Ricette

Come affrontare la pioggia {con muffin all’olio di cocco}
Piove. Ed io che pensavo che l’estate fosse qui, ed oggi ero pronta a mettere sottovuoto tutte le coperte.
Ormai è sempre così: parte il caldo, se ne va per un po’, che sembra che l’autunno sia di nuovo qui, e poi ancora torna l’estate.
Mi piacciono però queste breve pause fatte di divano, pensieri, e libri. Anche molta televisione – non la guardo mai, e ogni tanto adoro perdermi in serie americane, Real Time e libri – tutti quei libri che comincio in ogni giornata di pioggia, e poi li lascio decantare fino alla prossima tempesta, per poi ritrovarli e perdermici un poco ancora dentro.
Questa è la settimana del mio compleanno e come tutti i giorni che lo precedono, sono sempre un po’ agitata.
Ho sempre pensato che un giorno mi sarebbe capitato tutto quello che sognavo da bambina: un bel matrimonio, due figli, un cane, una borsa di Vuitton tipo la Sofia, per intenderci.
Non ho mai contemplato che non mi sarebbe successo e sono andata così in dettaglio di questo sogno, che sono riuscita anche a immaginare i vestiti delle damigelle, di ogni singola damigella. persino le pieghe dell’abito di mio padre e la musica che mi avrebbe accompagnato oltre la navata.
Eh si: invece ho grandi dubbi che non si realizzerà mai, e così mi riduco a guardare per ore i flashmob di proposte romantiche di condivisione di vita.
Capita: penso che ognuno di noi nasca con un destino tale per cui la Vita poi aggiusti in corso d’opera i vari asterischi. E’ un crocevia di opzioni e possibilità e il calcolo delle casualità definisce poi che tipo di persone decidiamo di diventare – in base anche a come decidiamo di reagire ad ogni evento che affrontiamo.
Ho un libro in uscita e più lo guardo, più penso: ehy ma veramente l’ho fatto io? Veramente so cucinare queste meraviglie?
Leggo le pagine che ho scritto e ritrovo le persone che amo e che hanno cospirato perché la mia vita, ad ora, si possa definire meravigliosa.
E’ pazzesco: non ci accorgiamo mai della tempestività con cui accadono le cose, e quando arriva il brutto non ne siamo mai preparati. Eppure è nelle stesse modalità che poi anche il meraviglioso ci travolge e questo dovrebbe solo darci una ventata di magica possibilità, laddove alla fine di ogni tempesta, arriva sempre il sole.
La realtà è sempre più stupefacente di ogni sogno sognato: e con ogni anno che passa, dobbiamo sempre ricordarci che chi amiamo, i posti che visitiamo, gli occhi che incrociamo…le nostre parole, i nostri ricordi sono la nostra stessa sostanza, le nostra fondamenta contro ogni uragano, il nostro baluardo di salvezza.
Ho perso amici che per me erano fratelli, sorelle. Ho appeso telefoni, ho parlato contro persone, poi pentendomene. Ho cercato l’approvazione di persone che non mi hanno mai veramente capita. Cambio idea spesso e posso passare per frivola. Amo tanto, forte, troppo. Cerco ogni giorno di rendere fiero chi mi sta accanto. Ho sempre paura, e temo l’abbandono così tanto da aver supplito con una pazienza infinita ogni moto di orgoglio, che tanto con l’orgoglio non si va da nessuna parte. Adoro il burro. Continuo a sperare che un cuore buono possa veramente cambiare il mondo. Mi piace il profumo del basilico fresco e i bouquet di ortensie. Credo nella reincarnazione delle anime, così che possiamo sempre ritrovarci, nei secoli dei secoli. A prova che l’amore non muore mai. A prova che è l’amore la principale nota di forza di noi essere umani, ciò che cantavano i poeti era vero: l’amore è immortale.
Quindi cheers up ad ogni compleanno, che è solamente la risultante degli anni che questo mondo ha avuto la fortuna di averci qui. E ogni ruga che abbiamo altro non indica dove sono i nostri ricordi più belli.
Il vento calerà, le nuvole spariranno e la pioggia smetterà. Il cielo si schiarirà e allora capiremo che non siamo solo sopravvissuti, ma stiamo vivendo e ballando e bevendo champagne. Con accanto chi amiamo di più.
Forse la Vita ci cambia i sogni. Ma ce ne regala altri che nemmeno avevamo il coraggio di sognare.
Muffin con olio di cocco, cioccolato e ciliegie.
190 gr di farina Molino Rossetto 00
125 gr di olio di cocco
2 cucchiai di lievito vanigliato
Vaniglia
180 gr di cioccolato al latte
3 uova
125 ml di latte di mandorla
2 cucchiai di sciroppo d’agave
25 gr di farina di farro
50 gr di ciliegie
Denocciolare le ciliegie. Nel frattempo miscelate farina, vaniglia, lievito. Aggiungere le uova, lo sciroppo d’agave, il latte e l’olio di cocco fino ad ottenere un composto omogeneo. a questo punto cioccolato e ciliegie denocciolate. Versare nei pirottini e in forno a 180°C per 20 minuti.
Credits
Photo by Alessandro Madami
Video by Alba Russo
Make Up: Giulia Lazzarini
Abiti
J.Crew
Missoni
9 Comments
Fantastico: 1 agg: che è frutto della fantasia 2 agg: che suscita ammirazione o stupore
Perche’ il latte di mandorla sarebbe fantastico?
Ciao!
.. e tirati su le maniche mentre cucini.. dal video sembra che sia la prima volta che tieni in mano un coltello…
come on…ma veramente?Ma sul serio?
Guarda mi sembri molto patetica, ma ti ho già risposto su FB.
Io qui uso i termini che più mi piacciono. se non ti aggrada la mia proprietà linguistica, cambia blog.
ciao.
ps. le maniche le tengo come mi pare. ma serena, appena arriva l’estate cucino in trikini.
ahahahaha
ah, dimenticavo: in effetti non è la prima volta che tengo in mano il coltello…bensì la seconda.
Faccio progressi, mi impegnerò di più.
🙂
Alice, lascia stare che sei carinissima! <3 Non vedo l'ora di farmi una coccola con questi minimuffin che sembrano proprio deliziosi e FANTASTICAMENTE vanigliati.
PS: ma, davvero, Caterina, se una persona/cosa non ti piace, perché ci perdi tempo? Non sarebbe meglio fare altro e focalizzare le tue energie su qualcosa che, invece, ti dà soddisfazione? In fondo a te cosa cambia che Alice cucini con le maniche abbassate, piuttosto che con la sciarpa?!?!?!? 😉
Peace.
I tuoi video e i tuoi post sono pura poesia. Ti ho vista al Fashion Camp per la tavola rotonda su cibo ed eticità e volevo venire a salutarti e a dirti quanto sei TOP. Ma la mia timidezza ha avuto la meglio, ahimé..BTW: vestito stupendo!
Quanto poco “GIPSY” c’è in Caterina…..ma cosa ci fa qui?
Prima, mi piacevi molto, molto di più. Quando cucinavi nella tua vecchia cucina sgarrupata e non giocavi a fare la diva. Quando ancora c’erano incertezza e semplicità nelle tue parole, nei modi e nei gesti. Guardo questo video e tanti altri (https://www.youtube.com/watch?v=dUbjzBvwW_0) e mi chiedo: perchè? Perchè queste eccessive smorfie, questa eccessiva svenevolezza, questo eccessivo e costruito apparire? Ho nostalgia della vecchia Gipsy…
Ho provato a farli l´altro giorno ma, non avendo l´olio di cocco, ho usato quello di semi. Oggi li ho rifatti con l´olio di cocco e devo dire che la consistenza viene sí più morbida (e fanno anche una crosticina croccante sopra), peró li trovo più pesanti.
Comunque… buoni! 😉
Come più pesanti con l’olio di cocco?! che strano! Considera che l’olio di cocco è molto più sano di quello di semi 🙂
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