Ricette

Di ricordi, farina, emozioni e biscotti.
Questo è un post per me molto speciale.
Si perché parla di biscotti. I biscotti di Natale, secondo la ricetta della mia mamma.
La mia mamma ed io.
Ecco, mi faceva questa ricetta ogni volta che arriva Natale: la casa era un tripudio di luci, addobbi e profumi che il forno – quasi sempre acceso – diffondeva per la casa.
Moquette bordeaux e tappeti, la sua argenteria sparsa ovunque, foto e Minghi sempre in sottofondo. I cartoni animati, ma solo per un’ora al dì, dopo i compiti. I compiti che si facevano rigorosamente in cucina, io seduta davanti a lei, che stirava le camicie del papà e i miei grembiuli con le camicette dal bordo colorato, che lei si divertiva ad abbinare a kilt classici, e io mi lamentavo, perché a me i kilt non piacevano.
La mia mamma è sempre stata un sergente: tolleranza zero verso i fannulloni, non poteva sopportare brutti voti e risposte maleducate. penso a volte, ancora con terrore a quando tornavo a casa e sapevo di averne combinata qualcuna. Le punizioni sono sempre state severe.
La mia mamma che mi lasciava la porta della camera semi aperta, così che io non avessi paura del buio. E poi mi faceva dormire con lei nel lettone, e io mi portavo la mia foresta di peluche e la sistemavo davanti alla nostra porta, così che se qualche ladro fosse entrato in casa, loro si sarebbero animati e ci avrebbero protetti. Ah, quelle notti….un letto e una casa troppo grandi per noi due da sole: lei con il cuore a frantumi, io a quel punto che mi rigiravo e domandavo se la separazione dei miei genitori fosse stata in qualche modo una mia colpa – forse se avessi disubbidito meno, forse se fossi stata meno timida e più espansiva, forse avrei dovuto rendere la nostra casa più gioiosa, così che papà sarebbe tornato con più voglia in quella casa. Forse. Fatto sta che comunque ci siamo consolate a vicenda. Tra film sul divano, crisi adolescenziali, smemorande abbandonate e piene di ritagli, lacrime, litigate e disobbedienze – non dimenticherò mai la volta che ha allertato la polizia perché con una mia amica ritornai a casa da una festa un’ora più tardi giocando sul fraintendimento ora legale/ora solare.
La mia mamma che si preoccupava che ero troppo tonda, mi faceva fare ogni genere di sport, per poi però appena arrivavo a casa riempirmi di crostate, zuppe e biscotti fatti da lei, perchè a casa mia erano bandite ogni merendina – dai tegolini ai saccottini, guai solo a pronunciarne la parola.
La mia mamma ed io: siamo cresciute insieme. Si perché mi ha avuta quando di anni ne aveva solo 21. E abbiamo apssate estati tra concerti di Tozzi, Mykonos e tzaziki, focacce, paste piene di patè di oliva e ricotta, coca cole – ebbene ho insegnato io alla mia mamma a bere le cocacole.
La mia mamma ed io: non passa giorno in cui io non mi senta in difetto. Troppi impegni, troppe cose da fare, se va bene riusciamo a vederci 1 volta al mese – troppo poco per due che vivono nella stessa città. Troppo poco perchè lei è la mia famiglia.
Comunque sia: siamo sopravvissute alla sua depressione. Alla mia ansia da abbandono. Ai miei foruncoli e capelli crespi. Alle gite scolastiche e a un corollario di amori sbagliati. Ai ladri. Alla mai tesi, alle innumerevoli ripetizioni di matematica, greco e chimica.Alla morte della nonna Irma. A ristrutturazioni, vendite di case e traslochi. A terremoti emotivi. A progetti e sogni realizzati, a lavori persi e acquisiti. e siamo ancora qui a chiamarci due volte al giorno, ogni tanto urlandoci dietro, ogni tanto attaccandoci la cornetta in faccia.
Quindi diciamo così: questo è un tributo a lei, e a tutta la frolla che ha impastato per una Gipsy un po’ randomica, un po’ sbadata, ma che se sono qui, è solo grazie a lei e alla sua tenacia nel donarmi un’educazione e una tenacia degna delle migliori rocce.
I Biscotti di Alice
500 gr di farina
200 gr di zucchero
vaniglia a iosa, almeno due stecche
16 gr di lievito
200 gr di burro
2 uova
Impastare con amore – requisito fondamentale – tutti gli ingredienti e creare una palla. Lasciare riposare in ambiente fresco per un’ora. Prendere un sacco di stampini natalizi e iniziare a fare le formine. Infornare a 180°C per 20 minuti, fino a quando risulteranno dorati. Spolverare con abbondante zucchero a velo.
nb: si possono anche appendere all’albero, e si conservano buoni fino a Natale!
Si Ringrazia
AlmaVerde per gli ingredienti sempre bio e sempre ottimi!
9 Comments
tutto vero, ma anche caldo d’amore di una mamma che darebbe la vita per la sua cucciola.
mami
Questo post è stupendo e non potevo non commentare. Evviva la tua mamma, evviva la nonna Irma. Evviva Alice.
(Questo modo di raccontare così umano, è perfetto…)
ricordi, profumi e mamme…in questa fase della vita, troppo piena di progetti per una nuova famiglia,una nuova casa, nuovi profumi, si tende a dimenticare quegli inverni da piccole in cui mamma+casa era la normalità. mi hai rievocato così tanti ricordi…ed è così bello scoprire dettagli della piccola gipsy che oggi grazie a quel che è stato è una gran donna, di impeccabile educazione, immensa generosità e smisurato cuore. un tough cookie, vanigliato e zuccheroso.
la tua mamma è speciale, perchè ha reso te, una persona SPECIALE!
<3
devi conoscerla…appena arrivi qui vi faccio incontrare!
SEi proprio brava Gipsy! mi sembra di conoscere la tua mamma ora… e sento molto bene il profumo di pastafrolla e quella sensazione di burro nel cuore che solo i biscotii fatti in casa hanno.
baci
fede
http://thelittlepinkpepper.com
Ho promesso di cucinare biscotti per un mercatino di beneficenza di una scuola in Paraguay.
Credo che proverò i tuoi per tutto il valore umano che racchiudono insieme ai loro ingredienti.
Sei sempre una dolce compagnia.
cuori per te
Quando si parla di impasti fatti di zucchero,amore,farina,ricordi, vaniglia,speranze, e come fare un tuffo nel passato di un Alice bambina, ormai cresciuta, ma che continua a conservare un po’ di quella spensieratezza, sorpresa e magia dell’essere bambini ci porti in mondo bello e rievochi momenti lontani e passati con persone importanti, forse troppo per noi, di quelle carezze,sorrisi,notti passate dormendo mano nella mano perché si aveva troppo paura del buio, o di quelle mattine di domenica pigre passate a guardare i cartoni nel lettone con la mamma e le sorelle, insomma, di quei momenti belli condivisi con persone speciali che fanno e hanno fatto la differenza…
Grazie per questo tuo lavoro di condivisione,
ci fai venir in mente momenti belli, ci riesci ogni volta esponendoti in prima persona ed ormai, questi sono i post che preferisco e sono una grande fan di tutta la gipsy band tu, la tua mamma generale tanto orgogliosa della sua Alice e la meravigliosa nonna Irma…
no melania, sono io che ringrazio te.perchè trovarvi nei commenti mi da tanta energia per continuare. quindi grazie a te e a tutte voi, perchè alla fine la magia la fate voi.
cuori
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