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Mississippi Mud cake

difficoltà: Media
porzioni:
Ingredienti

Base:
500 gr di frollini al cacao
150 gr di burro
1 cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale

Ripieno:
700 ml di latte intero
170 gr di cioccolato fondente
120 gr di zucchero
40 gr di amido di mais
30 gr di cacao amaro
30 gr di burro
4 tuorli

Passaggi

Preriscaldare il forno a 180°C. Imburrare uno stampo a cerniera da 23 cm. Frullare i biscotti con zucchero e unire il burro sciolto e il sale. Versare tutto nello stampo e pressare bene sul fondo e sulle pareti creando un guscio compatto. Riporre in freezer per 10 minuti, e poi in forno per altri 10 minuti. Lasciare raffreddare. Preparare la crema mescolando lo zucchero, l’amido, il cacao un pizzico di sale e i 4 tuorli. versare il latte a filo continuando a mescolare e facendo sciogliere bene il composto.Mettere sul fuoco e mescolare fino a quando la crema non si addensa bene. A parte sciogliere il cioccolato con il burro a bagno Maria  e unirlo alla crema, amalgamando bene il tutto.Lasciare bene raffreddare la crema e poi versare nel guscio. Il tutto deve raffreddare per almeno una notte. Guarnire con panna montata o lamponi.

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Mississippi Mud cake.

 

Detta anche torta di Simone. Perché la ricetta di questa torta è un regalo di Patrizia, mamma di Simone.
Patrizia mi conosce da quando sono nata. Amica della mia mamma fin da giovani, casa a Lanzo come noi, ha sempre fatto parte della mia vita e ogni volta che d’estate andavo a trovarli mi sentivo in famiglia.
Patrizia è anche stata la prima persona che mi abbia mai regalato un libro di cucina, pieno di ricette di torte stupende, che lei sfornava nelle sere d’estate zeppe di crema pasticciera e fragole.

Patrizia è la mamma di Simone: Simone, che quando ero appena nata ha pensato bene di spingere la carrozzina giù dalla discesa di Lanzo, e per fortuna non ero dentro, perché se no chissà non sarei qui a riderci sopra. Simone che mi faceva sorridere con i suoi racconti. Simone che è nato con una malattia degenerativa, e i dottori gli diedero solo pochi anni, ma lui ha lottato strenuamente e con dignità, conducendo una vita da eroe fino a qualche mese fa, all’alba dei quarant’anni.
Ed ora che è tornato tra le stelle, il paradosso è che non voglio piangere per lui, ma donare qualche lacrima di felicità alla sua anima che adesso potrà di nuovo correre felice verso una nuova vita, e rincontrarci, perché le anime – in ogni vita, per tutte le vite – si ritrovano sempre.

E Patrizia, la sua mamma coraggiosa, mi ha di nuovo insegnato che per quanto la vita ti offra dolori così innaturali, bisogna sempre, sempre, trovare il modo di rimanere in piedi, aggrappandosi con tenacia a tutto ciò che ci fa stare meglio, ed investire ogni energia negativa inquietante qualcosa che poi diventi magia.

Quindi:

A Simone

Che è sempre con noi, ad ogni morso di questa stupenda torta, e che adesso conoscete un po’ anche voi…gitani adorati: se preparate questa torta fatemi un favore. Aprite una buona bottiglia e brindate a lui, sarà il nostro modo per accompagnarlo sempre di più nella luce, e per dare alla sua mamma quel coraggio che serve per continuare a credere in ciò che di buono c’è nel mondo.

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DANCE IN THE KITCHEN

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