elisa
ciao elisa!
è vero! Hector è top!
bravo cuoco e amico fedele.
non dirmi che sono finiti i resoconti di parigi…il cappello iniziale è magistrale…
alice sai cosa pensavo, quando ti leggevo?? quanto vorrei conoscerla qs donna!
quando vado a milano, se mai riuscirò a tornarci, ti aspetterò sotto casa…
ma poi ho pensato che grazie a qs blog è come se ti conoscessi e questo mi basta.
Comunque mio marito non lo sopporteresti…lui non dorme….sopratutto al mattino
kiss
ahhh mimma sei un mito! quando vieni a milano certo che ti aspetto!
e tu eroica: con un marito che non dorme al mattino…aiuto!
cuori sparsi e a profusione per te.
i tuoi meravigliosi amici e amiche coccolano te… e tu coccoli noi con questi post, uno più bello dell’altro!!!
quanto amore sai far circolare, quanto!!
🙂
chèrie che bello leggerti qui, nei commenti.
grazie mille e scusate tutti il ritardo ma sono giornate che volano.
Va là che ti diverti, hai amici in ogni porto che ti coccolano come una principessa, e che porti….! Un bacione
porti bellissimi!
🙂
Adoro i tuoi post
adoro il tuo blog che sa di pulito, che profuma di cannella e di fiori freschi
sogno leggendoti posti pontani
sogno la serenità che ora mi sembra lontana perchè soffocata dalla mia inquietudine… ma ti leggo e credo che potrei pure io essere felice
GRAZIE ALY
Stefy
grazie a te Stefy, sul serio.
spero di conoscerti e abbracciarti presto.
un cuore xxxx
Ciao Aliciotta,
bella la frangia!!
sembri tornata in versione “Otta”…..
non vedo l’ora di rivedere la nostra Agatina (com’è cresciuta!!) e la sua bella mamma Caterina su questi schermi….
oggi giornata bellissima, molto fredda e neve sul Generoso, giretto nel bosco ma castagne ZERO, brutto segno??
ti auguro buon week end, anche a tutte le tue lettrici (anche a quelle “silenziose”, su forza ragazze scrivete, che la nostra Alice è felice)
p.s.: ma la Stefy qui sopra è la “nostra” Stefy???, non ho più letto suoi commenti ed ogni tanto la pensavo, se sei tu perchè non vai a trovare la nostra Ali che sicuramente sa darti conforto?
ciao Elena!
che bella la neve!io sogno già di domeniche pigre sotto il piumone con fuori la neve.
ieri ho fatto una vellutata all’indivia, castagne e patate dolci, sempre per il progetto LAV dell’Erbolario. Stay tuned, è ottima.
un bacio a te
Ok va bene l’ho ammetto, mangio veramente di tutto tranne, la cipolla cruda e il grasso del prosciutto crudo, però la vostra ricetta sembra così buona, e l’avocado mi strapiace, dai magari faccio uno strappo alla regola e provo a farla anche io, ahahahahah
Il cielo di Parigi è incantevole. 🙂
Ciao aliciotta bella, un abbraccio Clo
Ah clo!prendi la cipolla dolce, mitiga un po’ più il gusto!
evviva il cielo di parigi, evviva le nuvole che un po’ ci ovattano.
evviva questo foliage di questi giorni: rosso e arancio.
i giorni volano troppo in fretta.
un bacio
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