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Hey soul sisters – Glutenfree, episode 4


Insieme.

Da sempre perché io non incordo una timo della mia vita non condiviso o passato con voi.

Sotto il portico pieno di Sole a Saronno, quando mi insegnavate le parolacce, a me tutta panciotta e Pupi Solari, un po’ ingenua e molto mammona.

All’ombra dell’albero di ciliegie del nonno.

Nuotando a Canonica nella piscina sotto il glicine, e cantando gl 883.

Nel buio delle nostre stanze a confidarci i primi battiti di cuore.

Tutte nel lettone, a dormire, il giorno prima del funerale del nonno: stringendoci per non rimanere sole e non avere paura nel momento in cui la Roccia della famiglia ci aveva salutato.

Quella sera, in Via Milani quando Ilaria aveva appena chiuso la sua relazione: sul divano, tra vino, candele e parole e canzoni. Ad ascoltare A te di Jovanotti, perché quel dolore si doveva guardare in faccia, e Ilaria ha due occhi così profondi che non temono nulla.

E poi a Londra, quando è stato il mio, di turno. Insieme e vicine, a raccogliere cocci che sembravano frantumati e che invece grazie alla nostra magica colla abbiamo assemblato in qualcosa di nuovo e rinnovato.

La decisione di vivere insieme, di dividere un appartamento, che sembra un po’ universitario, con i turni per le lavatrici, chiffon sparso per la casa tra teglie e forme di biscotti, e un balcone invaso di piccioni.

Le colazioni lente e ” come se fosse sempre domenica”, per poi accorgerci che regolarmente il ritardo è duopo e le corse affannate verso il lavoro e le promesse che quando ci sposeremo fonderemo una comune così staremo sempre tutte insieme, quindi avviso ai nostri futuri mariti: prenderete il pacchetto completo, the Agnelli side of the moon.

L’estate e le domeniche di luglio pigre in piscina, per finire a mangiare pesce alla Lampara bevendo vino bianco con i capelli tutti ricci e pieni di cloro, che sembra di essere un po’ già in vacanza.

Le canzoni a squarciagola, prevalentemente Tiziano ferro, urlate con tutta l’aria nei polmoni, che così veramente sembra che ci crediamo di più che l’Amore è una cosa semplice.

La mia Beyonce messa in loop, così tante volte da risultare una di noi ormai.

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Il sapere sempre di avervi accanto, qualsiasi scelta, qualsiasi avvenimento possa accadere.

E’ così importante trovare nella vita qualcuno che possa essere non solo la memoria storica, ma anche il custode di ciò che eri, di ciò che sei e di ciò che sarai, qualcuno che in ogni mutazione di ogni pelle che cambieremo, ci amerà: e questo siete voi. Siete complici, amiche, sorelle. Hashtag: amore vero.

E quindi ora si che lo sappiamo: qualsiasi cosa la vita ci riserverà siamo ormai pronte ed armate per affrontarla insieme.

Per stupirci ancora mille volte.

Per condividere ogni felicità che arriverà.

Per commuoverci quando ci sposeremo e saremo l’una le testimoni dell’altra, per inscenare il ballettino che sicuramente avrà fatto anche Kate con Pippa prima che avanzasse verso la navata, fatto di risatine, urletti e saltelli. Quando le lacrime che scenderanno saranno di emozione pura, perché noi si sappiamo cosa ci avrà condotto fino a lì, in questa ricerca dell’amore, del nostro fantastico +1 che ci regali il sogno che sogniamo da quando siamo piccole.

Per fare da zie ai nostri figli, e sederci attorno al tavolo di legno della nostra cucina e ridere dei ricordi, prenderci in giro, e preparare una cena di Natale per la nostra stupenda famiglia.

Oppure no: magari le nostre vite saranno ancora rivoltate come calzini, magari invece finiremo gattare, con strati di maglioni come outfit da sera e Maria de Filippi e la programmazione pomeridiana di canale 5 sarà la nostra nuova migliore amica ma sapete che c’è?

Che adesso siamo pronte a programmare un’unica cosa, ma questa cosa è ora diktat di vita: il nostro sorriso sempre e comunque.

Il nostro legame sempre e comunque.

Perché noi prendiamo i problemi e ci facciamo il girotondo sopra, come appunto quando giocavamo sotto quell’albero maestoso nel giardino del nonno, come se fosse sempre estate, come se i nostri abiti avessero ancora le balze, come se ancora, come allora, che ci importa delle macchie di ciliegie se possiamo tenerci la mano stretta e nasconderci sotto il tavolo insieme per rubare i gnocchi crudi che fa la nonna?

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L’insalata di Simona

2 finocchi tagliati sottili

2 arance tagliate a spicchi

aceto balsamico di Modena extra vecchio

olio evo

fleur de sel alla vaniglia

succo di un arancia.

olive nere

Tagliate tutto e predisponete in una ciotola. Condite con l’emulsione di aceto balsamico e olio, il succo dell’arancia e il fleur de sel.

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Ciambella Gipsy

semi di papavero blu

1 bustina di lievito

zucchero 300 gr

250 gr di burro

1 cestino di fragole

250 ml di latte

5 uova

scorza di due limoni

estratto di vaniglia

70 gr di mandorle gratuggiate fini e ridotte in polvere

500 gr di farina

Sbattere il burro ammorbidito con lo zucchero fino a creare un composto spumoso. Aggiungere le uova e amalgamare tutto bene con la frusta. Incorporare la scorza di due limoni, la farina precedentemente setacciata con il lievito, la vaniglia, le mandorle gratuggiate – in alternativa la farina di mandorle andrà benissimo – le fragole, il latte a filo e i semi di papavero.

Informare a 180 ° per circa 50 minuti. Spolverizzare di zucchero a velo.

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Risotto al limone che respira l’aria aspettando primavera

Risotto Arborio

5 limoni tagliati a spicchi

il succo e la scorza di un lime

brodo vegetale

burro per mantecare

salvia

1 cipolla

1 rametto di rosmarino

2 bicchieri di sake

fate un soffritto con cipolla, salvia, rosmarino tritato olio e infine, aggiungete sfumando il sake. Quando la cipolla risulterà leggermente dorata, aggiungete il riso. Fatelo tostare per due minuti e aggiungete poi il brodo per la cottura, avendo cura che rimanga sempre umido.

Infine, quando mancano circa 5 minuti, incorporate metà del limone e mantecate con il burro e il succo di lime.

A tre minuti mancanti, aggiungete il limone restante e la scorza gratuggiata.

Servite.

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Tartellette felici

1 rotolo di pasta sfoglia

arance

zucchero

brie o robiola

verbena in foglie sminuzzate

mix erbe provenzali

olio EVO

Stendete la pasta brisè e tagliatela in rettangoli. Spennellate con olio evo, mix di erbe provenzali e verbena. Fate cuocere in forno caldo per circa 15 minuti a 180°C.

Nel mentre fate caramellare le arance: in pentola anti aderente, con un po’ di acqua e lo zucchero. Appena si comincia a formare il caramello, immergete le arance tagliate a fette per circa due minuti.

Disponete tre fettine di arance per ogni tartelletta, adagiandole sopra tre piccoli tocchi di brie o robiola.

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11 Comments

  • A...lessandra says:

    le cugine….l’invenzione più bella di Dio sulla terra…amiche vere ma legate col sangue, con cui si sono divisi ricordi così lontani ma così intrinsechi nel dna.
    Io ne ho di speciali,18 per l’esattezza, un pò piu lontani delle tue, ma sempre in contatto!anche il gruppo su whazzapp, con cui ci si aggiorna di bimbi appena nati, animali domestici appena presi o foto vecchie ritrovate per caso!

    chissà che bello il vostro pomeriggio passato insieme, brillate e splendete, un pò di Tataborello, un pò delle vostre anime bellebelle!

    e poi….la sorpresa di vedere il cartello con cui ti ho accolto in aeroporto, lì con voi, un pezzetto di me, lì con te…fa gonfiare il cuore!!! <3

    tanto amore per voi <3

    • 18?!?!? Uao!
      miliardi!
      chissà che belli i vostri natali!

      che bello ancora il ricordo di quando sono arrivata in aereoporto!
      <3

      • A...lessandra says:

        Natali incredibili…più di 40 tutti insieme, con una famiglia che ci ha insegnato a stare sempre uniti nonostante i caratteri diversi e le vite di ognuno. non credo centri col fatto che sia la “famiglia del sud” credo proprio che l’educazione data dai miei nonni ai miei zii sia rimasta negli anni e noi ci adoriamo e facciamo taaaanto taaaanto casino!

        😀

        il tuo arrivo in areoporto e le mie lacrime!!!parliamone!!!
        <3

  • gilda says:

    sei fortunata.
    un abbraccio anche alle tue belle cugine.
    gilda

  • LiV says:

    Stupendo tuttooo!!! Voi, il video, le foto, le tue parole, le tue ricette!!! Un menu da copiare dall’inizio alla fine, meraviglia allo stato puro… anche se confesso, io non vedo l’ora di fare ma soprattutto di assaggiare la ciambella, perché “fragole e mandorle e semi di papavero blu” mi sa di bontà sublime!
    Complimenti sempre, Alice, perché ogni tuo post e ogni tuo video sono semplicemente, puramente, meravigliosamente magia!
    <3

  • Fede says:

    Che meraviglia Alice!
    Io di cugini ne ho 2, un maschio e una femmina, anche noi siamo cresciuti insieme e per me che sono figlia unica è come se fossimo fratelli e sorelle!
    Da queste foto stupende traspare proprio il bel legame che vi lega…chissà che bello dev’essere vivere insieme, condividendo vita e sogni come da piccoli si faceva con bambole e disegni!
    “Perché noi prendiamo i problemi e ci facciamo il girotondo sopra.” Sei un mito!
    Un bacione grosso! <3

    Fede

    • ciao fede grazie!
      si è vero ci unisce un bellissimo legame…io poi ho due fratelli molto più piccoli di me, per cui Ilaria e Simona sono sorelle: siamo cresciute veramente insieme, sempre.
      ti abbraccio

  • Elena says:

    Cara Alice,
    sono contenta che ti sei “sistemata” con le tue cugine, si vede che c’è un rapporto speciale tra voi.
    Io non sono stata molto fortunata con i miei cugini, ultimamente hanno fatto in modo che un mio caro zio gli firmasse un testamento dove lasciava la casa dei miei nonni paterni a loro…e me l’anno inviato per mail!!!!
    Mio marito mi aveva avvertito ed io sempre a rispondergli:…ma figurati, mi vogliono bene. Io, la solita ingenua, morirò così, con la mia fiducia totale verso gli altri.
    Scusa lo sfogo, ma ho scritto come scrivessi ad un’amica, baci Elena

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