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Roast di verdure con miele

difficoltà: Facile
porzioni:
30 minuti
Ingredienti

1 cavolfiore
3 carote
Qualche foglia di salvia
4 Pomodorini
3 patate
2 cipolle
4 spicchi di aglio
Un po’ di zucca
Paprika affumicata qb
2 cucchiai di miele
Fior di sale rosa himalayano
Rosmarino
Olio Evo

Passaggi

Preriscaldare il forno a 180°C. Tagliare grossolanamente tutta la verdura avendo però cura che i pezzi siano più o meno della stessa grandezza.
Disporre tutta la verdura su un foglio di carta da forno. Irrorare di olio evo, miele e sale. infornare peritar 30 minuti.

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Roast di verdure con miele.

 

Brie era emozionatissima. Quel pomeriggio sarebbe andata con la mamma in centro a fare spese.
Una giornata solo per loro due, come una vera signorina.

Di quelle giornate le piaceva tutto: il profumo che la mamma metteva prima di uscire. La cura nel vestirsi per entrambe. Le ore solo per loro tra chiacchiere e acquisti. Le piaceva la presa forte della mano ella mamma nella sua, si sentiva protetta.

Brie salì in macchina canticchiando e la mamma abbassò tuti i finestrini: era il loro rito personale. Piaceva ad entrambe avere il vento tra i capelli. Arrivarono nel centro del paese poco dopo aver attraversato una bellissima strada fatta di curve e salite, tra discese a perdifiato e campi verdi. L’aria era fresca e la sciarpa calda che la mamma le aveva fatto indossare l’aveva protetta da un possibile mal di gola che il suo adorato vento le avrebbe potuto procurare.

La mamma le sistemò i capelli con una carezza e la prese per mano. Erano pronte per cominciare questa avventura cittadina insieme.
Quante persone, quanti nuovi profumi, Brie era estasiata.
La pasticceria dove con mamma facevano la colazione ” da grande”: latte macchiato e croissant alla marmellata, qualche bignè pieno di crema e un paio di cannoncini. Succo di albicocca e la bellezza della bustina di zucchero di canna che si strappava con gioia pensando al piacere che poi avrebbe avuto nel bere il suo caffè.
Le bancarelle di fiori dove la mamma le aveva insegnato la differenza tra peonie e ranuncoli e con curiosità Brie annusava ogni fiore: il suo preferito era la tuberosa, ma amava anche le piccole margherite di camomilla.

Dopo aver comprato un vassoio di cannoncini da portarsi a casa e un mazzo di peonie e papaveri stupendi, si recarono in una piccola boutique piena di orsi di peluche e abiti bellissimi. La mamma voleva comprarle un paio di scarpe nuove ma sapeva in cuor suo che poi avrebbe ceduto al tutù di tulle azzurro che Brie voleva tantissimo e a qualche nuovo pupazzo di stoffa per la sua bambina.

Uscirono ridendo e piene di buste al pensiero di quello che papà avrebbe detto: ” siete due spendaccione”.
Arrivarono davanti a una boutique piena di cravatte e la mamma decise di comprarne una per il papà: la fece scegliere a Brie che ne prese una rossa con piccoli abeti disegnati sopra.

Era ora di pranzo e come ogni volta che andavano in città, si fermarono dalla nonna Mimma: per Brie voleva dire extra dose di coccole, latte al cioccolato e qualche regalo, perché la nonna era fatta così…la viziava sempre tanto.
C’era quel profumo tipico nella casa della nonna che ogni volta che sentiva la sua mancanza, ritrovava magicamente nel suo cuore ed era come averla sempre accanto.
La nonna era specializzata nell’arrostire verdure: ogni volta che andava da lei riusciva persino a mangiare i cavoli, perché lei metteva qualcosa di speciale sopra che li rendevano ancora più buoni.

Le dispiaceva solo che la sua mamma ogni volta che vedeva la nonna era sempre un po’ triste. Così, prima di entrare, chiese:
“Mamma perché ogni volta che vedi la nonna poi ti dispiaci?”
“Amore, i rapporti tra i grandi non sono sempre semplici..”
“Si ma è la tua mamma!”
“Hai ragione piccola mia. Io non potrei mai immaginare di farti del male, e ogni giorno che passa mi domando se sto facendo un buon lavoro e se quando sarai grande, saprò starti vicino come avrai bisogno tu, e non come mi aspetto io. Essere mamma è un percorso: quando lo diventi, lo sei per sempre. E non passa giorno in cui io non mi preoccupi per te, per la tua felicità.”

“Mamma io credo che anche la nonna cerchi la tua felicità, solo che forse è troppo presa dalle sue cose…mamma, se vuoi ti proteggo io, ma tu non essere più triste!”.

La mamma si asciugò le lacrime, prese la sua piccina per mano e insieme salirono le scale.
Quel giorno la mamma capì che nulla è più importante di proteggere chi amiamo, ma non sempre le persone che amiamo vogliono farsi proteggere. E non sempre dimostrano amore con la stessa intensità con cui lo facciamo noi. Non perché dimostrano l’affetto in maniera diversa da quanto ci aspettavamo, vuol dire che non ci tengono.
Semplicemente siamo solo umani, con un cuore immenso che batte ad ogni emozione e reagisce al dolore. Non siamo super eroi ma persone che emozionandosi, sbagliano, rimediano e ricominciano sempre.

Mangiarono un roast di verdure al miele dalla nonna, e uscendo dalla sua casa, si misero in macchina: stava facendo sera, i fiori di pesco lungo la strada accompagnavano il loro ritorno dal papà. La mamma e Brie si abbracciarono strette, abbassarono i finestrini avvolgendosi nelle loro sciarpe e contente ammiravano tutta quella meraviglia che avevano preso: una specie di bottino, come se la macchina fosse la nave dei pirati, e loro le principesse.

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DANCE IN THE KITCHEN

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