Ricette

Lasagne vegetariane
difficoltà: Facile
porzioni:




Ingredienti
300 gr di taccole
Mezzo carciofo
700 ml di passata di pomodoro
500 ml di besciamella*
Raspadura di Lodi gratuggiata
100 gr di parmigiano reggiano gratuggiato
300 gr di lasagne*
pan grattato qb
Aneto essiccato qb
Pepe rosa in bacche qb
* questi prodotti sono senz’altro più genuini se fatti a mano, ma se amate la praticità, ci sono ottimi prodotti già pronti per poter soddisfare il vostro bisogno di lasagne presto!
Passaggi
Per prima cosa, rosolare e scottare le verdure. A questo punto componete le lasagne.
In una teglia, cospargete la base di besciamella e pan grattato. Poi fate il primo strato con la pasta. Quindi: besciamella di nuovo, un po’ di passata, la verdura, la raspadura, il parmigiano, aneto e bacche rosa e andate avanti così fino ad arrivare in cima. Terminare con la passata il parmigiano e una passata di pan grattato, aneto e bacche rosa. Tutto in forno per 20 minuti a 180°.
Lasagne vegetariane.
Era domenica in casa Gipsy e Brie adorava questo giorno della settimana. In casa sua, il papà aveva decretato al domenica come la giornata di bellezza assoluta. Tutto ciò che avrebbe fatto sorridere e niente di incombenze, obblighi o doveri.
Il cellulare accesso solo per le emergenze voleva dire che mamma e papà erano tutti suoi, senza distrazioni. E di solito facevano sempre qualcosa di bello: se era inverno con la mamma cucinavano qualcosa di goloso riempiendo la casa di profumo buono e mentre cuoceva si dedicavano a disegnare o intrecciare ghirlande natalizie. Se invece era estate con il papà andavano alla ricerca di nuovi posti segreti nella città : giardini, angoli speciali, librerie e musei. Quando l’estate però si sentiva nell’aria correvano tutti al parco a fare picnic e a godere del fresco delle ombre degli alberi, mentre Brie correva felice di solito con qualche altro bimbo conosciuto poc’anzi.
Quella mattina di domenica era inizio aprile, la primavera in punta di piedi stava facendo il suo ingresso trionfale in abiti rosa profumati di pesco, e Brie si svegliò con la luce del sole che avvolgeva la sua stanza: la lampada lasciata accesa come ogni sera accanto al suo letto e che proiettava stelle sulla parete aveva fatto il suo dovere anche quella notte tenendo lontano ogni mostro orrendo che sembrava uscire ogni sera da sotto il suo letto.
Si stiracchiò tutta e corse nel lettone di mamma e papà che stavano ancora dormendo abbracciati e piombò sul letto come un uccello sulle briciole. Quando si svegliava aveva una necessità di coccole impellente e adorava le mattine lente fatte di baci, solletico e risate…La mamma si alzò, preparò caffellatte e spremuta per loro e per Brie latte di mandorla con canestrelli pieni di zucchero a velo…erano gli stessi che la nonna della sua mamma comprava per lei da piccina e di cui andavano entrambe matte.
Il papà chiese sornione, immaginando già la risposta della sua principessa:
“Brie cosa vuoi fare oggi?”
“Voglio andare al parco, e raccogliere tanti soffioni e poi fare un picnic, e poi correre e poi giocare e poi mangiare le lasagne della mamma mentre seduti sull’erba ci racconti una favola”
La mamma e il papà risero, e acconsentirono a seguire il piano di Brie. In fondo era una bella giornata, le lasagne erano pronte, e il cestino di vimini aspettava solo di essere riempito. Brie corse in camera sua, indossò jeans e maglietta a righe, rubò un cappello di paglia alla mamma e scalpitava davanti alla porta per uscire.
Dopo poco erano tutti al parco. Papà stava preparando la canna da pesca per pescare, mamma disponeva le coperte per terra e le fragole nei cestini. Le lasagne emanavano un così buon profumo anche se erano ancora coperte da un canovaccio a quadri.
Brie si senti felice e seguendo una farfalla si allontanò senza nemmeno rendersene conto.
Corse a perdifiato per le discese, fece amicizia con una bimba di nome Kira che le offrì un biscotto dei suoi, e poi di nuovo corse fino alla fontanella dove bevve saltellando e raccolse margherite di campo da donare alla sua mamma.
Ad un certo punto mentre era intenta a collezionare rametti di legno, venne scossa da un brivido di freddo…ma com’era possibile che il sole stesse già calando…sembrava poco tempo fa quando erano arrivati al parco…ehy, ma ehi!Aspetta un attimo: mammaaa, papàààà…dove siete? Brie capì di essersi messa in un bel guaio. Presa dalla frenesia del gioco non si rese conto di essersi allontanata troppo in fretta e soprattutto non si era accorta del tempo che passava. Fu presa dalla paura, e cercò di ricordarsi la direzione da cui era venuta ma non la trovava.
Cominciò a piangere: voleva la sua mamma, le lasagne. e il suo papà. Che sciocchina era stata. Si sedette triste sotto un albero e disperandosi, pregò il suo angelo che mamma e papà la trovassero presto.
e le sue preghiere vennero esaudite perché ad un tratto sentì la voce della mamma chiamarla.
“Mamma eccomi sono qui”
Le corse incontro piangendo e fu così sollevata quando potete abbandonare il suo viso nella spalla accogliente della mamma.
“Mamma avevo paura, scusami, non mi sono resa conto del tempo che passava e di quanto lontano fossi andata nel seguire il mio gioco”
La mamma aveva gli occhi lucidi: sapeva era stata molto in affanno per lei. Avrebbe voluto sgridarla ma disse soltanto:
“Non importa quanto lontano andrai. Non importa che case abiterai, che tramonti ti faranno sorridere e in che albe ti sveglierai. A volte perdersi è una benedizione perché ti permette di scoprire cose e vivere esperienze che altrimenti non avresti mai potuto fare. Non ti preoccupare piccina mia: per quanto andrai lontana, la mamma ti ritroverà sempre e le tue radici ti ricorderanno chi sei. Promettimi solo che avrai sempre il coraggio a sufficienza per portarti in salvo. Per il resto, sarò la tua bussola.”
La mamma e Brie si abbracciarono strette, raggiunte dal papà che invece strigliò per bene Brie. Tornarono sotto la quercia che avevano scelto per passare la giornata e fecero merenda con le lasagne della mamma, rincuorati di essere uno accanto all’altro, vicini.
Le lasagne vegetariane, un gran classico della domenica italiana e perfette per festeggiare la Pasqua in arrivo, senza crudeltà.