Ricette

Catalana di spada
difficoltà: Facile
porzioni:




20 minuti
Ingredienti
4 fettine di pesce spada
1 cipolla di Breme o di Tropea
500 gr di pomodori pachino
Olio evo qb
Aceto Balsamico qb
Salsa di guacamole precedentemente preparata { la trovate qui : }
Rucola qb
Grani di pepe rosa
2 limoni
1 cipolla di Breme o di Tropea
500 gr di pomodori pachino
Olio evo qb
Aceto Balsamico qb
Salsa di guacamole precedentemente preparata { la trovate qui : }
Rucola qb
Grani di pepe rosa
2 limoni
Passaggi
Far bollire abbondante acqua salata. Nel mentre lavate il pesce e quindi immergetelo nella pentola.. Lasciate cuocere per 5-6 minuti. Scolate quindi e tagliate il pesce a tocchi. A questo punto fate un letto di rucola, al quale andrete ad aggiungere i pomodorini tagliati, la cipolla e le quenelle di guacamole. A questo punto, condite con la miscela che avrete precedentemente preparato di succo di limone, olio, una goccia di balsamico e pepe rosa.
Catalana di spada.
La reperibilità degli ingredienti è forse, al giorno d’oggi, la cosa più difficile e complicata. Viaggiando molto nei paesi scandinavi, e poi chiacchierando con una amica che fa la spola con l’Irlanda, ci siamo ritrovate a pensare e dire la stessa cosa: il pesce che trovi lì, ha un altro sapore.
Si perché è selvaggio e si nutre di alghe, che hanno un altissimo potenziale nutritivo e benefico per noi umani. E poi il sapore stesso è davvero qualcosa che ti fa dire, ad esempio: non ho mai mangiato un salmone prima d’ora.
Eh si perché è proprio il gusto che cambia.
Il pesce contiene proteine che ci fanno sentire alla grande, a meno che non stiamo contribuendo all’estinzione di una specie o ad avvelenarci con il mercurio. Ma risorse incredibili rendono possibile consumare pesce felicemente ed eticamente; per questo è fondamentale non solo essere certi della provenienza, ma essere anche sicuri al 100% di chi è il nostro rivenditore.
Per quanto mi riguarda, per la mia famiglia, cerco di approvvigionarmi da fornitori di cui sono certa al 100% che non fanno a loro volta rifornimenti sconsiderati…e la materia prima paga sempre, in salute.
Ad esempio su Milano vi posso consigliare I Pesciolini, in Porta Romana.
Detto questo: approfittiamo delle poche cotture estive per godere al massimo delle proprietà nutrizionali degli ingredienti. Parola di Gipsy.
Qui un piccolo vademecum su come acquistare il pesce:
1.
Metodo di cattura: i metodi di cattura variano a seconda del pesce e gli animali catturati e catturati in linea possono o non possono essere sostenibili a seconda di quali specie si sta parlando. Nella maggior parte dei casi, cercare di evitare qualsiasi cosa che viene catturata utilizzando un dispositivo di aggregazione dei pesci , che utilizza una rete enorme per catturare un vasto numero di animali, molti dei quali non dovrebbero essere raccolti.
2.
In precedenza congelato: i pesci precedentemente congelati non sono di per sé una cosa negativa, soprattutto se vivete da qualche parte dove non è disponibile il pesce fresco; ad esempio il polipo, il calamaro ei gamberetti, in particolare, congelano e scongelano bene con la tecnica appropriata.
3.
Certificato di pesca Organica /Selvaggia: Non molti pesci hanno questa denominazione, in parte perché è importante solo per i pesci coltivati in allevamenti. Il fattore importante per i pesci coltivati a livello di allevamento è il tipo di mangime e molti dei migliori (compresi i pesci in cattura selvatica) non possono guadagnare designazione biologica. Vi consiglio una letta alla guida di Seafood Watch che è brillante per le raccomandazioni sui pesci d’allevamento: valutano ogni livello del processo, incluso l’inquinamento dell’acqua, il mangime e la raccolta.
4.
Pesca a Km 0: i pescatori artigianali su piccola scala sono la soluzione al problema dell’eccesso di pesca: conoscono le loro acque intimamente e possono meglio adattare e adattarsi alle richieste del mercato. L’acquisto da pescatori locali supporta l’economia locale mantenendo barche di piccole dimensioni sull’acqua.
5.
Stagionale: molti pesci sono creature migratorie, quindi la stagionalità ha un grande impatto su ciò che si può trovare dove e quando. La Guardia marittima tiene stretta schede in quelle stagioni, e l’industria della pesca deve rispettare i loro limiti.
6.
Sushi-Grade: Quando si parla di carne di manzo, ci sono linee guida legali per ciò che è importante, ma non esiste un standard universalmente concordato per i pesci utilizzati per sushi e sashimi. Il modo più sicuro per mangiare pesce crudo è quello di congelarlo per 24 ore il giorno prima di servire.