Il costume per me | A Gipsy in the Kitchen

Il costume per me

 

Mare, salsedine, sabbia appiccicata sulla pelle, l’emozione di rivedere il mare per la prima volta dall’estate prima, aperitivi in spiaggia, gite o viaggi in barca e…La prova costume.

Manco la spiaggia diventasse la postazione della commissione esterna dell’esame di maturità, chetutt’ora ricordo come un incubo.

Mi piacerebbe scrivere di essermi sempre sentita “immune” dall’alzata di occhi al cielo quando vedevo il mio corpo spogliato allo specchio, estranea al buon vecchio “check” pre-vacanze, che in sé non ha nulla di male, se non fosse stato puntualmente accompagnato dalla ricerca scientifica del cuscinetto, dalla localizzazione “militare” della ciccetta intorno all’ombelico e dall’insoddisfazione cronica.

Questa parola, la “prova”, invece di metterci nella prospettiva di vacanze goderecce da condividere con chi amiamo, di leggerezza, della bellezza esplorare luoghi che ci attraggono per la prima volta, risuona come un esame nelle migliori ipotesi, nel quale la bocciatura appare dietro l’angolo.

Nel mio “cv” annovero svariate “diete” di stagione (dai venti ai trent’anni penso di averle provate quasi tutte e con pessimi risultati), improbabili misure di emergenza a ridosso della partenza, profonda sperimentazione di creme corpo per i punti critici e soprattutto i digiuni, randomici e inutili, in cui riponevo le speranze dell’ultimo minuto.

E, tutto questo, SENZA avere un reale problema di peso.

Sarà stato avere iniziato a lavorare nella moda a 18 anni e avere a che fare costantemente con modelle, a volte emanazioni divine incarnate, a volte piene di difetti, all’epoca quasi coetanee, sarà uno standard di bellezza da me confezionato e altrettanto poco realistico, fatto sta che la gioia di camminare scalza sul bagnasciuga e di farmi accarezzare la pelle da sole era in qualche modo, in background, accompagnata dalla parola, “la prova”.

In verità ciò che andava ripreso in mano era il dialogo con me stessa.

Quello che ho fatto, nel tempo, armata di pazienza, è stato iniziare ad allenarmi a “silenziare” la commissione di maturità dall’altra parte dello specchio, imparare a ritagliarmi, costantemente, del tempo (scoprendo così che fare sport mi piace) per fare attività fisica che mi divertisse e che ha portato risultati; piantarla di paragonare il mio corpo a quello delle altre, lottare contro la pigrizia di cucinare… Lo vedo come un esercizio costante e da fare passo passo, a volte più o meno facile, e che alla lunga paga.

Come godersi, finalmente, una cena in barba alle calorie.

Fatta questa premessa… Troverete degli spunti di massima che vi aiuteranno a scegliere cosa indossare in spiaggia. Ogni fisico è unico. Nelle sue luci e nelle sue ombre, nei suoi punti di forza e di debolezza.

Quale tipo di costume valorizza al meglio il mio punto di forza e quale accoglie al meglio le mie parti che non amo mettere in evidenza?

Su quale modello puntare se dovessi acquistarne uno nuovo o regalarlo?

E, per la prima volta in spiaggia con il pancione, quale può essere l’opzione che funziona nei trend?

Décollété “bonsai”

In generale, avere poco seno facilita l’indossare non solo costumi a fascia perfetti per abbronzarsi in modo uniforme,  ma anche scollature profonde che, a livello ottico, agevolano un effetto riempitivo dei volumi; oltre alla classica soluzione di un sopra push-up, per un effetto istantaneo di “morbidezza”, valutate anche costumi con lavorazione  di drappeggi e rouches a enfatizzare il décolleté mettendo in secondo piano i fianchi.

costume per me pag1

1- Anthropologie

2- Calzedonia

Addome morbido e seno pronunciato rispetto alle gambe snelle

Perchè non sfruttare l’effetto ottico di stampe geometriche ed inserti ad hoc che assottigliano il punto vita e fianchi mentre esaltano il décolleté? Scoprite i costumi con la funzione “sculpting”, nei modelli più modaioli o dalla vocazione più tecno-sportiva.

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1 – Bonprix

2 – Speedo

Forme in fiore

Se in spiaggia non state ferme un attimo e desideraste un seno abbondante a prova di tuffo una soluzione è puntare su allacciature regolabili dietro il collo: hanno un effetto lift e compattante istantaneo. Qui sotto la brassière con la fantasia disposta a “mezza luna”orizzontale che si riduce progressivamente di ampiezza porta l’attenzione su spalle e viso.

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1- Swimsuits for all

2 – Bohoo

Punto vita “compatto” e poco segnato

Una delle soluzioni è quella di “allungare” il torace scegliendo una lavorazione (o stampa) verticale, come nel caso di questo trikini i cui oblò disegnano una forma “clessidra” bilanciando, in questo caso, la differenza di proporzione tra gambe molto più lunghe rispetto all’addome.

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1 – Abercrombie & Fitch

2 – Mimi à la mer

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