img

Pane di farro e mirtilli rossi

difficoltà: Medio
porzioni:
Ingredienti

500 gr di farina di farro
1 cubetto di lievito di birra o 50 gr di lievito madre, anche essiccato.
1 cucchiaio di sale
2 cucchiai di olio di riso o di semi vari Benvolio
Acqua tiepida
Mirtilli rossi essiccati
Un buon rum o cognac per far riprendere i mirtilli

Passaggi

Mettete nella planetaria la farina di farro con due cucchiai di olio. Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida (circa 300 ml) e iniziate a impastare. Aggiungete i mirtilli rossi che avrete fatto riprendere nel cognac, sciacquateli e aggiungeteli all’impasto. All’occorrenza, aggiungete acqua: il composto dovrà essere morbido e malleabile ma non appiccicoso. Una volta creata un palla di pasta di pane con la farina di farro, coprite con uno strofinaccio e fate lievitare per circa 3 ore. L’impasto avrà raddoppiato il suo volume e sarà pronto per essere diviso in piccoli panetti o panini. Spolverate il pane con della farina, e accendete il forno in modalità statica a circa 180°C, avendo cura di posizionare una pirofila con dell’acqua a fondo forno per mantenere l’umidità necessaria. Spolverate la superficie del pane con del sesamo, dei semi di zucca o dei semi di lino. Su una placca rivestita con carta da forno, cuocete per circa 1 ora a 180°C fino a che le pagnotte non avranno un colore intenso e il profumo si diffonderà per tutta la casa.

 

print

Pane di farro e mirtilli rossi

 

In collaborazione con i nostri amici di Benvolio

Halloween era alle porte. La mamma di Brie e Baku era tutta felice – senza dubbio il periodo che va da ottobre a Natale è il suo preferito.
Aveva cominciato addobbando la casa con zucche colorate sparse in ogni angolo. Poi era arrivata una straordinaria corona di fiori secchi sopra al camino. Infine, aveva aggiunto festoni a forma di zucca, fantasmi e streghe intorno alla porta di ingresso e nel cortile.

Adesso stava cucendo i vestiti per i suoi mostriciattolo preferiti – dalla cucina intanto proveniva un profumo di biscotti e caramelle. Baku sarebbe stato un leone spaventoso mentre la principessina di casa, Brie, avrebbe vestito i panni di un maki giapponese – di recente Brie impazziva per il sushi quindi aveva deciso che sarebbe stata un California maki.

La mamma di Brie e Baku sentì delle urla da sopra…corse in camera dei bimbi e li trovò che stavano litigando. Chiese il perché di tanta agitazione.
Baku incalzò:
“Mamma! Brie ha detto che devo darle tutte le caramelle più buone quando domani faremo dolcetto o scherzetto o il mostro di Halloween verrà a cercarmi anche quando sarò al sicuro nel mio lettino e mi mangerà i piedi!”
“Oh, Baku…Brie, sei una monella!”esclamò la mamma. Adesso vi dico cosa faremo. Brie, tu prenderai dei fogli e dei pennarelli e aiuterai tuo fratello a disegnare degli spaventa mostri. Quando avrete finito tappezzeremo i vostri letti con questi disegni così che tutti i mostri vi staranno alla larga”.
“Mamma – disse Brie – ma io ho un sacco di cose da fare. Devo anche vedermi con le mie amiche per fare dolcetto o scherzetto.”
“Brie, tuo fratello verrà sempre prima di ogni amica. Quindi adesso fai la brava: dipingete insieme gli spaventa mostri e poi fatemeli vedere.”
Baciò Baku sulla fronte, diede una carezza a Brie e scese.

Passata una buona mezz’ora, si accorse che da sopra i bimbi ridacchiavano, si avvicinò piano alla porta socchiusa della loro stanza e li vide complici e sereni.
Così decise che i suoi bimbi meritavano un premio, e sfornò i panini con i mirtilli rossi e la farina di farro. Li riempì di marmellata e cioccolato e insieme a un buon tè caldo salì nella loro stanza.

Quella sera passarono il tempo a ritagliare i mostri da appendere al letto, seduti davanti al camino. La mamma fece loro una sorpresa e gli provò i costumi: sfilarono tutti insieme davanti al papà, che per l’occasione si era vestito da zucca. A quel punto anche la mamma si travestì da orso: erano pronti per andare a bussare alle porte e chiedere dolcetto o scherzetto.

print

DANCE IN THE KITCHEN

Leave a Reply

Your email address will not be published.