Che tipo di pizza scegli?

Vi siete mai trovati a un bivio?

Decidere: io che non so nemmeno dire nell’arco di pochi minuti se preferisco la pizza marinara o la bufala…oh, wait a minute: forse quella al gorgonzola?

Forse ci sono certe cose che non andrebbero esteriorizzate in questo contesto, ma ormai per me Gipsy va oltre il semplice report di giornate e ricette. Gipsy è il mio progetto. E’ una nuova prospettiva di felicità che alimenta e foraggia le mie giornate.

Quindi vorrei rendervi partecipi del mio dilemma interiore, che chi mi conosce sa che sto covando da un po’, e chi non mi conosce, forse immagina.

In questo momento sto facendo due lavori: sentirsi non a proprio agio quando si investe sul proprio sogno, sentirsi comunque non a proprio agio quando si è schierati nel lavoro ufficiale. In primis perché i sensi di colpa ti investono, sia da una prospettiva, che dall’altra. Sono al lavoro ma dovrei essere a fare quello che mi rende veramente felice – perché abbiamo una grande responsabilità sulla nostra felicità -. Sono a fare ciò che sogno ma dovrei essere al lavoro, se non altro per correttezza verso il team di persone che lavora con me in quel frangente.

 

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Il mio lavoro nella moda: lavoro che ho faticato, sudato e per cui ho studiato. Lavoro per cui i miei genitori hanno investito ogni aspettativa di grandezza e di sollievo.

Belllissimo, questo lavoro che mi ha fatto crescere e che mi ha permesso comunque di incontrare persone straordinarie, vivere esperienze uniche e essere dove sono ora. Ma non mi ha mai coinvolto più di tanto, io sempre molto in contrasto con chi urla e fa drammi per niente – capite come nell’ambiente moda mi possa sentire in totale contrasto.Da qui non poche crisi di coscienza: vieni bistrattato, vieni insultato, viene pretesa la tua reperibilità 7 giorni su 7, come se si stessero salvando vite, e per cosa? per uno stipendio fisso, che in realtà nemmeno valorizza più di tanto le tue competenze.

Ma che però:

– Ti offre un’entrata mensile fissa, sollevandoti da alcune e variopinte tipi di ansia mica da ridere.

– Ti paga contributi, maternità, malattia e pensione futura.

– Fa felice i tuoi.

– Permette qualche sfizio in più.

– Offre abiti bellissimi e accessibili.

– Permette le giuste connessioni.

Senza contare quello che ho costruito per il brand con cui sto lavorando al momento: in 5 anni siamo arrivati molto in alto, raggiungendo traguardi non facili e organizzando eventi mastodontici al limite di ogni sfida possibile.

Ho un team difficile da lasciare, che ho voluto, cresciuto e scelto per gli ultimi 1825 giorni.

Ma che però.

La mia attuale fonte di introito non mi rende felice tanto quanto ogni volta che faccio un progetto specifico con Gipsy. Posso girare video e infornare fino alle 4 del mattino, e mi sento serena, nonostante la stanchezza, nonostante tutto. Nessuna sfilata mi ha mai dato tale adrenalina come quando prendo un aereo per andare a recensire posti, ristoranti e brand che affidano la loro comunicazione a Gipsy.

Sono su una favolosa altalena: penso in grande, rifletto sul libro che sto per scrivere, penso ai progetti che sono entrati e mi dico..se non ora, quando?Se non ci provo adesso, tra 5 anni sarà troppo tardi.

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E come successe quando passai da un brand come Chanel – da tutti desiderato – a un Jil Sander capitanato da Raf Simmons, posso fare anche una mini previsione di quello che accadrà nell’immediato: perderò molte delle persone che al momento si professano amici e/o followers. Ma non mi fa paura questo.

Credo che relativamente mi faccia anche un baffo l’idea di fallire: vorrà dire che avrà imparato la lezione, il curriculum ce l’ho, ed anche importante, male che vada saprò riciclarmi. Magari non al top, magari farò fatica, magari andrò a lavorare in una libreria. Magari invece si spalancheranno di nuovo porte. Positiva come sono mi piace credere che sempre ad ogni porta che si chiude, si spalanca il famoso portone.

Il mio fidanzato mi sostiene: qualunque cosa farò, ci sarà.

Però tutto questo fa un attimo paura perché comunque l’unica entrata fissa al momento è questa e trovare un altro tipo di contratto come quello che ho in questo momento..beh, non sarà sicuramente facile.

( ma a noi piacciono le sfide)

A dirla tutta, non è facile nemmeno scrivere questo post.

( anche perché gli haters sono certa che lo useranno in ogni modo contro di me, per non parlare forse anche delle Risorse Umane del mio lavoro attuale)

Quello che mi fa paura più di tutto è il giudizio di chi amo di più: la mia famiglia.

Mi sento molto sola in questo, perché so che il mio prendere una certa decisione, andrà irrimediabilmente contro quello che la mia famiglia si era immaginata per me. Sono cresciuta a pane e sensi di colpa, quindi non è facile liberarsi di un tale fardello.

La posta in gioco è alta: e se fallisco? Non crolla il mondo, certo che no, ma irrimediabilmente ci saranno rinunce da fare, nuovi equilibri da costruire.

E’ inizio anno, è l’inizio di nuove collaborazioni. Forse fa anche paura perché una posizione da free lance vuol dire inevitabilmente affidarsi anche di più agli altri. La famosa gipsy crew, che dovrà essere quindi responsabilizzata ad un livello più alto.

( un salto nel vuoto, fidarsi degli altri. La fatica più grande, la sfida più meravigliosa perché se si vince, si vince tantissimo.)

 

Brain storming: quello che voglio, quello che desidero. Me lo chiedessero adesso sono due semplici e basilari cose, che però comportanti entrambe tantissimo lavoro: la mia di famiglia e Gipsy sempre più in alto.

Chiedimi come mi vedo tra 10 anni: io, 2 bambini intorno, un marito da amare e il mio computer aperto, pieno di cose da scrivere.

Di moda, in questo sogno, non c’è nulla. Se non forse i cachemire che sempre mi conforteranno e il zaffiamo di Mamma Miuccia che sempre desidero, come i pizzi di Valentino che vorrei solo una colla ogni volta che entro in quel negozio e poi lanciarmi nel macramè e uscire con tutto quello che mi rimane appiccicato.

Nato come un gioco, cresciuto come sfida, e ora? Ora c’è un libro in preparazione e un progetto importante tra radio, Tv e contratti. Ora c’è anche il prossimo step: l’internazionalizzazione di questo progetto.

Basta aver chiaro gli obbiettivi per far funzionare il piano?

Bella domanda.

Un momento sei in, il momento dopo sei out. Ma se sei out e non hai una rete di salvataggio o un paracadute di emergenza, che succede?

Free lance – lancio libero. Che buffa coincidenza di giochi di parole.Cosa vuol dire essere free lance? Vorrà sicuramente dire rinunciare a piccoli agi che erano considerati basilari fino ad ora: i taxi, la manicure e la pedicure tutte le settimane, il parrucchiere per essere sempre perfetta. L’abito in più come sfizio. Il non badare troppo al prezzo quando si riempie il carrello. Il riscaldamento alto in casa perché ho sempre freddo. Lo spreco quindi verrà decisamente abolito – non male sotto questa prospettiva…si, vero, ma nella realtà dei fatti, saprò reggere tale cambiamento? Siamo sicuramente anche abili adattatrici. Bisognerà imparare la valorizzazione. Bisognerà imparare a non essere più addicted al correre, piuttosto imparare a vivere.

Vivere rinunciando a questi piccoli agi, per ottenere più…V I T A.

Di questo elenco, su un piano da 1 a 10, di cosa quindi ho realmente bisogno?

Del natale, del mio fidanzato e della mia famiglia.

Il resto viene in corollario. Il resto si costruisce credo. E se chi mi seguiva perché ero “di moda”, ora forse mi seguirà perché sono semplicemente Gipsy, credo.

Il fatto è che Gipsy adesso mi chiede spazio. Mi chiede di provarci. Mi chiede coraggio.

Coraggio, come unica conditio di progresso.

Prima, mille procrastinazioni: prima di fare questo, vorrei fare una maternità, ad esempio. Ma la vita accade, senza seguire i tuoi piani. Ci sono troppe variabili che non dipendono solo da noi.

E se io questo figlio che tanto desidero, non sono destinata ad averlo?E’ giusto continuare a posticipare la crescita di un progetto personale, per paura che non funzioni, nell’attesa che ci sia un qualcosa di esterno che ci spinga al nostro prossimo step?

Gente, ci vuole coraggio. Mi addormento ogni sera chiedendo un segno premonitore, che puntualmente non arriva.

Forse vorrei solo che mia madre e mio padre mi prendessero le mani e mi dicessero: “tranquilla, siamo comunque con te. Provaci. Se non andrà, troveremo una soluzione”.

E forse proprio in quello che spero che mi dicano sta la risposta. Ovvero: provaci. Faccio da genitore a me stessa, e mi dico: provaci.

D’altronde c’è poco da fare. Per far crescere il mio sogno ho bisogno di tempo. Per sperimentare ricette, per scrivere, per girare video, per viaggiare e costruire nuove connessioni. Per imparare, anche.

Credo che vorrei una sfera di cristallo per vedere cosa c’è nascosto, cosa fare, come agire.

I dubbi vanno avanti, mi faccio una doccia e apro un buon vino, per questa sera va così. Questa sera provo una nuova ricetta con i cavoli e faccio le caramelle di brisè che tanto piacciono al mio bio, che è il weekend del suo compleanno, questo.

E puntualmente questa sera mi addormenterò di nuovo pregando per quel famoso segno.

 

ndr. due di queste immagini sono state prese da pinterest. L’altra sono io, Gipsy meditabonda a NYC fotografata dal mio fidanzato.

🙂

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40 Comments

  • …ho letto tutto con attenzione…un fiume di parole che molte volte ho sentito scorrere nella mia mente con sfumature diverse per circostanze, persone e cose, ma simile, assurdamente simile.
    Di positivo c’è che la tua decisione, mi pare tu l’abbia già presa. E’ proprio evidente.
    Il coraggio non ti manca, anzi, questo post, mi sembra il Manifesto del Coraggio preso a piene mani e distribuito al mondo. I progetti ci sono e le basi per non partire proprio da zero mi sembra, possano essere di gran conforto per tutto quello che verrà.
    Sarebbe carino si diffondesse la NORMA che sento sempre più diffusa, ma ancora troppo rinchiusa in blog, post e social: la VITA va vissuta ed è un peccato sprecarla con preoccupazioni per argomenti che di fatto non preoccupano, oppure priorità che non lo sono. La fatica non si sente se quello che facciamo ci motiva realmente. Le relazioni di cui ci circondiamo profumeranno di autenticità e benessere quando saranno libere da vincoli stupidi e inutili.
    In ogni caso, il mio più sincero in bocca al lupo per quello che sarà.
    Ce la farai. Auguroni!!!

  • A...lessandra says:

    come la penso lo sai…io sono con te!<3

  • Stefania says:

    Da quando ti leggo ho potuto vedere, da spettatrice, un’evoluzione della tua persona e di questo blog, davvero straordinaria.
    Credo, forse sbagliando (ma onestamente non penso), che la tua forza siano le persone “esterne”, che ti hanno conosciuta qui e che hanno iniziato a seguirti, sempre più numerose, ignorando l’Alice “che lavora nel mondo della moda”.
    Non è da tutti prendere in mano la tastiera del pc e creare…QUESTO.
    Se ne sei stata capace, farsi frenare dalle, seppur assolutamente preoccupanti, piccole difficoltà quotidiane, non renderebbe giustizia alle tue capacità e alla bellezza che c’è in te.
    Sei davvero in gamba, e, per quanto possa capire che rinunciare a certi agi non sia semplice, credo che questo paese abbia bisogno del coraggio delle persone come Alice Agnelli.
    Il “tirare la cinghia” poi, ti apre un mondo di apprezzamento delle piccole cose, che ti arricchisce automaticamente.
    Peraltro mi sembra tu sia già bravissima ad apprezzare una notte passata ad impastare, o il profumo del Natale.
    Se dovrai farlo in un maglione di cachemire un pò più vecchiotto…sarai solo immersa nel fascino del vintage.
    Scherzi a parte…i tuoi follower sono con te.
    #gogogo Alice!!!

  • Lumi says:

    Sei stata brava a condividere il tuo stato d’animo. Ti auguro di trovare il coraggio e la serenità per fare questo grande passo che tanto sogni.
    Nb io mani e piedi li faccio da me, e uso bici e mezzi

  • villanel says:

    Gipsy capisco tutti i tuoi dubbi e sono certa che il segno arriverà… quando non lo starai cercando, ma sarà così chiaro che non potrai non accorgertene. i genitori… eh… non puoi cambiarli, ma tu vai avanti e loro si adatteranno, perchè ti amano. Perderai degli amici? forse, ma non erano veri amici allora.
    lo so, ci sono passata e ti dico ne è valsa la pena. Poi il tempo passa e stare immobile non mi appartiene e inizio a scalpitare. perciò segui sempre l’istinto, che non sbaglia mai.
    io continuerò a seguirti, perchè sei fantastica cosi! <3

  • YAZMIN says:

    Cara Alice,
    Credimi quando ti scrivo che la passione, la felicità e la dedizione che impieghi per questo tuo spazio è immensa, io te lo riesco a vedere in ogni video, parole, post.. È vero ci sarà gente che ti seguirà solo per moda ma credo che molti lo facciano per quello che traspari veramente. tu mi piaci tanto, sei semplice, ironica, paranoica, sensibile.. Bell’anima canta Antonacci.. E io ti seguo proprio per quello perché la tua sensibilità e bontà d’animo è qualità rara! Qualunque decisione tu prenda, ti auguro il meglio, il sostegno della tua famiglia e che un “sono fiera di te” ti possa guidare nelle nuove avventure….
    Kiss

  • Provaci! 🙂 Fallo adesso perchè il tempo passa e nessuno ce lo restituisce, perché ai sogni non bisogna mai rinunciare, non bisogna mai lasciarli andare. Perché farlo ti renderà felice e la ricchezza che ti arriverà da questa felicità sarà impagabile 🙂 Per me certo la scelta è stata più semplice, dopo 13 anni in un settore che ho amato in cui ho investito tutta me stessa, mi hanno lasciata a casa per via della “crisi”, così hanno detto, nel momento più difficile e drammatico della mia vita. Hanno fatto una scelta per me, una scelta che avrei dovuto avere il coraggio di fare io anni prima, avrei dovuto fermarmi a pensare: “Dove voglio andare? Cosa voglio fare della mia vita? Cosa mi rende davvero felice?” La risposta: costruire una famiglia, scrivere, cucinare ed ascoltare musica che mi emozioni davvero. Ma all’epoca non avevo tempo per pormi queste domande, troppo fagocitata dal meccanismo. Ed intanto il tempo passava ed io non mi rendevo conto di quanto stessi sprecando. Ho amato il mio lavoro, ma oggi, se potessi tornare indietro…., ma indietro non si torna, bisogna guardare avanti, e davanti a me c’è un sogno da realizzare. Io ci credo, ci voglio credere e voglio andare avanti. So che anche tu ci credi e ti auguro di prendere la decisione che in cuor tuo hai già preso, a me piaci proprio perché sei semplicemente Gipsy <3

  • Melania says:

    Alice sembra che abbia scritto io questo tuo post. Sono esattamente le stesse parole ed emozioni che sento io.
    Ci vuole coraggio e follia a lasciare un “posto fisso” in un momento come questo. É talmente banale come frase ma é proprio cosi. Ma credo fortemente che tu abbia tutte le carte in regola per cambiare, per inseguire il tuo sogno e alzarti tutte le mattine con quella forza unica che ti puó dare solo un lavoro che davvero ti rende felice. Perché tu sei felice con questo lavoro. Lo sprigioni in ogni tuo video, in ogni tua foto, in ogni tua ricetta.
    Al diavolo i genitori in questo caso. Non capiscono, non approvano? Amen! La vita é tua. La felicitá è tua.
    Un’altra piccola sfida potrá essere quella di fargli cambiare idea. 🙂
    Ti auguro il meglio perché anche se ti conoscono solo virtualmente, ti ammiro.
    Buona vita e un abbraccio stritolante!

  • emanuela says:

    Forse il segno che aspetti ti e’gia’ arrivato ed e’ in questo bello e sincero post. Provaci!!!!!!! Ti auguro il meglio

  • Chiara says:

    Alice, le tue perplessità sono più che umane e lecite. Nelle scelte si è soli è vero, ma le scelte fatte con l’istinto, il cuore sono di solito quelle giuste, almeno per se stessi. La testa poi aiuterà a realizzarle. Hai il tuo amore accanto che ti supporta e questo è già moltissimo. Puoi cominciare a toglierti i panni della figlia e proseguire con quelli della donna, compagna, persona. Il segno è già lì. Si tratta solo di agire, ma nessuno oltre a te stessa può decidere il “come e quando”. Ognuno deve riconoscere il poprio momento. Hai espresso molto bene i tuoi dubbi. Non è detto che con l’essere Gipsy tu debba per forza rinunciare ai tuoi agi; magari potrebbero anche aumentare. Perché no? Idee, opportunità potrebbero essere moltissime. Vero, di aria non si vive, ma solo tu puoi conoscere le tue esigenze e necessità. Io ho sperimentato però che i sogni, i progetti e le passioni rallentano con l’eccessiva razionalità. Lanciarsi con un piccolo paracadute è già salvezza!

  • gaia says:

    ciao Gipsy,
    io ti ho conosciuto come Gipsy e non “perchè eri di moda”, mi piaci per questo e continuerò a seguirti per questo, seguirò con interesse ogni tuo nuovo progetto e ti supporterò in ogni scelta che farai… soprattutto ciò che riguarda l’allargamento della famiglia…un abbraccio

  • anto79 says:

    Quando cambi lavoro c’è sempre un minimo di dubbio o incertezza che non possa funzionare. La nota positiva è che tu lasceresti un posto bello, ambito da mille ragazze per qualcosa che è il tuo sogno e il sogno di tante ragazze che vivono il loro tempo libero leggendo ricette, impastando e annusando i profumi del forno. Sei fortunata ad avere l’occasione di realizzare il tuo sogno quindi lasciati guidare dal cuore e vedrai che la tua vita prenderà una nuova piega, forse inizierai a vivere davvero e chi ti ama, chi ti segue continuerà a farlo.
    in bocca al lupo!! 🙂

  • Mimma says:

    cara Alice scoperta per caso e mai più abbandonata ! Seicresciuta tanto come blogger e ora è arrivato il momento di spiccare il volo. I sogni sono belli da realizzare e poi non so perché ma credo che la porta della moda non si chiuderà mai per te . Avrai seminato così bene che tutti si ricorderanno di te . I genitori non sempre capiscono, magari non ti diranno subito provaci ma sono convinta che da subito saranno con te ! Provaci Alice noi siamo tutti con te ! Un abbraccio

  • Lulu says:

    Pagherei per avere quanto meno un obiettivo, che credo che oggi come oggi non sia una cosa da e per tutti. Non ti manca nulla per provarci, e allora fallo. E te lo dice una che vive da sempre con i sensi d colpa per gli altri, che ha una parte di se divisa fra la sana invidia (quella che stimola) e l’ammirazione nei tuoi confronti. Da questa parte sai che avrai un sostegno.
    Ti abbraccio
    Life, Laugh, Love and Lulu

  • Anna says:

    Ti ho conosciuto per la moda, ti voglio bene e ti seguo perché Gipsy. E continuerò a seguirti e a leggerti con piacere e gusto. Capisco perfettamente i tuoi ragionamenti, che hanno arrovellato e arrovellano tuttora la mia mente e di sensi di colpa ne ho così tanti che ci converso ogni giorno.
    Non so cosa sceglierai. In ogni caso ti auguro di percorrere una strada che ti dia gioia, sorrisi e abbracci in quantità stratosferiche.
    Ma soprattutto, davvero, hai tanto coraggio. Coraggio di ammettere le tue debolezze, i tuoi limiti, di mostrare la tua intimità e anche di spiattellarla all’ufficio risorse umane. E per questo ti ammiro ancor di più.
    E chi ha coraggio, passione, amore e crede in Babbo Natale nella vita, in un modo o nell’altro, riesce sempre. 😉

  • Paola says:

    Bene sei ad un bivio e credo che tu abbia anche già deciso, il che è cosa buona. La mia esperienza è stata simile, ad un certo punto ho deciso che volevo fare altro e non più solo essere una impiegata a tempo indeterminato. Ma avevo troppa paura di mollare il sicuro per l’incerto, la fine mese arriva per tutti e io con il mio stipendio mi pagavo quella e anche gli sfizi. Epperò la voglia di portare avanti l’altro progetto era tanta, per cui ho chiesto il part time ed ottenuto dopo sfiancanti discussioni con il capo del personale. Ora ho entrambe le cose, la sicurezza economica e il progetto che prende forma a cui dedico l’altra parte della giornata e a volte anche la notte, ma tanto noi mica abbiamo paura di cucinare ad orari impossibili no?:) Ecco, io non ce l’ho fatta a mollare tutto, e non avrei avuto neanche l’appoggio della famiglia, per cui ora faccio entrambe le cose e sono contenta così. Non saprei cosa consigliarti, ma ti dico che se hai “le spalle coperte” lanciati nella nuova avventura, sei così giovane, tu si che lo puoi fare. In ogni caso in bocca al lupo!!! Paola

  • Claudia says:

    Mah, per me dovresti provarci, anche se capisco benissimo il timore del salto nel vuoto, in particolare il lasciare lo stipendio fisso (che senz’altro è buono, voglio dire, un conto è lasciare novecento al mese, un altro un buono stipendio – you know what I mean, mica ti voglio fare i conti in tasca eh 🙂
    Però è senz’altro vero che o adesso o mai più.
    Letteralmente.
    Perchè non si sa mai nella vita se i treni passeranno una seconda volta (difficile), e se adesso senti che è il momento, io dico: buttati.

    (PS: anche se può sembrare da incoscienti proprio ora, buttati anche sulla maternità, che magari più avanti rischieresti di scoprire che non se ne fa nulla e te lo dico con cognizione di causa 🙁 )

  • Alicina says:

    Alice ma quale segno??!! Più di così??!! Non è un salto nel buio, è quello che vuoi, è la tua strada.. si vede, si capisce, lo sentiamo anche noi che ti leggiamo.
    Mi dispiace sentire che i tuoi genitori non li hai di supporto, ma che ce vuoi fa, siamo tutti nella stessa barca. Io dopo la laurea ho lavorato come commessa per due anni, nel fantastico mondo dei cosmetici. Come potevano averla presa i miei, entrambi provenienti da famiglie di magistrati architetti fisici ingegneri? E’ anche divertente stravolgerli un po’. Tu adesso che hai una persona in gamba accanto a te, hai forze ed energie ancora più grandi, quindi vai tranquilla. Come hai scritto tu stessa, con il curriculum che hai vuoi che qualcuno non ti ripiglia a lavorare? 🙂 E poi vedrai che non ci sarà bisogno!!! Hai già dei progetti no? Sei stata davvero super tenera a confidarti così con noi Gipsy lovers..
    Tutte ti capiamo bene, tutte ci siamo passate, per grandi scelte o piccole indecisioni.
    Io e il mio amore ci siamo indebitati per 30 anni di mutuo, pur di comprare la casa dei nostri sogni, che avesse stanze a sufficienza per almeno due bambini, e anche ospitare amici e parenti. Ora questi bimbi non è che stanno proprio arrivando subito (sono un po’ ritardatari sti monelli..) però noi siamo contenti lo stesso di aver investito nel nostro sogno.. perché prima o poi si avvererà.
    Quindi tieni duro, aggiornaci sempre, noi siamo sempre qui!

  • Pinny says:

    Cara Alice, ci sono passata anch’io. Anch’io facevo un lavoro che adoravo, ma che le persone, alcune persone, con le quali avevo a che fare, mi hanno portato ad odiare.
    All’epoca la decisione la presi, tra mille dubbi e patemi d’animo, ma la mia serenità mentale, prevalse. Per me il parametro decisivo fu quello.
    Certo, poi le cose non sono andate come avrei sperato, come avrei voluto, ma se potessi tornare indietro…. rifarei esattamente quello che ho fatto.
    Questo per dirti che il nostro cuore, la nostra anima, sanno sempre ciò che è meglio per noi. Fidati di te stessa. Le cose andranno per come dovranno andare. E quello che succederà, non farà altro che migliorare la persona che sei e che sarai.
    Comunque sia in bocca al lupo!

    Kisses
    Pinny

    P.S. Ah un’ultima cosa…. Io non ti ho mai seguito perché lavori nel mondo della moda, l’ho sempre visto come un dettaglio in più e basta, ma per come riesci ad emozionarmi ed ispirarmi con le tue parole.

  • Simona says:

    Ciao Alice. Sono la tua lettrice lurker, Simona di Firenze. Io non ti conosco se non per quello che leggo nel blog. Ti consiglio di pensarci tanto alla decisione da prendere. Un lavoro fisso è importante, non solo per lo stipendio, la maternità, la pensione, la malattia, ma anche per la continuità dell’occupazione. Considera inoltre che non è facile passare da una situazione in cui tu puoi permetterti tanti agi (manicure, pedicure, parrucchiere tutte le settimane, taxi, abiti firmati, cosmetici costosi, riscaldamento a temperatura alta, e se sei in affitto devi anche pensare a pagare il canone ogni mese). Sia chiaro non voglio scoraggiarti, voglio solo che i tuoi piedi stiano per terra. A presto e in bocca al lupo. Simona.

  • Chiara says:

    Forza Alice!!!
    Ce la farai
    Cambiare e’ audace ma stimolante. E rende vivi.
    Ti auguro il meglio

  • Chiara says:

    Forza Alice!!!
    Ce la farai
    Cambiare e’ audace ma stimolante. E rende vivi.
    Ti auguro il meglio.

  • Vale says:

    Io tifo Gipsy…. Anche perché pare tu abbia scritto sotto dettatura della mia testa confusa… Sarai tu il mio segno premonitore? In bocca al lupo cara Gipsy

  • Vale says:

    Io tifo Gipsy…. Anche perché pare tu abbia scritto sotto dettatura della mia testa confusa… Sarai tu il mio segno premonitore? In bocca al lupo cara Gipsy

  • somona says:

    Vola, gipsy!!! Vai dove ti porta il cuore! Nel mondo della moda, a mio parere, ce n’è ben poco. In bocca al lupo!

  • Oh io sono una margherita. Semplice, lineare, easy chic.
    E un giorno, chissà, mi piacerebbe ritrovarmi con questo dubbio amletico tra le mani …
    non avrei dubbi, sceglierei la vita. Una vita autentica. Che il sistema della moda (che amo) mi stanca (che indirettamente sono venuta a contatto), è troppo frenetico. Ho bisogno di punti fermi e porti sicuri, per le mie incertezze. Questo blog è bellissimo, profondo, con ciliegine di ironia e soufflé di leggerezza che distendono l’anima. Io sceglierei questo blog, sceglierei la passione, l’amore e soprattutto la libertà di essere me stessa …. un giorno risotto ai funghi, il giorno dopo creme brulee allo zenzero.
    ciao
    Benedetta

  • nathi says:

    Oh Gipsy! Non sai quanto mi ritrovo nel tuo post. Mi sento nella tua stessa situazione, in bilico tra due scelte di vita. Lasciare un posto fisso,la rete che ti sei costruita, il lavoro che ti sei guadagnata dopo anni di studi. E poi la maternità, un bimbo, e poi dopo tre anni un’altra bimba. E adesso scegliere se mollare il lavoro per dedicarsi di più e meglio ai tuoi bambini e lavorare da casa part time. E avere paura di riuscire a farcela, di concentrarsi, di non avere più quelle relazioni giornaliere con i colleghi, di non avere più lo “sfogo” dell’ufficio. Ma io lo so già quale decisone prenderò, perché se non si rischia un pochino non si ottiene niente, perché non raccontiamocela, i bambini hanno bisogno della mamma, che stia con loro quando sono malati, che li vada a prendere a scuola, all’asilo.
    E poi Gipsy tu forse non ricordi ma tu tre anni fa circa mi hai mandato una tutina per il mio cucciolo, e allora mi piacerebbe tanto mandarti una sua foto!
    Perché leggerti é un piacere, i tuoi video sono leggeri, belli, spontanei. Non mollare Gipsy, seguire il cuore é la cosa più giusta che possiamo fare nella vita.
    Un abbraccio

  • costanza says:

    simply….GoGipsyGo!
    da queste parti dicono “take the best and fuck the rest!” – non particolarmente elegante ma rende bene il concetto 🙂

  • Melania says:

    Da quando leggo i tuoi post???
    Non ricordo, da qualche anno, due o poco più.

    Perchè scelgo di leggere i tuoi post???
    Perchè gipsy racconta storie,pensieri,sentimenti ,
    cose semplici ma preziose che non sono immediatamente visibili
    con la gioia di una bambina,
    perchè gipsy ha scelto di esporsi con tutta se stessa
    nella gioia e nel dolore e non ha paura di essere giudicata,
    gipsy ha un cuore sincero, occhi sempre luminosi ed un sorriso grande,
    sforna, gioisce ed espone madeleines come se fossero i gioielli più belli del mondo,
    gipsy non è solo moda, lustrini e chiffon.

    Cosa dire ora???
    Immaginavo cosa stesse frullando nella testa di gipsy,
    qualunque cosa deciderai sappi che io sarò qui per leggere,
    commentare e condividere nuove storie,pensieri, momenti di vita, ricette.
    Posso solo dirti che noi abbiamo fiducia in te,
    con gipsy fai un lavoro meraviglioso che fa sognare animi
    e quindi metti le ali,Gipsy e vola in alto,più in alto che puoi…

    Un grosso abbraccio ed un augurio di buona fortuna a te!!!
    Melania.

  • Cara Gipsy, Alice
    oggi ho letto il tuo post tra una valanga di sorrisi inteneriti e sospiri. hai presente ? quelli per scrollarsi l’ansia, quelli di quando ti viene il fiato corto perchè un respiro solo non basta. Sì, secondo me hai presente. ti seguo da un po’ e mi sembrimao molto simili. invaghite delle cose più belle ma innamorate profondamente di quelle di sostanza, famiglia e amore. noi stesse. anche io vivo questa crisi. la mia scelta (provare a diventare una scrittrice) l’ho fatta tempo fa ma faccio fatica perchè il giudizio è sempre dietro l’angolo. perchè le prime a giudicarci e a schiacciarci con quel senso di colpa siamo noi. e allora teniamo il pane e lasciamo il senso di colpa. e poi davvero la cosa peggiore che possa capitarci è fallire? non credo… segui il tuo cuore e comunque vada sii fiera di te.
    lo hai visto il discorso della Rowling a Harvard? parla proprio di fallimento e occasione.
    baci baci
    fede

    http://thelittlepinkpepper.com/2013/09/24/fallimento-o-occasione/

  • quanto coraggio ci vuole per scrivere un post del genere?
    forse tanto quanto ce ne vuole per prendere una decisione del genere.
    e a quanto pare, tu ne hai da vendere.
    in bocca al lupo per tutto!

    a.

  • FEDE says:

    Cara Alice,
    vengo da una settimana da incubo in cui non sono riuscita a ritagliarmi neanche un quarto d’ora per leggerti con calma….ho solo carpito e intravisto tuoi cambiamenti leggendoli di sfuggita dalla home di facebook…solo stamattina sono riuscita finalmente a leggerti…e anche se con un (bel) po’ di giorni di ritardo, non posso che unirmi al coro di supporto e gridare “GO GIPSY GO!!!”.
    Il segno come ben sai l’hai già avuto, quindi posso solo dirti che il meglio (ma il meglio davvero, non in tono sarcastico) deve davvero arrivare…e non sai la forza che mi dai per i cambiamenti e le scelte che dovrò fare anch’io in questo periodo!
    Che sia un 2015 all’insegna dei bei cambiamenti!!!
    Un abbraccio infinito! <3 <3 <3

    Fede

  • Paola says:

    Io ti ho scovato per caso poco prima di natale, quindi prima, come dici tu, non ti conoscevo, ma mi hai attirato a te con le tue idee i tuoi dolci le tue foto! Hai un talento nel far sorridere le persone farle riflettere farle cucinare o altro, che in qualsiasi campo riuscirai alla grande! La tua cucina fashion chic mi piace tantissimo!

  • chiara says:

    sarò sintetica: e perchè non chiedere un anno di aspettativa?…

  • Beatrice says:

    Le ali le hai già messe…
    Ora non resta che spiccare il volo!
    In bocca al lupo Alice ; )

  • Elena says:

    Cara Alice,
    è molto tempo che ti leggo, da quando cercavi di cucinare manicaretti per quello poi rivelatosi per quello che era….ma tu ci mettevi tutto il tuo amore e davi tutto, così ti conobbi. Anche quando ci raccontasti che eri distrutta ho sempre pensato che la tua forza era credere negli altri nonostante tutto.., ed il tempo mi ha dato ragione. Certe cose accadono non per caso, era scritto che tu dovevi volare in alto, ma non sulle passerelle, ma dandoti agli altri in quel modo che a te viene così speciale: CUCINARE CON AMORE!!
    Quindi vai Alice, segui il tuo istinto, il tempo scorre così veloce che non vorrai ritrovarti poi con tanti rimpianti, non ascoltare nessuno, segui solo quello che il tuo cuore ti dice.
    Io sarò sempre qui ad appoggiarti anche solo virtualmente, se può servire.
    Con affetto, Elena

  • Alice says:

    Alice. E’ il primo tuo post che leggo. Eppure mi sembra di conoscerti e capirti da una vita. In bocca al lupo, qualsiasi sia la tua decisione ❤️

  • gattolibero says:

    Gipsy, il segno premonitore può arrivare solo da te stessa, non arriva da fuori. Provarci o meno? Chi lo sa, le scelte si capiscono solo a posteriori se sono giuste o sbagliate.
    Io a 20 anni mi sono licenziata da un posto statale per inseguire i miei sogni, la botta è stata talmente forte che non mi sono mai ripresa del tutto. I miei genitori non approvavano e in generale quasi nessuno approvava la mia scelta, l’ho fatta, i miei sogni si sono realizzati solo a metà. Sono riuscita ad arrivare a metà strada, ma non fino in fondo. Erano progetti molto impegnativi, che richiedevano una perseveranza totale. Io però sono un essere umano e non ho avuto l’abnegazione totale per percorrere la strada fino in fondo dopo una laurea e un po’ di esperienza del lavoro che volevo fare, sono finita in azienda con il posto fisso. Again. Non ero convintissima, ma non ho avuto il coraggio di mollare per continuare a realizzare i miei sogni che nel frattempo erano un po’ sbiaditi, avevano perso mordente (già perché poi se aspetti i desideri diventano come una moneta di vecchio conio, non sono più attuali, invecchiano e tu cambi). Alla fine è stata l’azienda a mollare me, nel senso che è fallita. Perché nel 2015 succede anche questo e a volte bisognerebbe anche pensarci, se non si ha un posto statale, nel privato può essere che fra 10 anni sei gambe all’aria, anche nel posto che ti sembra più sicuro in questo momento. Quindi ti direi buttati, qualche prezzo lo pagherai, sta a te ottimizzare la scelta una volta fatta.

  • valentina says:

    Leggo ora questo post, ero rimasta un po’ indietro, lo ammetto. E ad ora mi pare che tu stia andando alla grande 🙂 Lasciare la sicurezza di un lavoro (fighissimo) per la propria felicità e il proprio benessere, è una scelta che tutti dovremmo fare prima o poi. Quando i sensi di colpa mi attanagliano (evidentemente è il condimento preferito di molte famiglie) vengo a trovare la mia Gipsy preferita per avere conforto nelle tue parole e qualche ricetta per un buon confort food 🙂

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