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Isole Faroe | A Gipsy in the Kitchen
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Isole Faroe

La sveglia è presto: abbiamo uno scalo da fare prima di arrivare a destinazione. Siamo emozionati, eccitati, strabiliati.

Le isole Faroe sono sempre state al numero uno della mia wishlist: il mare del Nord così freddo, profondo e avvolgente. Le scogliere così alte. Il vento così forte che purifica e rinvigorisce.
perché si, c’è bisogno di pulire la propria aurea. Lasciare che il vento penetri nelle ossa, fino a pulire tutto ciò che si è trasformato in male, ansia o struggimento.

Isole Faroe | A Gipsy in the Kitchen
Isole Faroe | A Gipsy in the Kitchen
Piccole case coperte di erba, pecore allo stato brado. Natura: solo quello nella sua maestosa meraviglia. Mare e cascate. Mare Oceano Mare.
Fermarsi: godere di ciò che ci circonda e ricordarsi la meraviglia del percorso che ci ha portati fino qui. Ascoltare canzoni, mangiare biscotti al caramello e assecondare questa stagione fredda che a grandi falcate porta nella nostra vita il nuovo.
Si sa,d’altronde: il Nord il Grande Nord che pulisce, ripulisce e purifica. Con questo vento, che forse è ciò che basisce e sorprende più di tutto: non ci sono alberi, ed il panorama sembra sempre uguale, ma non lo è. Trova le differenze, allena la tua vista.

Qualche informazione di servizio: le Faroe Islands sono isole a metà tra la Scozia e l’Islanda. LA capitale è Tòrshavan che è considerata essere la più piccola capitale del mondo. Sono 18 isole di cui 17 disabitate. La moneta locale è la corona faroese. Faroe Islands significa isole delle pecore in quanto davvero ci sono più pecore che persone. Non esistono voli diretti dall’Italia ma si può fare scalo a Copenaghen e poi da lì prendere la linea di bandiera,  Atlantic Airways.
Il cibo è proprio del Nord: salmone, aringhe. Si fa molto foraging, per cui si sperimentano erbe selvatiche con pescato del giorno – non è un caso che lo chef di Noma abbia fatto il suo training qui.
Ci sono maglioni caldi, nei negozi e nelle hall degli hotel. Design nordico e piccoli caffè di pescatori. Ci sono ristoranti dalle atmosfere romantiche e lume di candela come unica luce per la sera.

Isole Faroe | A Gipsy in the Kitchen
Dove dormire, dove andare, cosa vedere, dove mangiare.
Da non perdere: i village di Bøur e Gásadalur con la loro straordinaria vista sui Fiordi.
Il lago Sørvágsvatn e le cascate a  Bøstadalfossur.
Dormite nella guest house Gjáargarður: piccola e accogliente, potrete anche cenare lì, con menù fisso casalingo.
Potete poi spostarvi verso Tórshavn,  e dormire all’Hotel Foroyar : www.hotelforoyar.fo – non di charme, ma comodo e in una buona posizione.
Non perdete una cena al ristorante di pesce Barbara: www.barbara.fo

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Una bella passeggiata nella ciità vecchia di Tórshavn, Reyni e Tinganes, dove c’è la sede del lore governo.  Camminate fino al porto e trovate il negozio di design Østrøm. Da non perdere anche il negozio dei designer  Guðrun & Guðrun, www.gudrungudrun.com e il negozio di musica Tutl, www.tutl.com
Spostatevi verso la part più a nord: Klaksvík . Visitate l’isola di  Kallsoy e camminate fino a Kallurin, DA non perdere anche  Kunoy, piccolo sola circondata da montagne strepitose. Già che ci site visitate anche  Viðareiði, il punt più a nord delle Faroe. Quando siete a  Klaksvik, visitate la chiesa principale con il pavimento in legno intagliato dall’artista locale Edward Fuglø.

Da non perdere un sushi spettacolare da Etika, www.etika.fo

** NB / nota bene: Molti di voi hanno giustamente portato in evidenza la strage di balene che avviene ogni anno in queste isole. Ho letto vari articoli a riguardo, ma mi piace riportare il seguente, che trovate nella forma completa qui.
Premettendo che assolutamente non prendiamo le difese degli abitanti di queste isole e seppure una mattanza – per quanto possa specificare sotto – è sempre una mattanza e quindi da condannare, ecco degli spetti fondamentali da conoscere prima di giudicare.
Nelle isole Faroer viene effettuata una caccia ai globicefali, cetacei della famiglia dei delfinidi, nella quale gli animali vengono radunati e spinti a riva per poi essere uccisi allo scopo di ricavarne cibo e materie prime di ogni genere. Un aspetto taciuto dai media è che gli abitanti prendono particolari precauzioni per ridurre le sofferenze dei cetacei e che paradossalmente sono proprio queste precauzioni a rendere così forti le immagini che accompagnano l’appello: l’uccisione è infatti strettamente regolamentata. Sono vietati fiocine ed arpioni e i cetacei vengono uccisi tranciando la spina dorsale. Questo produce la morte entro 30 secondi di media, in linea quindi con la macellazione bovina e suina diffusa in Europa, ma ha anche l’effetto di tranciare le principali arterie dell’animale e quindi causare la dispersione di grandissime quantità di sangue che tingono drammaticamente di rosso le acque dei fiordi.
Il numero di animali uccisi annualmente in questo modo è intorno al migliaio, e va chiarito che i globicefali non sono una specie di cetaceo a rischio d’estinzione.
L’appello dice inoltre il falso quando afferma che la strage viene effettuata per “dimostrare di aver raggiutno l’età adulta”. La caccia, infatti, è un’attivita praticata da secoli dall’intera comunità degli abitanti, che si suddividono i suoi prodotti. Benché sia comunque uno spettacolo raccapricciante e certamente non da incoraggiare, va considerato che è numericamente insignificante in confronto alla strage di cavalli, mucche, maiali e pollame che avviene in Europa e nel mondo. Ma, si sa, è più facile condannare quello che fanno gli altri che riflettere su quello che avviene in casa propria. Soprattutto se in casa propria la strage avviene di nascosto, lontano dalle fotocamere, mentre gli altri la fanno alla luce del sole. Purtroppo anche i servizi apparsi in TV sono stati creati ad arte per scatenare l’ira degli animalisti, con sapienti tagli alle interviste in modo da storpiare la realtà. 

Isole Faroe | A Gipsy in the Kitchen
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Si ringrazia: Visit Faroe
Video and Photos: by Alessandro Madami
Wearing: Tommy Hilfiger, Stella McCartney, Acne Studios, Wrangler, Borsalino

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