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Gipsy Ramen

difficoltà: facile
porzioni:
30 minuti
Ingredienti

un pezzo di zenzero fresco di 3 cm (15 gr), pelato e tagliato a fiammiferi sottili
500 ml di preparato di brodo vegetale, dashi o vegetale
70 gr di ramen secchi o 50 gr di noodles soba a testa
1 uovo per persona
100 gr di Pok choy (circa 3 mazzetti)
2 ravanelli
2 cucchiaini di miso di riso
un goccio di olio di arachide tostato o di sesamo tostato
1 porro affettato finemente o 1 cipollotto
1/4 di peperoncino secco in scaglie

 

Passaggi

Nella vostra Marmitta aggiungete prima l’acqua, poi lo zenzero a fiammiferi e versateci il brodo freddo, portate a ebollizione e mettete il coperchio, abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 15 minuti.
Nel frattempo, mettete a bollire una pentola d’acqua per i noodles. Cuoceteli secondo le istruzioni del pacchetto, poi scolateli, passateli sotto l’acqua corrente fredda e lasciateli nel colapasta. Riempite ancora la pentola d’acqua, portate a ebollizione e cuocete l’uovo  per 6 minuti e 1/2, tempo entro il quale il tuorlo si sarà solidificato lungo il bordo ma sarà ancora semiliquido al centro. Mentre il brodo sobbolle, eliminate le estremità dei pok choy, staccate le foglie e separate i gambi e le foglie. Tagliate i ravanelli in quattro per il lungo. Quando il brodo ha fatto i suoi 15 minuti a leggero bollore, portate a ebollizione vivace e unite i gambi di bok choy e i quarti di ravanelli. Quando riprende il bollore aggiungete le foglie dei bok choy e spegnete il fuoco. Ora aggiungete il miso, e un goccio di olio di sesamo e rimettete il coperchio.Quando l’uovo è pronto, scolate l’acqua bollente, poi fate scorrere acqua fredda nella pentola finché non si sarà raffreddato a sufficienza da poterlo sgusciare. Mettete i noodles scolati in una ciotola e versateci sopra il brodo e le verdure. Tagliate l’uovo a metà per il lungo, poi aggiungete al brodo entrambe le metà. Cospargete con il cipollotto affettato e il peperoncino.

 

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Gipsy Ramen.

 

In collaborazione con i nostri amici del Le Creuset

Abbiamo usato la nuova pentola color ciliegia e fondo nero Marmitta.
https://www.lecreuset.it/marmitta

Pioveva a catinelle, ma questo non fermò Brie e Baku dal correre nel giardino di casa: avevano avvistato una famiglia di ricci la sera prima e volevano portare loro cibo e metterli al riparo da quella giornata così uggiosa.
La mamma e il papà erano seduti in salotto davanti al camino accesso: il papà con la sua pipa e il suo golfone di lana, la mamma con la sua tazza di caffè alla vaniglia fumante e il suo eterno lavoro ai ferri che non viene mai.
Li videro come un volo tra la sala e il giardino e dalla finestra sentirono le loro risate felici.
“Amore, speriamo che non si becchino il primo raffreddore” – disse la mamma al papà.
“Oh, a tal proposito, fammi raggiungere i nostri bimbi lì fuori, così saremo sicuri di tenerli al sicuro dai malanni” – rispose il papà.
La mamma non capì: tornò al suo lavoro a maglia mentre il papà, indossato il suo impermeabile, raggiunse i figli nel giardino.
Li vide tutti intenti a distribuire nelle ciotoline dei ricci pane raffermo e miglio. Li aiutò a costruire un riparo alla casa delle bambole che Brie e Baku avevano portato giù dalla loro stanza per offrire un rifugio ai loro nuovi amici.
E proprio mentre stavano finendo, il papà raccolse due castagne matte da terra e disse loro:
“Bimbi miei promettetemi di tenere sempre in tasca fino alla primavera queste castagne matte. Vi terranno al riparo dall’influenza”.

Brie rise, e dopo poco anche Baku iniziò a ridere a crepapelle. Il papà fu contagiato dalle loro sincere risate cristalline e rise con loro ma poi gli spiegò che era un detto popolare e che sia lui che la mamma avevano sempre in tasca la loro castagna matta e non si erano mai ammalati.
Felici, misero quel nuovo tesoro del bosco in tasca e iniziarono a costruire torte di fango, piscine di pozzanghere e a cercare l’arcobaleno in quel diluvio.

Finalmente arrivò l’ora di pranzo – la pioggia non aveva ancora smesso di scendere.
La mamma di Brie e Baku li accolse in casa – i suoi due pulcini bagnati e il suo amore grande fradicio dal capo ai piedi. Aveva preparato una doccia bollente per il papà di Brie e Baku, accendendo anche in bagno un vaporizzatore al profumo di pino mugo. Invece, per i suoi pulcini aveva preparato un bagno caldo con eucalipto fresco e essenze di origano e rosmarino. Li spedì tutti a riscaldarsi con questi piccoli doni di coccole, scaldò davanti al camino le loro tute e iniziò a preparare il brodo caldo: zenzero, verdure e alloro. Mancava poco e i ramen erano pronti: brodo caldo per l’anima, che oltre alle castagne matte avrebbe fatto un gran bene a questi tre monelli della sua famiglia, che sicuramente avevano preso un gran freddo.

Dopo che si furono lavati, asciugati e rivestiti con gli abiti caldi e confortevoli scesero tutti affamati in sala. La loro domenica passò così: tra caldi piatti confortanti, coperte, giochi e risate.

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DANCE IN THE KITCHEN

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