
Cosa vuol dire essere hygge: il mio manifesto.
Hygge: scoprii che la filosofia che ho sempre fatto mia, ovvero la necessità di rendere tutto una coccola, finalmente era stata legittimata, ed aveva persino un nome.
Hygge { ma si pronuncia HOO-ga} , arriva dal Nord Europa e trova le sue radici nel freddo pungente che avvolge le lande scandinave quando fuori impazza il Signor Inverno e dentro si cerca conforto in tè caldo, camini accesi e candele profumate.
Quindi cosa vuol dire essere hygge: il mio manifesto.
Ho sempre amato il calore della casa: divano, coperta, libri, film e coccole per me è davvero il massimo a cui ambire. Per questo credo che l’inverno sia per me , insieme all’autunno, la stagione che più amo.
Con il tempo poi ho imparato a traslare questo modo coccolo di approcciare la vita anche in versione primavera estate, declinandolo con accortezze che potessero rendere la casa luminosa e “nidifica” anche con il sole che picchia e lo scirocco che fa da phon.
Come?Semplicemente trovando nella quotidianità accenti di dettagli profumati di ciò che amo: tè caldi che diventato in estate tè aromatizzati freschi di ghiaccio ai fiori, candele autunnali alla vaniglia che d’estate cominciano a profumare di tuberosa, peonie vinaccia che diventano ortensie bianche e fiori di campo, tovaglie di lino che sostituiscono coperte pesanti.
Di base hygge non si limita solo a creare l’ambiente perfetto per coccole a profusione. Significa anche settare un modo di vivere più consono alle nostre priorità. Trovarsi bene con chi ci circonda, dentro amore, fuori ciò che ci famale, come assetto di base per affrontare ogni giorno.
Ecco per punti, come rendo hygge ciò che circonda me e la mia famiglia, per poi traslarlo nell’approccio di vita.
Atmosfera. Ovvero candele, ovunque. Ogni sera accendo anche una candela in centro alla tavola, per cena.E poi compro eucalipto fresco che appendo ovunque e dispongo in vasi. In inverno i centro tavola sono fatti con aghi di pino e bacche. D’estate con ortensie e fiori di campo che raccolgo quando orto Brie al parco.
Un attimo di tregua – senza sensi di colpa. Ovvero: un bagno caldo a fine giornata, una maschera rilassante, la crema corpo alla vaniglia, mezz’ora di coccole con Brie senza smettere un secondo. Pace: tutto ciò che ci doni pace, adesso, senza rimandare. Poi un bel film, Netflix, un cinese ordinato a domicilio, un buon libro…ho comprato persino Los calda sonno e ammetto che mi dona una libidine abnorme addormentarmi al tepore mentre fuori piove.
Invitare gli amici a casa: per noi è un rito, non usciamo praticamente più. Un menù confortante, un buon vino…chiacchiere e risate nell’intimità di casa. Ritrovarsi, nel proprio nido.
Conforto. Ovvero calzettoni di lana, felpe extra large, tute, pigiami morbidi. Sexy è chi si sente bene, e io – a detta del gitano – non sono mai stata così sexy come quando sono in tuta.
Piacere puro e armonia: cioè sia chiaro. Se mentre guidiamo per la montagna troviamo un McDonald, e ci viene voglia di mangiare uno schifosissimo McFlurry o un altrettanto schifosissimo badile di patatine fritte, lo faccio. Perché mi fa stare bene. E poi armonia: imparare a spegnere i cellulari ed ad ascoltare chi davanti a noi. Regalando loro la nostra attenzione e regalando a noi la gioia di fare solo una cosa alla volta, senza essere interrotti da qualche notifica push di qualche social network.
Hygge sono le lucine di Natale che rimangono in casa per tutto l’anno. Le leccate del vostro peloso al mattino. Le gambe che si attorcigliano intorno al copro di chi amate. Hyggè è preparare tè caldo e biscotti per l’amica che viene a trovarti. E’ sedersi accanto alla finestra con un cappuccio caldo e guardare la pioggia scendere. E’ passare il weekend a mangiare cibo take away e perdersi in Netflix. Hygge è la tuta calda sul calorifero, la pomata balsamica sul petto alla sera, i calzettoni di lana e le maglie ricottate grosse. Hygge è abbracciare chi amiamo. Hygge è la consapevolezza di voler armonizzare tutto ciò che sta intorno a noi, diventando così una missione.
Quindi si: continuo a giurare e spergiurare sul mio manifesto hygge, che diffondo con gioia e amore e cura visto che ne sono portatrice sana. E vi invito a rendere hygge la vostra aurea perché così profumerà di meraviglia e diffonderà luce a chi avrà il piacere di avervi intorno.
🙂