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BUONI PROPOSITI: SALVARE UNA VITA

Dalla redazione, la nostra ‘Dottoressa’ Vittoria Magenes (Ig account: @vichimagenes)

Un nuovo anno è iniziato e con lui anche tante nuove speranze e buoni propositi.

Ognuno di noi ha, in cuor suo, una lista -più o meno lunga e più o meno ricca- di desideri che vorrebbe realizzare in questo 2019 e sappiamo che tanti di voi, altruisti dall’animo buono, vorrebbero fare di più per gli altri.

Non è sempre facile trovare il tempo necessario per aiutare: le associazioni di volontariato sono tante, i progetti meravigliosi, ma l’idea di un ulteriore impegno, costante e duraturo, può spaventare un po’.

Ma avete mai pensato che anche con poco tempo a disposizione potreste essere indispensabili per qualcuno? E che nonostante le giornate della vostra vita siano piene e frenetiche potreste salvare una vita?

Non sto esagerando: è ciò che i donatori di midollo osseo fanno ogni giorno.

Tanti di voi possono essere spaventati da questa procedura, ma non ce n’è ragione e, piano piano, vi spiegheremo perché.

Per prima cosa, cos’è il midollo osseo? Il midollo osseo è un tessuto semiliquido che si trova negli spazi interni delle nostre ossa, soprattutto nelle ossa piatte (come le ossa del bacino). Il midollo contiene al suo interno delle celluline importantissime, chiamate ‘Cellule Staminali Emopoietiche’ (CSE), che danno origine a tutte le cellule del sangue. Il trapianto di CSE garantisce, nel paziente ricevente, nuove cellule del sangue e un nuovo sistema immunitario. Gitanine, giusto per far chiarezza: il midollo osseo, non è il midollo spinale (che è parte del sistema nervoso e si trova all’interno della colonna vertebrale).

Perché è così importante donare il midollo? E perchè servono molti donatori? Il trapianto di midollo e di CSE permette di curare molte malattie del sangue e del sistema immunitario, come le leucemie, le talassemie o i linfomi (ricordate? Ve ne abbiamo parlato un po’ qui). Per questo tipo di trapianti è necessario che ci sia una compatibilità tissutale tra donatore e ricevente, una condizione rara, presente una volta su quattro tra fratelli e sorelle e una su 100000 tra individui non consanguinei. Ecco perché servono moltissimi donatori e proprio voi potreste essere l’unica risorsa di un paziente in difficoltà. Vi hanno mai detto che siete unici? Beh, è vero!

Chi può diventare donatore di midollo? Per diventare nuovi donatori bisogna avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 kg e non avere una delle patologie escludenti. La disponibilità del donatore rimane valida fino ai 55 anni.

Come avviene la donazione? Esistono due modalità di prelievo: dal sangue periferico e dal midollo osseo. Il prelievo dal sangue periferico è la tecnica più usata (80% dei casi). In questo caso si somministra, nei 4-5 giorni precedenti la donazione, un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo e il loro passaggio al sangue periferico. Il giorno del prelievo, il sangue viene prelevato da un braccio e, attraverso un circuito sterile, entra in una centrifuga dove la componente cellulare (quella utile al trapianto) viene isolata e raccolta, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto.
Nel secondo caso, il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento, e il prelievo del midollo avviene dalle ossa del bacino. Il tutto non dura in media più di 45 minuti.
Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore e il midollo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Al momento dell’iscrizione al registro dei donatori, all’aspirante donatore si chiede di scegliere tra una delle due modalità. La scelta rimane comunque solo indicativa e non è vincolante al momento della donazione effettiva.
In entrambi i casi, il prelievo non è doloroso e i fastidi minimi.

Come si diventa un eroe donatore? Se avete i requisiti necessari per diventare donatori (tra cui, ricordiamolo, un cuore grande), non dovete fare altro che iscrivervi al sito ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo). Dopo l’iscrizione, verrà fissato un colloquio con un medico e verrà effettuato un semplice prelievo di sangue (o di saliva), dal quale si estrarranno i dati genetici, indispensabili per verificare l’eventuale compatibilità con un paziente. Da quel momento sarete dei potenziali donatori di midollo osseo. Il donatore diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente e fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso liberamente.

Speriamo di essere riuscite, attraverso questa mini-guida, a chiarire alcuni dei vostri dubbi e a convincere alcuni di voi a diventare donatori: potete davvero fare la differenza nella vita di qualcuno. E perché non iniziare ora? Come vero augurio di ‘Felice anno nuovo’!

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