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When you wish upon a star

Come questi 18 gradi quando avevi già tirato fuori i maglioni pesanti.

Come una telefonata che non ti aspetti e che illumina una speranza nuova.

Come quando ti alzi un po’ a fatica dal letto, gravata da mille pesi troppo grandi da sobbarcare sulle spalle, e poi però trovi il profumo del caffè a ricordarti che forse comunque, tutto poi si sistema sempre.

Come quando ti ritrovi nell’abbraccio di amiche vere.

Come la neve che copre i tetti e tutto è silenzio, e i vetri della cucina appannati e sembra una favola.

Come le canzoni di Bon Hiver e dei Band of Horses.

Come un crumble di mele e pere, al profumo di cannella.

Come Kunitoraya a Parigi.

Come il Natale che sta per arrivare e pensi che comunque, che tu ci creda o no, il 24 dicembre, la notte, è sempre magica, ha qualcosa di trasparente nell’aria e di scintille nei passi. E la pace, la pace che comunque c’è quella sera.

Come il conforto dei piccoli rituali quotidiani.

Come quando mischi un uovo con lo zucchero e poi aggiungi la farina e voilà: qualcosa di magico si è compiuto.

Come il primo camembert di stagione, con la marmellata di mirtilli.

Come quei limiti che diventano nuovi orizzonti.

Come la luce fresca del mattino della mia isla bonita, e subito dopo quei tramonti mistici che tolgono il fiato.

Come un’email che arriva e non ci speravi più.

Come nuovi progetti che si compiono, che si realizzano e tutto sembra più facile e l’affanno che attanaglia la gola abbandona il nostro corpo e si trasforma in battiti accelerati.

Così. Che questo autunno è un po’ così.
Pensare che io amo settembre, ottobre e novembre, per non parlare di Dicembre, ma è un po’ che non ricordo la serenità che questi mesi mi dovrebbero dare.

Ma forse va bene lo stesso: bisogna continuare a ripetersi che siamo esattamente dove dobbiamo essere e tutto arriva per insegnarci lezioni, nel peggiore dei casi, e nel migliore per renderci più felici.

Credo che il segreto sia veramente guardare in prospettiva e arroccarsi su quei punti fermi che ormai fanno parte integrante del nostro percorso verso la serenità.

Nel frattempo è successo che ho intervistato Csaba, Davide Oldani, , Milly Callegari, Andrea Aprea, Sara Porro e le funky mamas.

E se cliccate su ognuna di questi nomi, trovate tutti i video.

( follow le braccione di Gipsy…arg. Come diceva mio nonno, “braccia rubate all’agricoltura”…però nei miei outfit sono caruccia, no?)

[sz-youtube url=”https://www.youtube.com/watch?v=s83nznVo3Uk” /]

Succede che i video con le funky mamas stanno andando alla grande e domani sarà il turno di Martina con Luce.

Succede che metà novembre è qui, il blog, il nostro coffe table sta per cambiare e diventare ancora più uao: io ogni volta che guardo che lavoro meraviglioso ha fatto il mitico Umbi mi commuovo.
E per celebrarlo nuovi video, un progetto glutenfree, profumi e balocchi – letteralmente – amici che fanno borse meravigliose e collane per Gipsy e per voi.

Una nuova cena con Verger, per festeggiare Thanksgiving.
Cucina Gipsy, ci sarete?
Voglio candele, voglio lucine bianche, voglio mini ulivi come centro tavola.

E poi…poi quanto manca di già al Natale?

56 giorni, 12 ore e 20 minuti

E quest’anno voglio lavorare su questi problemi che mi seguono e voglio risolverli perchè merito un Natale di quelli uao, di quelli da fiaba, di quelli fatti di profumi dal forno, abbracci che liberano e baci che scaldano. Di abeti decorati, pacchetti pieni di regali pensati e tutto ciò che ci rende felici.

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16 Comments

  • Anonymous says:

    Bello, bello, bello ….. le interviste (Csaba e le funky mamas, che adoro), l’aspettativa del Natale e il primo camember che ho già mangiato scaldato in forno con miele e timo ……… e il 6 novembre il mio amore compie 3 anni, che periodo meraviglioso …….
    Tanti baci alla mia gipsy preferita.

    Manu

  • laura miglio says:

    ecco, con la citazione “apple crumble” mi hai proprio fatto venire l’acquolina…quello mangiato nella casina verde hippie @ Eivissa…please Alice, fai magia, trovi ricetta buona, buona??? (che sull’aereo già sogno di salirci next year…)…w il count-down!!!!!!!!!

  • Anonymous says:

    Riesci sempre a scrivere dei post che rispecchiano perfettamente come mi sento in questo periodo…alla ricerca di una serenità che non riesco sempre a trovare ma che in realtà sotto sotto c’è, perchè pensandoci bene, anche se sono sempre un po’ inquieta, credo anch’io di essere esattamente dove dovrei!
    Quindi ti faccio un mega in bocca al lupo per tutti i tuoi bei progetti che stanno per svelarsi, aspetto con ansia i cambiamenti del blog e il Natale (io sto già pensando ad alcuni regalini home-made da fare, vedere che hai già pubblicato un countdown natalizio mi rincuora molto! 😉 )
    Ti mando un grosso bacio

    Fede

  • quanto ci voleva un post così oggi!

  • quanto ci voleva un post così oggi!

  • Anonymous says:

    L’autunno è agrodolce. Rosso, marrone corteccia, verde scuro e bianco. E il giallo oro fiammeggiante del focolare.
    Non vedo l’ora di assistere a questa metamorfosi, e non vedo l’ora che arrivi Natale!!!

    Elisa

  • LiV says:

    Bello bello bello tutto! Il tuo post, le emozioni e anche le parole che suscita, e questo autunno che io lo so… ci porterà sorprese belle! <3

  • Anonymous says:

    Babbo Natale! Ecco l’uomo con la barba che stai cercando! OH OH OH OH! 🙂
    Babbo Natale stalkerizzato! uahahahahah, no povero! Te lo vedi?
    La stalker degli Editors

  • A...lessandra says:

    sto Natale sembra così lontano, ma pure l’autunno veramente!!!!fa un caldooooooo…ma io compro UGG (il 3°paio), cucino porcini, castagne e taleggio come se ci fossero 10°c in meno e leggo i tuoi post che il profumo d’autunno lo emanano e come!!!
    Gipsy OH gipsy we love u so much <3

  • Poupette F says:

    Ma quando sarà la tua cena da Verger?

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