Ricette

Risotto ai funghi
difficoltà: Medio-facile
porzioni:




30 minuti
Ingredienti
3 pugni di riso carnaroli o arborio per persona
150 gr di formaggio Brigante
Qb di semi di coriandolo – circa mezzo cucchiaino da caffè.
1 rametto di rosmarino
1 litro di brodo vegetale – io ho usato patate, carote, chiodi di garofano, un poco di zenzero, sale maldon, rosmarino, alloro, zucchina e zucca.
Funghi: quelli che preferite. Io ho usato 200 gr di chiodini.
4 cipolline borretane
2 cucchiai di burro
Passaggi
Come prima cosa soffriggete la cipolla con il burro, e aggiungete se lo avete un bicchiere di vino per sfumare. Lasciate sfrigugliare un po’, e aggiungete il riso, che farete scottare leggermente. A questo punto aggiungete il brodo a filo , le spezie, le erbe e i funghi, avendo cura di mescolare il tutto per circa 15/20 minuti e mantenendolo sempre bagnato di brodo. Quando finalmente il riso sarà cotto, aggiungete il formaggio, mescolate e lasciate riposare due minuti a fiamma spenta. Servite.
Risotto ai funghi.
Questa mattina la luce sa di autunno: sono un paio di giorni che Milano è immersa in una Indian Summer. Fa caldo, inaspettatamente dopo aver tirato fuori maglioni e sciarpe e sono un po’ nervosa: amo troppo l’autunno per concedermi altre giornate di afa.
Così mi bevo tè caldi in casa, aspettando che tutto sappia di nuovo di zucca e foglie croccanti. Se anche fuori il caldo imperversa, in casa è quasi arrivato il momento per accendere il camino e la sera sono strati di maglie e tute calde.
Penso molto in questi giorni: è stato un anno difficile, che mi ha insegnato come affrontare un grave lutto che ci ha colpito. Che mi ha ricordato quanto sia inutile fare piani perché alla Vita questi piani piace scompigliarli. Come reagire a una improvvisa mancanza di salute di quella che considero una roccia, mio padre e come la corsa in ospedale verso di lui – nonostante gli infiniti contrasti che ci dividono – mi abbiano fatto rivalutare tutto: gli sbagli che si fanno, le mancanze che inevitabilmente si dimostrano e i dolori che altrettanto involontariamente ci infliggiamo a vicenda, sono niente se paragonati alla ineluttabilità di ciò che accade e che troppe volte non solo non può essere controllato ma nemmeno cambiato. Questo 2017 mi ha anche visto confrontarmi con la necessità di proteggere chi amo – mia mamma ad esempio – da fatti e cose che potevano lederla gravemente…un anno che mi ha fatto venire a patti con la mia debolezza nel non essere sempre pronta come avrei voluto.
Penso al nostro lavoro: a quanta passione e impegno ogni giorno il mio Gitano ed io riponiamo. Alla nostra lotta contro la disonestà e contro tutte quelle persone che popolano i social con le loro bugie, con i followers comprati. E sorrido: perché voi invece siete tutti veri. Siete tutti accanto a noi.
Ci venite ad abbracciare per davvero quando ci incontriamo per caso in giro per il mondo.
E sapete?
Voi, proprio voi che con amore commentate e partecipate al nostro percorso, siete la vera e unica ragione perché Gipsy esiste e continua a produrre – con Alessandro, Brie e me – ciò che ogni giorno condividiamo.
Oggi celebro l’autunno con il risotto ai funghi: perché sono cintura nera di risotti e perché il profumo del brodo abbraccia l’anima. Qui la nostra speciale ricetta, mantecato con Brigante e semi di coriandolo. Apriamo un bicchiere di rosso, celebriamo l’onestà e il bello che verrà.
DANCE IN THE KITCHEN