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Imparare ad ascoltare il nostro corpo | A Gipsy in the Kitchen

Imparare ad ascoltare il nostro corpo

Dalla nostra redazione,. la dottoressa specializzanda Vittoria Magenens

Per stare bene è fondamentare saper ascoltarsi: il nostro corpo ci invia spesso piccoli segnali che, per pigrizia o mancanza di tempo, purtroppo ignoriamo. Tra questi ‘piccoli’ segnali, però, ci sono alcuni importanti messaggi che non dovremmo assolutamente sottovalutare. Sì, ma quali? Come possiamo distinguere i segni e/o sintomi più gravi da quelli innocui? Quali cambiamenti nel nostro corpo possono essere considerati fisiologici e quali, invece, sono un campanello d’allarme? Non sempre si possono distinguere le cose, purtroppo, e per questo motivo è importante sottoporsi a controlli periodici dagli esperti. La Mayo Clinic, però, per aiutarci in questa ‘missione di ascolto al nostro corpo’ ha recentemente stilato una breve lista di segni e sintomi che meritano la nostra attenzione e un controllo medico:

– perdita di peso inaspettata: non stiamo parlando di quel rotolino di ciccia che, dopo mesi di sudate in palestra, è scomparso, né di quel chiletto di ritenzione idrica che siamo riuscite a sconfiggere a suon di massaggi linfodrenanti. In questo caso si intende una diminuzione del peso corporeo, non legata ad un incremento dell’attività fisica o a un cambio di dieta, di circa 5 kg o del 5% del peso corporeo iniziale nell’arco di 6 mesi. Le cause possono essere varie, più o meno gravi, e non è certo il caso di allarmarsi subito, ma questo è uno di quei piccoli segnali con cui il nostro corpo ci chiede un appuntamento dal dottore e dovremmo concederglielo. I fattori che possono portare a una perdita di peso sono diversi: stress, ipertiroidismo, diabete, infezioni croniche o condizioni più severe. Prenotate una visita dal vostro medico di base, saprà analizzare la vostra situazione e, eventualmente, indirizzarvi allo specialista che fa per voi.

– febbre alta e/o persistente: la febbre la conosciamo o, almeno, pensiamo di conoscerla, no? Ma a quale tipo di febbre dobbiamo prestare più attenzione? Generalmente dovremmo rivolgerci al nostro medico nel caso in cui la febbre persista per più di 3 giorni o arrivi a livelli molto alti. Solitamente ci si preoccupa molto quanto la febbre raggiunge temperature elevate (38-39 °) e, di conseguenza, ci si rivolge presto al medico, ma è anche importante non sottovalutare una ‘febbriciattola’ più bassa, ma costante. Anche in questo caso, le cause possono essere varie e, a seconda di altri sintomi associati o dei vostri fattori di rischio, il vostro curante saprà decidere se ulteriori accertamenti siano necessari.

– difficoltà a respirare e/o mancanza di fiato: anche in questo caso, non si intende il ‘fiatone’ che vi viene dopo la vostra lezione di cross-fit, ma una severa difficoltà respiratoria, spesso veloce e inaspettata, senza un apparente motivo. Le cause che portano a questa condizione sono molte e varie ed è opportuno avvertire il vostro curante, in modo che lui/lei possa analizzare il vostro stato di salute e, se necessario, richiedere esami specifici.

– cambiamenti nelle abitudini intestinali: spesso ci troviamo a disagio a parlare di questi ‘problemucci’, ma assolutamente non dovremmo. Prestare attenzione a ogni cambiamento del nostro corpo è importante e non possiamo permetterci di sottovalutare anche gli aspetti –diciamo- ‘meno interessanti’. Riguardo a questo punto, è fondamentale capire che è assolutamente fisiologico non avere un alvo regolare, ma ognuno di noi conosce le proprie abitudini e sono i cambiamenti inaspettati e slegati ad apparenti motivi a doverci far allarmare un po’ di più. Dovreste avvertire il vostro curante o consultare un gastroenterologo nel caso di rettorragia (ovvero l’emissione di sangue rosso dal retto), presenza di sangue e/o muco nelle feci, tenesmo (ovvero uno spasmo doloroso dello sfintere anale, spesso accompagnato da un continuo stimolo ad evacuare), stipsi prolungata e di recente insorgenza e costante sensazione di evacuazione incompleta.

– senso di confusione, difficoltà di giudizio o cambio di personalità: gli sbalzi d’umore sono normali, come è normale sentirsi stanchi e non riuscire ad essere efficienti come al solito, ma non bisogna sottovalutare cambiamenti importanti e senza apparenti motivi nel nostro carattere e nelle nostre abilità cognitive. Questi cambiamenti possono essere causati da vari fattori, tra cui stress, infezioni, carenze nutrizionali, problemi ormonali o farmaci. È opportuno analizzare con attenzione, anche con l’aiuto delle persone che ci conoscono meglio, questi sintomi e riportarli al medico nel modo più accurato possibile.

– perdita di appetito e/o precoce senso di sazietà: sentirsi occasionalmente sazi pur non avendo mangiato molto è normale. Le nostre abitudini alimentari sono spesso influenzate dal nostro umore o dal nostro stato di salute generale. È però opportuno un consulto medico nel caso in cui il senso di sazietà sia costante, magari accompagnato a nausea, vomito, stanchezza o un dimagrimento veloce, e -all’apparenza- non correlato a condizioni specifiche.

– cambiamenti repentini nella vista e/o disturbi nel campo visivo: in questo caso, ciò che più dovrebbe allarmarci è l’insorgenza veloce o la presenza costante di alterazioni della vista, come una diminuzione nella visione o la presenza di bagliori luminosi o sfarfallio. È bene ricordare che questi fenomeni, se occasionali, sono da considerarsi fisiologici e spesso non necessitano particolare attenzione, ma, soprattutto se di recente insorgenza o correlati ad altri sintomi (come forte mal di testa o senso di vertigini), un controllo oculistico è consigliato.

L’intento di questa breve lista non è creare inutili preoccupazioni, ma spingerci a prestare più attenzione al nostro corpo e renderci più consapevoli dei segnali che ci manda. Se i messaggi che ricevete dal vostro corpo vi spaventano, non esitate a rivolgervi a un medico, che saprà analizzarli insieme a voi.

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