
From Charles de Gaulle —> to Heatrow with love.
Freezed, a Londra.
Abbiamo lasciato Parigi: ripenso al profumo di pain au chocolat svegliandomi, alla nostra piccola casa con quel cortile che ruba il fiato. Ripenso ai volti e ai sorrisi dei miei amici. Ripenso a tutti i pezzi del puzzle che stanno andando al loro posto. Ripenso a quella cena così perfettamente romantica da non sembrare vero, da Le petit marchè.
E così eccoci qui, tra foglie gialle e aria che sa d’autunno, a ricordarci che la stagione dell’Harvest è già qui, tra zucche intagliate e vellutate di castagne.
Siamo nella casa di Londra di mia zia, la famosa zia che conta nell’armadio diversi Giambattista Valli e qualche Dior…e così tra un’incursione nel suo guardaroba e un po’ di tè caldi, camminiamo tutto il giorno in una sorta di tour eno gastronomico di Londra.
Fa freddo: compro teiere antiche e libri di cucina, senza nemmeno preoccuparmi di dove li metterò che in valigia non credo di avere più spazio.
Fa freddo, e ad ogni passo che compio mi rifugio nelle mani del mio amore, sperando che lui possa avere tutte le risposte alle mie domande, che possa saziare la mia fame di saper, anticipando il futuro, programmandolo come se le lezioni del passato non ci avessero insegnato che forse, è meglio lasciare al Caso e aver pi fiducia nella vita.
E’ che a volte, quando sono stanca, esaspero ogni situazione: mi faccio prendere dalla paura, dimenticandomi che non si deve temere nulla, se non appunto, la paura stessa.
Così mi barcameno tra un equilibrio precario fatto di superstizioni e solidità , ed a ogni passo che compio, cerco di far girare nuova aria nei polmoni, ridicolizzando le mie paranoie e facendo come dicono gli inglesi ” fake it until it’s real”, perché alla fine quel Sole che brilla, quella vita di piccoli piacere semplici è realmente a portata di mano, è realmente già quella che stiamo vivendo.
Penso alle mie mani in pasta, penso alla fedeltà di chi amo, all’orgoglio del mio passato e all’ambizione del futuro: penso che forse a volte non basta voler tanto una cosa perché questa si avveri..e allora ho un po’ di tristezza, che cerco di far scivolare via, convincendomi che magari, quello che abbiamo sempre sognato arriva, bisogna solo continuare ad avere pazienza.
I miei capelli sono tutti ricci: la pioggia i Londra non ti bagna però accipicchia se l’umidità ti fa sembrare come Piperita Patty.
Sono bella abbastanza lo stesso?Ma poi abbastanza per chi, per cosa? Per le aspettative che abbiamo verso noi stesse, sempre implacabili giudici delle nostre azioni, sempre mai abbastanza soddisfatte di noi stesse, e pronte a scagliarci addosso al primo errore: penso troppo, mangio troppo, bevo troppo, stresso troppo. Quando poi in realtà vorremmo solo qualcuno che ci sorprendesse ogni tanto, che ci ricordasse che siamo preziose, che va bene non piangerci addosso, ma siamo pur sempre nate principesse, anche se non lo diamo a vedere, ci piace fare le femmine, quelle che si profumano al mattino e si mettono il mascara quelle che si fanno offrire da bere e che trovano sotto il cuscino un pacchetto infiocchettato, ogni tanto.
Ci si siede sul divano alla sera, ed è tutto così semplice.Una tisana, un po’ di televisione. Stiamo vicini che fa freddo. Accendiamo il camino, magari.
Penso a mio padre che non approva quello che faccio. penso ai sensi di colpa che mi attanagliano ogni volta che osservo quanto poco tempo riesco a passare con mia madre, o quanto a volte io possa risultare scorbutica, invadente, superficiale. Penso ai miei fratelli, alle mie migliori amiche e mi sembra solo che il tempo mi sfugga dalle mani. Troppe volte è troppo facile scordarsi il potere della gentilezza.
Mi avvolgo nel mio maglione preferito che stranamente mi ricorda quello che mi comprò mia madre per la discussione di laurea, e un po’ mi si stringe il cuore. Ripenso a quando si andava a dormire, da piccole, con i peluche che facevano da guardia e bastava la luce accesa in cucina per stare serene. Nessun pensiero, pura leggerezza.
Camminiamo, e ogni passo mi avvicina a quello che sarà un futuro sorprendente, credo. Vorrei comprarmi qualsiasi cosa venda Anthropologie, dai grembiuli ai piatti. Vorrei bere latte e passare la domenica in pigiama, ma domani abbiamo riti da compiere e nuovi percorsi da esplorare.
Canticchio canzoni di Natale, indosso pigiami talmente brutti e kitsch ma fa troppo freddo, e la goduria della trinità piumone – pigiamo di flanella – felpa non può essere sostituita da nessuna sottoveste di alcun pizzo prezioso: devo dormire calda.
Voglio essere solo incredibilmente consapevole: sono esattamente dove devo essere. E l’unico sentimento che può invadermi è l’immensa gratitudine.
Gratitudine – e vorrei solo essere in grado di ricordarmene sempre. Sempre. Ogni istante e ogni momento. Ogni volta in cui mi sento trascurata o non a mio agio. Grata, perché è una vita esattamente così: e non poteva essere diversamente.
Voglio avere vedute di gran respiro, soavità del pensiero e ricordarmi tutta la poesia di cui sono circondata. E voglio colazioni nel letto, risvegli assonnati, bagni caldi, ortensie fresche. Piccole luci di Natale anche ad agosto, calzettoni caldi e zucche già tagliate. ma soprattutto vorrei “freeze” questo momento e pensare che tutto ciò che non è ancora esattamente a posto, nella mia vita, è perché si sta per sistemare.
Indirizzi:
Petersham Nurseries: perchè è magico. Perchè il menù è stagionale e per la maggior parte auto prodotto. Perché coltivano l’orto bevendo tè caldi e sotto natale è un incanto. Perché ho mangiato divinamente tra fiori incantevoli, ho comprato i primi addobbi di Natale e ho conosciuto la meravigliosa Lucy Boyd.
Roast: una vellutata di zucca montata a neve?Mai provata?e vero cibo scozzese?Accompagnato da Kyr Royale.
Inaho: perché abbiamo mangiato i migliori ramen dell’universo che ci hanno confortati e coccolati, dopo una giornata di freddo e camminate.
The view from the shard: Londra dall’alto, in un grattacielo meraviglioso progettato da Renzo Piano. E sei a un passo dalle nuvole.
Borough market: spezie e quanto più di incredibile possa esserci. In una location tipo Harry Potter, e tu ti senti rapita da ogni profumo.
#visitbritain
#unagipsyalondra
#agipsyinthekitchengoesautumn
Fotografie by Alba Russo.
Per gli abiti:
25 Comments
Adoro questo tuo saltare da una città e l’altra d’Europa
con naturalezza innata,
adoro il fatto che tu sei sempre pronta a portarci con te,
a regalarci il meglio,
e adoro quando ci racconti di case e cibi accoglienti,
mi sono innamorata della foto dei due sposini seduti al tavolo
quante ne avranno passate, quanti ostacoli superati,
quanti successi ed emozioni condivisi insieme?!?
Sai che già adoravo le teiere antiche ed i libri vecchi con le pagine ingiallite,
e poi che rimanga tra noi,
anche io nutrivo il desiderio di svuotare Anthropologie,
e adesso, inizio ad adorare anche la nebbia,
quella che ti gonfia i capelli e sembra pioggerellina,
i primi freddi,
le foglie rosse e gialle.
E chi l’avrebbe mai detto?!?
Gipsy, tu con i tuoi racconti in giro per l’europa
fai miracoli!!!
Buona Domenica,
Melania.
cara Melania eccomi. scusa il ritardo nella risposta ma damo sempre in giro.
nebbia, pioggia e foglie gialle. Camini accesi. Welcome October!
ti abbraccio
“Vorrei pensare che tutto ciò che non è ancora esattamente a posto, nella mia vita, è perché si sta per sistemare” te lo auguro Alice, me lo auguro, lo auguro a tutte noi principesse…
Enjoy London!
evviva noi, principesse tatuate!
🙂
Quando la nebbia si alza c’è sempre il sole, sempre.
<3
e anche qualche arcobaleno a volte
🙂
Stupenda la borsa con le stelle
vero…una delle mie fave…è di stella mccartney!
splendida Alice in WOnderland…<3
splendida tu amica.sempre.
ieri ti h pensato…choc chip cookies glutenfree.
🙂
gnammmmmmmmmmmmmmm <3 <3 <3
Ci hai regalato delle immagini splendide.. E saperti lì innamorata poi, è davvero qualcosa che scalda il cuore.
Anche io mi sono fatta anni fa quella foto sotto il negozio “Alice”, a Portobello se non ricordo male!!;-)
Brava Alicetta, continua a portare pazienza e a goderti le cose semplici, che poi tutto andrà a posto (lo dico a te ma anche a me!)
godiamoci allora questi piccoli lussi semplici e tutto arriva, per chi sa attendere. Speriamo mia cara omonima..noi da questo nome così favoloso abbiamo una dura eredità da portare…ma io nel mio nome ci sguazzo così bene
😉
bisou ma belle
Che splendida creatura che sei. Sei vita allo stato puro e assolutamente molto più ‘ assestata ‘ di molti altri. ..perché non consideri mai nulla e nessuno come un punto d’arrivo o di conquista ma un meraviglioso approdo da cui ripartire arricchita da questo nuovo incontro o occasione che sia. E questo credo sia una delle tue tante magie. 🙂
anonimo caro, sei super gentile e il tuo commento me lo sono salvato con screenshot e me lo rileggo a iosa in questi giorni. Grazie grazie grazie.
La foto davanti al negozio di Notting Hill credo sia una prerogativa di ogni Alice 🙂
Comunque questo post mi ha messo ancora più voglia di autunno (fortuna che ho in forno zucca e mele per una vellutata da gustare questa sera, tra amici)
Devo proprio scrivertelo: leggere le tue parole “libere” e così reali, mi rincuora sempre. Forse mi ripeto, ma grazie.
Alice
credimi alice sono io che ringrazio te per trovare queste dolcezze ogni volta che mi scrivi / scrivete.
un abbraccio
è un sogno leggerti…
cuore per te
Ho iniziato a seguirti da poco…mi piaci;)
spero di non deluderti
🙂
Che bello fare il giro del mondo dei paesi delle emozioni con te, mentre sto seduta a bere un thè caldo durante le giornate di pioggia! Grazie per portarmi con te, per aprire le porte della tua quotidianità , grazie per condividere le gioie e i dolori, le incertezze e le vittorie, perché non possiamo essere sempre wonder woman! Ti leggo da tanto tempo ma solo da poco ho iniziato a scrivere commenti.. Mi piaci anche nelle risposte così sincere che mi/ci dai!
Muah muah muah
Ps pure io ho iniziato il countdown per Natale
yazmin ti prego non smettere di scrivermi: per me entrare in contatto con voi, sentire i vostri feedback..è l’energia che mi mette in circolo altra energia. grazie mille, non saiq unto ti sono riconoscente.
un bacio
Mi colpiscono sempre molto i riferimenti ai tuoi genitori…la famiglia e’ meravigliosa ma a volte il pensiero del loro giudizio e’ una zavorra anche quando siamo grandi…cerco di essere attenta con i miei figli…di non farli sentire giudicati da me…e mi rendo conto che nonostante le buone intenzioni non ci riesco quasi mai…e la giustificazione e’ sempre la stessa…credere di volere il meglio..eppure se penso al loro futuro voglio immaginarlo come il tuo…cittadini del mondo ma profondamente italiani…realizzati nel lavoro e non un lavoro comune…una grande capacita’ di comunicazione ed una grande, buona dose di ottimismo….buona vita…sempre
buona vita, lo dico sempre anche io. Buona vita, sempre.
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