
Surf in Portogallo con il baby
*Di Sara Bertoni
sara@agipsyinthekitchen.com
MI ricordo ancora il giorno in cui decisi di prendermi un anno sabbatico ed andare a vivere in Australia. Ero a parigi e dopo l’ennesima giornata di shopping ero tornata a casa ma non ero felice. Da fuori avevo un lavoro fantastico, place Vendome, Valentino, ma dentro ero triste. Passavo i miei week end a fare shopping , avevo un guardaroba da far invidia a chiunque ma mi mancava qualcosa.
Ricordo che tutto era nato dopo aver letto un libro sulla filosofia buddista che diceva “prima di comprare qualcosa, devi chiederti…questo ti rendera’ felice?” Se la risposta e’ no, allora non comprarla. E la mia risposta era sempre no.
Scelsi l ‘Australia forse perche’ era il paese piu lontano e forse perche’ ai tempi era estate.
Dopo 4 giorni mi ricordo che chiamai i miei per dirgli che non sarei piu tornata…dopo 1 anno invece sono tornata, con grande tristezza ma non potevo stare cosi lontana dalla mia famiglia, ma ero diversa.
Ero partita con 2 jeans, 2 costumi e 4 magliette, avevo lasciato tutto a parigi, il lusso, la mia macchina cabrio, il mondo superficiale, eppure quell anno in Australia e’ stato uno degli anni piu belli della mia vita. Non avevo bisogno di niente. Io, il mare, le onde, il mio fidanzato di allora (australiano).
Proprio lui mi ha insegnato quella filosofia di vita che si chiama SURF. Non e’ uno sport, e’ qualcosa di piu. La sensazione che si ha quando si e’ fermi sulla tavola ad aspettare l’onda perfetta e’ indescrivibile per non parlare quando riesci finalmente a salirci sopra, ti senti invincibile, e FELICE, perfettamente in sintonia con te stesso e la natura. E proprio in quel momento ti rendi conto che non ti serve nient altro.
Solo la tua muta e la tua tavola da surf. E non importa se la maggior parte delle volte, cadi, ti ribaldi, vieni travolto dalle onde, bevi, vai in panico, sarai sempre felice.
Mi ricord le alzate alle 5 di mattina con il pulmino da surfista in cui Todd caricava tutti i tipi di tavole, mute, etc per andare a “catch the best waves” a Maroubra beach, il panico di uscire dall acqua per allerta allo squalo, il freddo, la sensazione di non farcela a passare quell onda…ma…rifarei tutto e ancora di piu.
Ecco perche’ 15 anni dopo, con un bimbo di 9 anni a carico ho deciso che sarebbe stata ora di trasmettere questa sensazione di freedom al mio piccolo surfista di look e di spirito e siamo partiti insieme per una settimana in Portogallo.
In questo resort family puoi affittare ville meravigliose, alcune con piscina. La nostra era con 2 camere, meraviglioso giardino e terrazzo. Abbiamo pagato circa 600 euros a famiglia.
Le nostre giornate erano scandite dal sole.
Sveglia presto, colazione sportiva, pancakes, muesley, uova, spinaci. Avevamo una cucina fantastica, enorme tutta equipaggiata.Il resort ha un supermercato che vende anche prodotti tipici oppure si andava nei piccoli ristorantini sulla spiaggia per croissant, frullati e succhi di frutta fresca o per un mega hamburger – veggie- after surf..
La mattina Kyan andava al kids club (20 euros per mezza giornata) dove i bimbi venivano portati a fare sport (kajak, surf, snorkelling, paddle board, giochi in spiaggia), e poi pomeriggio in spiaggia , oppure a vedere delfini, trampolino, e per gli adulti SPA, yoga, pilates e ovviamente surf per tutti.
Di solito ci portavano su questa famosa spiaggia, Cordoama beach, molto selvaggia e con il nostro istruttore Gonzalo,..la il mio cuore era felice nel vedere il mio piccolo surfista salire sulla tavola, cadere, ridere, gridare “ce la faro”, bere…e lo so che si e’ sentito invincibile e che un giorno cavalchera quell onda cosi speciale che gli riempira’ il cuore di gioia e di cui non potra’ piu farne a meno.
Resort: https://www.martinhal.com/sagres/en/
Surf lesson: www.future-surf.com