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Le strategie per il 2017 le trovate nel budino al cioccolato. | A Gipsy in the Kitchen
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Le strategie per il 2017 le trovate nel budino al cioccolato.

Dalla Redazione

Anno nuovo, trend nuovi.

Un po’ come l’oroscopo si cerca di trovare l’Uovo di Colombo, quel modus operandi che ti farà spakkare l’internet e non solo. Dopo svariati anni di onesta attività sul campo e di sincera passione per l’argomento son giunta alla conclusione che una ricetta universale non esiste, ogni giorno bisogna annusare come un segugio qualsiasi microtraccia di possibile “buona pratica” e come ci insegnano i segugi, appunto, ogni tanto le piste migliori le trovi rovistando nella pupù – tua o di altri, per par condicio-.

Dato che son malata di mente io intravedo insegnamenti e progetti anche mentre sto spiaggiata sul divano a guardare serie TV. Le serie Tv sono incredibili nel darti indizi ed esempi e dunque, provo a spiegarvi i trend del marketing 2017 portando come esempio alcuni titoli pazzeschi che nel 2016 mi hanno tenuta adesa a Netflix. Titoli e personaggi che magari avete visto anche voi e che quindi mi danno solide basi per semplificare il messaggio.

Pronti? Via.

Molto spesso mi capita di leggere brief lunghissimi, complicatissimi, fighissimi, per poi finire ed esclamare: ma tutto sto casino, perché? Ecco, Sense8 mi offre una splendida diapositiva esemplificativa nell’istruttivo l’incontro tra il “cop” Will e una gang del ghetto. In sostanza puoi anche aver corteggiato la moglie del boss (nella serie si usano termini più coloriti), puoi anche essere un potenziale nemico, eppure c’è una cosa che regola per bene le relazioni e sapete qual è?

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Di qualsiasi trend si stia parlando la vera certezza è che in qualche modo noi marketers cerchiamo di vendervela e, se possibile, vendervela bene.

Ma quanto bene? That’s the point!

Qui si entra in un ginepraio di teorie, supposizioni, pozioni e intrugli di dubbia efficacia. Per costruire BENE una strategia devi conoscere chi è colui o colei che per grazia ricevuta sarà disponibile a scucire una parte del proprio reddito per il tuo brand e per il tuo prodotto. A questo punto è doverso informarvi che il marketing sta conoscendo un momento incredibile nella sua storia, le certezze del passato si sono sgretolate totalmente, e lo hanno fatto in un periodo di tempo brevissimo. Già erano seriamente acciaccate negli anni 90, ma con l’arrivo dei social e del mobile è successo un macello e adesso siamo nella fase di:

Un marketing sempre più attento, psicologico, spirituale, con messaggi differenziati e rilevanti indirizzati a pubblici finemente e strategicamente segmentati nei vari momenti del percorso di acquisto” e cito parola per parola Mirko Pallera di Ninja Marketing. 

Non avete idea di come le neuroscienze stiano diventando sempre più importanti nella definizione del pubblico di riferimento, e a questo punto vi piazzo Grandmasterflash in quel capolavoro indiscusso di The Get Down.

GrassHopper vuole disperatamente diventare un Dj e far ballare il Bronx come il suo mito indiscusso. GrandMaster gli spiega che prima di tutto deve scoprire IL SEGRETO, quel QUID che fa scoppiare il turntable, il santo Graal che ogni Dj deve conoscere per trasformare il flow in magia pura. Hai i dischi, hai la voglia, hai le casse che pompano abbestia, ma quale mai sarà la bacchetta magica capace di far funzionare la melodia per il pezzo del tuo MC (master of ceremony – bidibibodibibù) Ecco, è il tuo pubblico di riferimento che ti da in mano il pastello: I hand you the magic, e quella magia nascosta lì gliela devi ridare indietro costruita per bene in un “pezzo che spacca”.

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Se non sei capace di usare bene il pastello fai la fine di Pablo. E se ne sono visti di caminetti scoppiettanti di danari bruciati nel 2016: dal “Plata o Plomo” al “Quemè un montòn de dinero” il passo è sciolto. Il pubblico ha un potere enorme, ti da fama  ti toglie la fama; ti da la fama, ti toglie la fama; ti da la fama, ti toglie la fama.

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Ora, supponiamo di aver capito per bene che tipo di magia vogliamo fare, almeno a livello teorico. Nel 2017 io auspico che si riesca DAVVERO ad uscire dal proprio orticello strategico per andare a sfruttare al massimo tutto il bendiddio che c’è in giro. Il problemuccio italico è che ci si scopiazza tutti quanti, pure male, facessero almeno copia e incolla! Attenzione perché non è detto che se uno strumento perfetto per X  sia giusto anche per Y…oppure è corretto, ma devo trovare il modo giusto per usarlo.

Qui mi entra in gioco Dirk Gently, il grandioso investigatore olistico con le giacche in pelle più belle della storia. Dirk e Todd (il suo assistente/amico) si ritrovano in una situazione complicata: hanno in mano una lampadina in una stanza piena di lampadine accese (lapalissiano). Le lampadine sono tutte uguali, vero? Servono tutte per lo stesso scopo? Questo non è detto signori miei, non è detto! E se la lampadina che hai in mano tu NON fosse una lampadina?

I social network sono tutti uguali? Ni, come usarli in modo proficuo lo devo decidere io, se li uso come tutti gli altri potrebbe finire male e quanto male lo potete vedere nel relativo episodio di Dirk -perché io non spoilero- .

Insomma, si fa presto a dire storytelling, si fa presto a dire un sacco di cose del tipo: “il cliente vuole usare Instagram”, ma il punto è sempre come riesco a combinare tra la mia lampadina e la sua corretta posizione? Non è facile per nulla perché i media, le opzioni ad esse correlate, le potenzialità, le app, sono in continua evoluzione e ciò che era giusto ieri potrebbe non esserlo 24 ore dopo, proprio perché siamo ad un punto storico nel quale la tecnologia e i pubblici sono in continua e costante trasformazione. Nuovi utilizzi, nuove chance, nuovi casini.

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La foto del Welsh Corgy è del tutto casuale, ma più o meno così dovrebbe essere la vostra faccia a questo punto del testo infinito che sto scrivendo.

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Un altro deal del 2017 sarà capire bene come diamine gestire quella cosa fantastica che si chiama “Influencer Marketing“. Che sia chiaro: ognuno di noi è un Influencer, ognuno di noi può dirigere le scelte commerciali o meno di altri, soprattutto nelle cerchie sociali a noi più vicine come parenti e amici. Tuttavia esistono persone che parlano a pubblici enormi e va da se che la loro potenza di fuoco sarà nucleare.

Anche qui chiedo l’aiuto di Sense8.

Capheus, un giovane autista a Nairobi, si trova a dover fronteggiare delle situazioni estremamente pericolose. Il potere dei Sense8 è la connessione celebrale che permette loro di aiutarsi vicendevolmente. Ecco, questo tipo di connessione è proprio ciò di cui si avrebbe bisogno nel 2017, essere CREDIBILI in ogni situazione, cambiando il potere del sensate a seconda della sfida che ci si para davanti. Non posso sconfiggere una banda di sciammannati con il machete se non invoco Sun dalla Corea. Allo stesso modo non posso pretendere di connettermi con, chessò, la Nasa se non mi viene in aiuto Nomi.

Che il potere di Van-Damme sia con voi!

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Se applico strategie scorrette e conseguentemente scelte scellerate su media, budget, operazioni, storytelling, volti, se non capisco DAVVERO cosa mi gira intorno, oltre a bruciare i soldi come Pablito potrei ritrovarmi in situazioni estremamente più complicate da gestire: tipo uno sciame d’api impazzito come accade in un episodio di Black Mirror, forse il più terrificante della terza serie.

Sbagliare punto di vista, sbagliare la lettura della realtà per quanto complicata essa sia porta il marketing di oggi a conseguenze catastrofiche e pressoché immediate ed è difficile correggere il tiro o rialzarsi in piedi perché ci sarà sempre qualcuno che tirerà fuori un dannato screenshot o una tag infelice. Inoltre i miei pubblici -quelli del pastello- sanno anche essere molto scortesi e cattivi: le “echo chamber” sono un fenomeno sociale incredibile e talvolta pericoloso capace di dirigere nel bene e nel male le scelte aziendali: vi dice nulla olio di palma?

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Potenzialità infinite associate a rischi enormi. Paura eh? No, non bisogna avere paura, bisogna scegliersi il team di lavoro giusto e come non portarvi come esempio Stranger Things!

Uno degli episodi che preferisco è quando i ragazzi, nonostante le loro divergenze e perplessità si stringono intorno al Eleven, lei, la risorsa più grande, l’asso nella manica dalla potenza infinita eppure fragile e disperatamente bisognosa di calore umano.

In una situazione davvero pazzesca ho amato alla follia Dustin il quale in modo semplice e diretto, aveva capito l’importanza strategica del budino al cioccolato!

Questa per me l’ennesima e indissolubile certezza: in un mondo estremamente complicato e frammentato una e una sola è la forma mentis da tenere: la semplicità.

Pastello, lampadina, squadra, budino al cioccolato.

e Welsh Corgy, of course!

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