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La nostra Palermo | A Gipsy in the Kitchen
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La nostra Palermo

(cronache di un weekend romantico)

Quello che vi sto per raccontare è un viaggio romantico a Palermo. Cominciato con un regalo di compleanno, passato attraverso un anno di 5 transfer andati male, quasi rimandato dall’arrivo della nostra seconda polpetta pelosa, e finalmente goduto e vissuto.

E’ stato un anno duro, di quelli pregni di aspettative disilluse, di speranze vanificate. Di aggressioni, di fuoco amico, di lacrime e di lutti. Un anno che ha messo alla prova ogni mia particella di resistenza e mi sono sentita in trincea ogni singolo istante degli ultimi 24 mesi. Dove anche le emozioni più belle sono state dilaniate da sviluppi tragici. Dove non bastava cambiare marcia per ingranare, ma nemmeno fermarsi perché chi si ferma è perduto.
Un anno di fatica. In cui l’energia che mi supportava prima ha lasciato il fianco scoperto ed ogni attacco è stato sentito nella milza, nel cuore, nello stomaco.

Arriva subito dopo Natale, il compleanno del mio amore. Così ho pensato: deve essere Sole per ritrovare Aria per entrambi. Deve essere gioia, deve essere buon cibo che cura le ferite più di un potente cicatrizzante. Deve esserci un aereo che metta un mare di mezzo tra noi e chi ripetutamente ci attacca. Deve essere non troppo lontano da casa per essere raggiunto in fretta ma soprattutto per tornare velocemente dai nostri pelosini.
Ho sommato questi elementi e la risposta è stata unica: la Sicilia.

Sicilia perché il mio amore non era mai stato lì. Sicilia perché Palermo ha una luce miracolosa. Sicilia perché per mangiare bene non puoi andare da nessuna altra parte.
Palermo, quindi.
Partiamo dal capoluogo portando onore e rispetto a questa terra- tanto ferita eppure ancora così straordinaria.

Le mattine di partenze sono sempre un po’ speciali: mi emozionano. Sanno di cappuccio buono del bar dell’aeroporto, di Corriere appena uscito dalla stampa, di valigie e di mani che si tengono strette pronte per volare verso una nuova avventura.

Salutiamo i nostri bimbi pelosi, che per l’occasione rimangono alle coccole e al giardino dei nonni. Tiro un sospiro di sollievo ma dentro il mio cuore trema un po’: queste due pulci mi mancano come l’aria che respiro quando non sono con me, ma come ogni mamma di bipede, anche noi mamme di quadrupedi necessitiamo di vino bianco ghiacciato, di toglierci le felpe piene di pelo e di idromassaggi profumati e cene romantiche, ogni tanto.

Non abbiamo tanti giorni a disposizione, solo tre, ma sono abbastanza per ricaricarci un po’.
Arrivati nel nostro B&B, lasciamo le valigie e la prima tappa è chiaramente un’arancina e un cannolo. Didascalici ma efficaci: seduti al sole di un parco, mentre la città intorno a noi ci accoglieva con un mix di profumi e spezie.

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Siamo stati fortunati: il sole è sempre stato alto, il vento ci accarezzava e abbiamo girato tutto il centro storico di Palermo a piedi, con il naso all’insù. Siamo stati travolti e conquistati dai mercati pieni di prelibatezze. Abbiamo mangiato di gusto, senza pensare a calorie o a ciccia. Abbiamo mangiato con fame e golosità. Sorridendo di ogni nuovo sapore. Strizzando gli occhi al sole.
Abbiamo comprato tutte le spezie più particolari che Ballarò offrisse. Siamo stati a Mondello per il primo bagno della stagione in un’acqua perfettamente blu e chiara e ghiacciata e poi abbiamo fatto la mangiata di pesce più buona che le mie papille gustative ricordassero. Abbiamo camminato per il quartiere degli artisti, parlato con i palermitani che sono esseri speciali. Abbiamo riso e per un attimo lungo 36 ore ci siamo lasciati avvolgere dalla piacevole sensazione di poter dimenticare qualsiasi difficoltà o torto subito negli ultimi mesi.
Siamo stati felici.

Qui sotto vi lasciamo i nostri itinerari, i nostri consigli, i nostri sorrisi per 36 ore di amore in quel di Palermo.

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Dove dormire:

Abbiamo dormito all’Olivella, dove la dolce Elena – perfetta padrona di casa- ti accoglie con occhi scuri e penetranti dai quali scalpita una bell’anima. Il suo B&B era la casa della sua nonna che lei ha sapientemente ristrutturato e adibito a piccolo hotel di charme. Poche stanze, una colazione buonissima e ubicato proprio nel centro storico di Palermo. Elena saprà anche consigliarvi dove mangiare e cosa fare, raccontando la sua città con piccole chicche preziose. Sempre da lei potrete noleggiare una macchina che vi verrà recapitata proprio sotto casa.

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Dove mangiare:

Non perdetevi una sana mangiata da Mangia & Bevi: una trattoria piacevole. I prezzi sono onestissimi e la qualità del cibo eccelsa: abbiamo mangiato un’ottima pasta fritta.
Poi dal profondo del cuore – e del mio stomaco- vi consiglio di non perdervi i mangiare di strada. Andate ai mercati – Ballarò, la Vucciria, il Capo – e assaggiate tutto. Ma proprio tutto. Dal pane e meuza fino a tutto l’ottimo pesce fresco cucinato al momento – io ho comprato un barattolo di acciughe eccelse, che ancora mi sogno. Fermatevi a bere la spremuta d’arancia – in tutti i banchetti, ne vale la pena. Ma soprattutto ubriacatevi di latte alla mandorla: le vostre papille gustative ne saranno liete. Mangiate lo sfincione, pane e panelle e il loro pane – il pane di Palermo è qualcosa di irripetibile.
Andate a Mondello, nella sua spiaggia: fate un bagno fresco e speciale in quella spiaggia bianca dall’acqua azzurra. E poi, ancora con i capelli bagnati e la sabbia tra le dita, andate a Mangiare da Badalamenti – la miglior mangiata di pesce in assoluto.
E poi, da non perdere anche:
Per pane e panelle, crocchette e broccolo fritto, Fratelli TestaGrossa.*
Pasticceria Cappello in via Garzilli per la torta sette veli.
Antica Focacceria San Francesco
Ristorante Quattro Mani, nel quartiere della Kalsa.*
Un salto alla rosticceria i Cuochini .*

Enoteca Butticè per un buon bicchiere di vino.*
Per un’ottima brioche con gelato, Brioscià. *
La Bottega Fud*
Chiluzzo per le migliori pagelle di Palermo .*
Il ristorante Ferro di Cavallo*

*Alcuni posti – quelli segnalati con asterisco- sono stati consigliati dalle nostre lettrici, e li proveremo presto anche noi: palermitane DOC che ci hanno suggerito queste prelibatezze.

Cosa fare:

I mercati: perdetevi al loro interno, comprate spezie da portare a casa, assaggiate tutto il cibo possibile, negoziate sulle ceramiche.
Noleggiate una macchina e guidate per le stradine sterrate per giungere infine al Cretto di Burri: qualcosa di inspiegabilmente mistico e sorprendente.
Svegliatevi presto di sabato e andate alla Riserva dello Zingaro: vedrete una Palermo magica che si sveglia assonnata. Stendete il vostro telo e fate il bagno, godetevi la natura e quello spazio incontaminato – purtroppo i pelosi non sono ammessi qui, ndr.
Camminate per i Quattro Canti, e non perdetevi il giro del quartiere degli artisti, Alab.
Ascoltate Alessio Biondi, quando tornate a casa e preparerete una buona pasta alla norma.
Bevete alla Taverna Azzurra in Vucciria.

Siate felici.

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