Jingle Bells.

Ci siamo Gente.

Due giorni, due nuove albe, ed è Natale.

Il mio albero brilla come non mai, e ogni mattina, quando con gli occhi impastati lo ritrovo, mi sembra una magia.

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Quest’anno per me è stato un percorso , partito 364 giorni fa, quando su Facebook trovai un gioco pubblicato da un amico.

Era un’immagine piena di parole e lettere e veniva chiesto di osservarla e le prime due parole che la tua mente riusciva a leggere, sarebbero stati quello che tu avresti trovato nell’anno a venire.

Io con un sorriso lessi “successo” e “amore”.

Mi dimenticai di questo, fino quando lo strano gioco delle notifiche me lo riportò in rilievo sulla mia pagina.

E da qui vorrei cominciare il mio post di Natale.

Amore. Come prima e fondamentale istanza da cui partire.

Quest’anno mi ha portato amiche meravigliose e viaggi incredibili.

Mi ha sottoposto a pressioni e stress difficili da gestire ma che hanno portato a dettare i nostri limiti verso nuovi orizzonti, a farci rimboccare le maniche per poter dire: non è finita fino quando non è finita.

Mi ha portato lacrime, abbracci, tè caldi, tatuaggi, nuove visioni, nuovi sogni, nuovi ristoranti.

Mi ha sottratto tempo per le persone che amo e me lo ha fatto investire in progetti e nuove virtù.

Mi ha regalato un incontro speciale che si è trasformato in stelle, oceano mare e leggerezza, insegnandomi di che materia deve essere fatto l’Amore.

Bonfire Heart, you light the sparkle in this bonfire heart.

Mi ha donato cuori a profusione, idee inventate e champagne rosé.

Mi ha regalato attimi preziosi condivisi con persone stupende, baci che sembrava che le budella uscissero.

Mi ha vista su tacchi troppo alti e con un trucco troppo pesante ballare fino all’alba, così come passare giornate intere senza uscire dalla comodità delle dieci coperte del mio letto.

Mi ha regalato pomeriggi lenti in piscina, fatti di gelati e afa e tuffi a bomba.

Mi ha donato il privilegio di poter comprare libri che mi hanno arricchita e sono entrati a far parte di me.

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E poi il successo: il successo di vedere questo mio “plan B” diventare sempre più la mia vita, imponendosi su tutto, grazie a quell’idea di felicità che vado cercando e che finalmente è qui, a portata di mano.

Quando mi dicevano di smetterla, quando mi hanno ridicolizzato per quello che scrivevo, quando mi hanno vessata facendomi dubitare di chi ero e di quello che facevo….ecco.

Tutti questi momenti mi sono serviti per scrollare le spalle un poco più forte e farmi raddrizzare mente e pensieri, incanalando ogni energia e ogni pensiero positivo verso la realizzazione di qualcosa che passava dal sogno, dalla stessa sostanza del sogno, e arrivando qui, tra queste parole, queste pagine, questo presente.

E quindi: GRAZIE.

A voi che lo avete reso grande, a voi che mi sostenete e leggete e mi donate il vostro affetto e il vostro supporto.

Che sia un Natale pieno di film, risate: un caminetto acceso, un abbraccio, un maglione dove avvolgersi , sogni nuovi, prospettive che si ampliano e affacciano ai nostri orizzonti.

O semplicemente un Natale che possa farci sentire tutto questo Amore di cui siamo circondate. Che veramente come diceva Hugh – Grant – love is actually all around.

Che ci riempia di gratitudine e felicità e dolcezza.

Un Natale fatto dei nostri cibi preferiti accompagnati dalla musica preferita e con le persone che amiamo.

Un Natale con una Messa di mezzanotte piena di quella sensazione indescrivibile che mai come in questi giorni la magia ci inonda e tutto sembra possibile.

Buon Natale, allora.

Io quest’anno per ristabilire i miei parametri, lo passerò con persone che hanno bisogno, e parlo di quel bisogno standard, fondamentale per la sopravvivenza: tramite i ragazzi di Volontari per un giorno sarò ad aiutare durante un pranzo per bambini Rom e per le loro famiglie, e mai come oggi mi sento completa e sicura e fiera di questa scelta.

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Io oggi condivido con voi questa ricetta. Che è una ricetta che mi riporta alla cucina della mia mamma, in Via Sidoli, quando aspettavamo la nonna piena di Mitzuko, perle e affetto. Dove c’era una bambina un po’ sbadata, molto sognatrice e un po’ visionaria, che credeva in Babbo Natale, nelle favole e nella pasta frolla, che la crema pasticcera era la massima aspirazione giornaliera e la scatola della confezione della casa delle bambole veniva trasformata in slitta per la moquette.

Ricetta dei “ BISCOTTI DI ALICE”

½ kg. Di farina bianca

3 uova intere

250 gr. Di burro

5 cucchiai da cucina di zucchero

1 bustina di lievito per dolci e zucchero a velo a iosa.

1 bustina di vanillina

Impastare il tutto sino a formare una palla di pasta che lascerete riposare 30 minuti

Quindi stendete la pasta con un matterello di legno . 1 cm . di spessore

Con gli stampini taglatela . metterla su una placca da forno antiaderente o in alternativa con sotto un foglio di carta forno.

Presicaldate il forno a 160° e infornate per 5 o 10 minuti ( a seconda del forno e comunque sino a che sono dorati)

Mettere su un vassoio a raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

All’impasto volendo si può anche aggiungere un cucchiaio di cannella.

Una volta raffreddati metterli in una scatola.

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