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Di pasta fatta a mano e percorsi che cambiano.


Dicono che le cose che amiamo dicano molto di noi. Dicono che le passioni cambino le vite. Che non bisogna lasciare che sia a paura a decidere il nostro futuro.

Dicono.

Prima di essere sorella maggiore sono stata figlia unica per ben 18 anni. Nel bene e nel male, sono stata ricoperta di aspettative, attenzioni e responsabilità. Chi mi vedeva solo proiettata nel magico mondo della moda, chi voleva per me un futuro di moglie madre da subito.

Il giusto compromesso è stato realizzato quando sono diventata esperta in relazioni pubbliche, viaggiando tra varie università americane per ottenere specializzazioni che si potessero sbandierare in colloqui, appuntamenti ma soprattutto cene tra amici, in una sorta di gara silente con gli altri figli della comunità.

Poi è arrivata la laurea, New York, e soprattutto i primi contratti: Chanel, Jil Sander, Tommy Hilfigher, un rapido passaggio da Luisa Beccaria e infine Stella McCartney.

E il mio disagio cresceva; si perché al di là di questo meraviglioso palco pieno di lustrini, c’era una intolleranza – la mia – verso persone che padroneggiavano questo ambiente. Ego riferite, che tendevano a fare di drammi insormontabili mancati recapiti UPS di chiffon e macramè.

Ho sempre cercato una via di fuga, passando da corsi di recitazione fino a pensieri di librerie da aprire, per scappare da qualcosa che non sentivo mi appartenesse fino in fondo.

Intendiamoci: con gli anni ho imparato a distinguere chi erano amici, chi semplici conoscenti, chi approfittatori, chi nemici. Ho imparato a vedere la luce che alcuni colleghi e responsabili emanavano: nessuno mi ha mai insegnato così tanto come la mia Responsabile da Chanel o la mia crew da Stella.

Tuttavia, ancora questo cuore non riusciva a quadrare: io che sono così distratta, a volte superficiale, sicuramente impedita con la manualità, passavo le sere a chiedermi cosa mi tratteneva dall’accettare questo percorso come dato di fatto e mentre impastavo biscotti e passavo il frullatore a immersione in verdure cotte per trasformarle in una vellutata, l’illuminazione mi ha colpito, bam, come quando apri una porta e l’Universo la spalanca con tutta la sua forza.

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Quello che mi è impossibile da compromettere è la mia coerenza. Quello che detesto in questo ambiente sono proprio me medesima, che si innervosisce, che fa drammi per il famoso chiffon non recapitato menzionato sopra e così via. Io non so questa.

Per carità: amo la moda ma forse come hobby. Forse, per come sono fatta, la mia felicità si relega ad altro, qualcosa di più vero, qualcosa di più concreto. Come appunto la cucina.

Per me cibo è amore. Sono i ricordi. E’ mia mamma che mi faceva la crostata di fragole al mattino e mia nonna che chiamava tre volte al giorno per verificare che avessimo finito gli gnocchi che aveva fatto. Per me cucinare cibo è la mia maniera di prendermi cura di chi amo: e intendiamoci. Sono lungi dall’essere anche solo una cuoca provetta. Combino pasticci, a volte salo troppo, altre volte parlo di cibo in maniera qualunquista, di certo mi piace condire il tutto con racconti e viaggi.

e allora perché no? perché nond are una chance a questo sogno, perché non provare a costruire una felicità di vita che assomigli più a quella che sono io?

E da qui questo blog. Da qui questo progetto. Da qui la mia favolosa crew: Umberto e Alba, la mia manager Chiara, la mia pubblisher Francesca, le mie assistenti Elisa e Diletta e soprattutto voi con i vostri commenti.

Voglio tornare a casa felice. Voglio tornare a casa senza per forza sfilarmi dalla schiena 3 coltelli e quattro accette: la competitività non fa per me. Voglio tornare a casa la sera e cucinare per il mio fidanzato, per i figli che verranno e al tempo stesso voglio rallentare il ritmo durante la giornata, così da poter avere l’energia per dedicarmi con tutta me stessa – come mi appartiene, come mi è sempre appartenuto – a chi amo, avendo tempo per ascoltarli e per coccolarli.

Questo è il video del mio primo showcooking per Marcato: quel giorno mi ricordo che ci siamo svegliati, e avevamo già fatto l’albero in casa. C’era calma, c’era dolcezza. Ho guardato a fianco a me, il mio amore e mi sono detta: non mi manca niente. Con emozione – quasi peggio della discussione di tesi – mi sono vestita truccata e ho raggiunto la Rinascente dove mi aspettavano Sara e Gabriele, il fantastico team della pasta fatta in casa.

Abbiamo passato un pomeriggio a impastare, tagliare maccheroni e sfornare biscotti, riempiano la Rinascente di profumo di casa. Ho convinto quando con lo stampo per biscotti ho insegnato ai bambini la necessità di sfornare chili di biscotti per Babbo Natale. Ho fatto tagliatelle. Ho avuto le lacrime agli occhi quando tra la folla ho trovato gli occhi del mio fidanzato, accanto a quelli di mio padre, mia madre e mio fratello.

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Il percorso è ancora lungo lo so – sto ancora imparando ad amare parti di me che forse non meriterebbero l’applauso, sbaglia nuora la pasta al forno e ho un libro da consegnare per il quale sono paradossalmente – guess what, già in ritardo. Ma va bene così: perché ora la scelta è fatta. perché ora ho capito ce a prescindere da qualsiasi cosa, chi ti ama, c’è. E c’è qualsiasi scelta prenderò,anche dovesse andare contro l’idea di percorso che si erano fatti per me.

– 12 giorni al Natale gente.

Circondiamoci di persone che riflettano ciò che vogliamo essere. L’energia è contagiosa.

-12 giorni al Natale gente. Tutto di bello e niente che ci faccia soffrire.

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9 Comments

  • emanuela says:

    Ho visto il tuo blog solo 20 giorni fa. L ‘ho letto tutto e ho capito che esistono anime gemelle nel mondo. Mi sento simile a te in tante cose che hai scritto. Ti auguro ogni bene per la rtua prossima avventura, le cose fatte con amore e passione riescono sempre. 8 anni fa ho deciso dinlasciare un lavoro ben remunerato e sicuro. Ero stamnca e stufa di oersonegelose e invidiose. Ho potuto occiuparmi della mia famiglia, il budget ne ha risentito, pazienza, le rinunce non sono state cosi peamti, in abbraccio e un sorriso di marito e figlia erano più’ gratificanti di una borsa. Griffata. Tvb

  • Francesca says:

    Hai cucito con amore, cura e dedizione le tue belle ali. Sei pronta per volare

  • Chiara says:

    Questo è il post, credo, che segna il passaggio dall’avere/essere al “sentire”. Fare scelte è un percorso spesso difficile. Il fatto è che noi sappiamo fin da sempre cosa vorremmo per noi, poi ci infiliamo in strade tortuose, complicate, non nostre. Chi ha la fortuna di avere l’illuminazione, la folgorazione può raggiungere la felicità in un lampo. E’ successo anche a me e posso capire le emozioni che si provano. Circondarsi di persone energiche e positive (purtroppo scarseggiano!) è sicuramente uno dei segreti per mantenere le scelte. Quando ti chiedono “cosa è per te la felicità?”, la risposta sta nell’essere ciò che si è sempre desiderato essere e non ciò che gli altri abbiano chiesto che tu fossi. E in quel momento tutto appare così chiaro, da sentirsi leggeri e forti in un istante. In una parola: libertà.

  • Claudia says:

    E vaiiiiiii !!!! 😀
    Grandissima, hai fatto / stai facendo il grande salto, la tua stella sta brillando!! <3

  • LIV says:

    Quanto sei bella in queste immagini! E quanto rispecchiano l’emozione di ciò che hai condiviso qui con noi…
    Otto anni fa anche io ho preso quella decisione che al mondo pareva folle e impossibile… ed ebbene sì, è stata una delle scelte migliori che abbia mai potuto fare! Ora sto vivendo esattamente ciò che ho sempre sognato, un percorso ancora tutto in divenire, un percorso che ha richiesto impegno, dedizione, giornate di 48h, ma che è il mio, in tutto e per tutto.
    Stai già facendo magie, e lo sai… e con l’appoggio degli affetti a te più cari e l’entusiasmo e l’energia che ti animano, ogni cosa, meravigliosa Alice, sarà possibile. Ogni cosa. Credici davvero. Ma già lo stai facendo. Un bacio <3 <3 <3

  • Melania says:

    Bella,bella,bella la nostra Alice
    Bella l’immagine che ci hai dato dell’incontro tra la folla degli occhi fieri
    delle persone che si amano, che credono
    in noi e in quello che facciamo e ci
    donano coraggio, fiducia e protezione..
    Bella la nonna papera tutto fare
    e poi in quel verde, la trovo anche natalizia, elegante ed un po’ vintage….
    Bello e impegnativo il nuovo progetto,
    i tempi sono maturi, tu sei pronta, e noi
    lo sappiamo,
    e’ ora di mettersi all’opera e di fare sul
    serio…
    Noi tifiamo per te!!!!
    Buona fortuna…

  • A...lessandra says:

    Hai un’anima magica e qualsiasi percorso di detterà di prendere sarà un percorso scintillante…le tue Otta’s fans sono con te!

  • FEDE says:

    Ma sai che mi fai iniziare la giornata con una lacrimuccia di commozione?! 🙂 Vai Alice, con questi post trasmetti una carica e un coraggio pazzeschi!!! Siamo tutte con te! <3

  • Effe Erre Gi says:

    Ci tenevo solo a dirti che mi hai riempito il cuore.

    Tanti auguri Alice, per tutto <3

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