
Un Gipsy tour. Paris day 3-4-5. C’est genial!
Quindi sole, caldo e cielo blu: tranne ovviamente, come da rito, il giorno della sfilata.
Ed è da qui che comincio a parlare, proprio da qui.
Tante volte ultimamente mi ritrovo a fermarmi e pensare se questa vita così frenetica – di giorno immersa nella moda, di sera con le mani tra pasta, farina e uova – non sia troppo frenetica. Mi lascia poco tempo per me, faccio promesse di seguire regole di vita sana – letto presto, letture, yoga – e poi mi ritrovo a finire di infornare madeleines alle tre del mattino, per poi correre in ufficio poche ore dopo.
Eppure, la mia risposta, è sempre si.
Perché quell’emozione, quell’adrenalina, che ti prende le budella e te le attorciglia, quando al mattino entri all’ Opera Garnier e ti prende il fiato, salendo per il cuore e passando per la gola…ecco quella sensazione che fa un po’ tremare la voce, che ti fa sentire fiera e rende orgogliosa la tua famiglia. E poi la magia…quando sta per partire lo show, che le cravat rouge corrono a dirti di far sedere tutti – si sta per cominciare. E allora tu ti siedi, trattieni il respiro, la musica parte e le modelle cominciano a fluttuare in quei meravigliosi abiti, tra chiffon e sete stampate, maglierie e cotoni, e tu vorresti subito correre in backstage e indossare quelle creazioni da favola, guardando con ammirazione queste donne stupende che sono le modelle e sono così belle e perfette, così eleganti che ti chiedi se effettivamente siano umane oppure solo creature speciali inviate da chissà quale pianeta disperso nell’universo.
E poi c’è Stella: che ha un’energia incredibile, che rende poetico il quotidiano e rende l’inusitato un po’ speciale. Credo che effettivamente lei sia l’unica che riesca a trasformare l’alta moda e renderla così appetibile, facendo abiti che riescono a vestire chiunque, dal mattino alla sera, cambiando solo un accessorio o una scarpa. C’e Stella che ha 4 bellissimi bimbi che al mattino della sfilata si siedono con lei, tra un sound check e una manina arrotolata tra i capelli della loro mamma, che non smette un attimo, nonostante sia quel momento il più importante della carriera, di coccolarli e sorridere.
Sono innamorata di queste stampe, di questa leggerezza e di questo carattere che è riuscita a tramutare in abitini desiderabili nello stesso momento in cui si vedono sfilare per la prima volta. E’ geniale.
E poi: siamo andati al Crazy Horse.
Per la prima volta in vita mia, siamo stati a vedere questo incredibile spettacolo. Mi sentivo un po’ come in un film di Woody Allen, catapultata in un’altra era. Un grandioso momento, la femmina esaltata e sottolineata in ogni sfumatura. Poi: le scarpe di Laboutin, le 25 tonalità di rossetto rosso usato dalle ballerine. Il corpo perfetto e statuario di quelle bellissime ragazze. La musica. Lo champagne sul tavolo e il pum quando si stappava, tra risate e applausi. Le poltroncine in velluto. Tutto. le luci: soffuse quanto bastava, velate quanto la delicatezza del corpo nudo potesse trovare conforto nelle ombre.
Geniale. Anche qui, l’unica parola che mi viene in mente.
Sono stata a mangiare da Liza, un piccolo ristorante libanese nel secondo arrondisment. Taboulè alla menta, falafel croccanti e salse di yogurt, moussaka. Chablis a fiumi.
E poi come da tradizione parigina, la mia cena preferita da Petit Marchè, con il mio menù adorato e sognato, che bramo ogni volta che mi manca Parigi: gamberi croccanti, millefoglie di tonno, ceviche di orata, Kyr Royale.
Amo questo posto. Moltissimo, è il mio must go parisienne.
La croccantezza della pasta fillo, la morbidezza del gambero appena scottato. La salsa agrodolce, versione chic di quella dei ristoranti cinesi. Il coriandolo fresco. La rue del ristorante, accanto a Place des Vosges, la piazza più romantica di Parigi. il Kyr Royale, così genialmente rosa, così genuinamente fresco.
Credo che il Kyr Royale sia come le olive e l’acqua: ha un sapore antico che conforta.
Poi ancora: croque madame a iosa, con donuts sucrè. la colazione dei campioni. Santo Metabolismo non mi abbandonare ora, continua ad essere irrimediabilmente accelerato. Grazie.
La decisione: voglio la macchina per fare i waffles, nella casa nuova non può mancare. Devo anche imparare a impastare queste ciambelle, perchè mi producono mini orgasmi gustativi che ciao proprio.
E la festa che segna di base la fine di una gloriosa giornata ma di fatto l’inizio di una nuova stagione di lavoro intenso.
Ieri sera abbiamo ballato con Neneh Cherry, che conoscevo solo per ” 7 seconds”, e che invece è geniale. Semplicemente geniale. Hip hop, melodico e con grinta, capelli tutti ricci che agita meravigliosamente e via. Live performance al Silencio ieri sera, e in prima fila tra champagne e vodka lemon, abbiamo ballato con Stella fino alle due del mattino, accanto a Jo – Squillo- e voilà, la notte è piccola per noi, troppo piccolina.
E a fine serata, pioggia su Parigi: il miglior epilogo che mi ha cullata fino al mattino seguente. E così.
E intanto inzia il countdown verso la prossima meta. Rifare le valige, impacchettare tutto e salutare queste 4 mura così deliziose e poetiche che ci hanno accolto fino ad ora.
Geniale, quindi, c’est genial!
13 Comments
ciao Alice, la prossima volta vai al Lido, è ancora più génial del Crazy Horse!
un abbraccio, francesca
veramente?allora lo segno!
baci!
la meraviglia dei tuoi racconti parigini…
quando racconti delle città fai sempre venire voglia di fare un biglietto subito e andarci, ma quando racconti di Parigi, vien voglia di fare le valigie e trasferirsi!si…perchè la gipsy Parigi, cavolo è magica!profuma di buono, sforna piatti deliziosi e ha la pioggia che sa di vaniglia. 🙂 o forse sei tu che rendi tutto super chouchou <3
Hai ragione su Stella, i suoi abiti sono da flipflop o tacco 12, x le modelle eteree e x chi ha il culetto cicciottino! STella rocks!!!
tanto amore x te <3
oggi sono stata frettolosa nel risponderti su fb.Purtroppo qui a parigi si saltella ancora più che a milano.
vorrei però dirti cara ale che tu sei stata la mia prima vera fan. ti hoconosciuto tramite il blog e sei stata tu a incoraggiarmi a non smettere, quando la mia fiducia era annientata.
quindi: ti devo moltissimo.
sei speciale.
grazie per il tuo continuo supporto e incoraggiamento.
un bacio
amichina ma scherzi?!? so che sei super busy e sono già felice di sentirti anche 2 secondi da Paris!
io ti sosterrò sempre perchè credo nel tuo potenziale. il tuo blog è l’unico che non mi ha mai stancato, e tutti i progetti in cui ti butti sono dei Successi. <3
love ya sweetiepie!
Siiiiii ho appena finito di leggere il resoconto delle sfilate su Madame Figaro e su Stella dicevano proprio che veste così bene tutti a tutte le ore!
Bello questo tuo racconto, ogni volta “ci prendi e ci porti via” 🙂
Allora buona fine & buon inizio!
(PS: x esperienza, la machine à waffel è perfetta x colazioni romantiche del w.e.; ho recentemente acquistato invece la machine à gaufre a Bruxelles ma mi devo ancora cimentare…)
uuuu ieri proprio mi si è aprta in google tutta una cosa special sui waflle…è destino!
🙂
e che waffles siano.
🙂
GENIALE sei TU! <3 <3 <3
cuore per te
Sembra di respirare aria parigina… Eppure sono a mille mila km di distanza.. Paris si fonde con Stella! Sarà la location saranno gli abiti meravigliosi dalle stampe così leggere e contemporaneamente decise sarà la grinta con la quale Stella pensa a queste collezioni! Come hai ragione.. Questi abiti vanno sempre bene.. Un passepartout sempre perfetti!
Ciao bella Alice! Good job tante soddisfazioni dopo un grande sforzo.. Buon proseguimento
Bisoux cherie
grazie sweetie pie. e buon inizio di ottobre.
🙂
bisou xo
questa settimana ad abu dabhi ho fatto scorpacciate di waffel…meglio che non mi compro la macchina. invece grazie a te mi faccio scorpacciate di vita, di profumi che mi mancavano.
Adoro il tuo entusiasmo per tutto!
e’ la tua forza…
e io adoro trovare i vostri commenti., Grazie grazie grazie cara Mimma.
un bacio forte
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