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La profezia della Curandera: la scoperta del femminile

dalla nostra redazione Francesca Laureri (@bonjour.petite)

La profezia della Curandera di Mamani è un libro strano. Mi è stato consigliato da un’amica che mi ha detto “dovrebbero leggerlo tutte le donne”. E allora ho seguito il consiglio e mi ci sono avventurata. È una storia ambientata in Perù, tra Cuzco, paesini dispersi tra le montagne e incantevoli panorami andini. La storia è quella di Kantu, una ragazza normale che perde la testa per Juan. Si innamora e, non ricambiata, soffre enormemente. Per ovviare alla disperazione si affida ai curanderos, chiedendo loro di aiutarla a far sì che Juan si innamori di lei. Motivata dal pensiero che l’uomo della sua vita sarà per sempre suo, Kantu inizia un percorso molto lungo, difficile e profondo di accettazione, apprendimento e, soprattutto, scoperta.

L’energia delle donne nella tradizione andina

 Secondo la tradizione andina, le donne sono le uniche depositarie dell’amore assoluto e universale, le uniche che possono trasmetterlo e insegnarlo; possiedono un’energia portentosa che, una volta imparata a dominare, è in grado di cambiare le sorti del mondo. La storia di Kantu è onirica, mistica, profonda, a tratti estrema, è la narrazione di un cambiamento enorme che spinge noi donne a interrogarci sul potere che abbiamo di decidere e scegliere l’amore in purezza. Spostandosi dal panorama andino, mettendo a fuoco il messaggio più profondo del libro, l’attenzione va inevitabilmente alle relazioni e al saperle costruire in modo solido, profondo e consapevole, partendo dalla nostra conoscenza e accettazione.

Si impara qualcosa sull’amore

Quello che questo libro insegna è che l’amore non va comandato, non è qualcosa per cui vale la pena chiudere gli occhi decidendo deliberatamente di sottostare, ma è una lotta lunga con se stessi per permetterci di abbattere i muri che ci impediscono di conoscerci in maniera più profonda e di dire a voce alta, senza vergogna, quello che vogliamo. Il corpo diventa uno strumento, non un oggetto di conquista, ma lo scrigno della nostra più grande e profonda energia.

L’insegnamento che se ne trae

La profezia della curandera fa riflettere molto sul ruolo della donna e sull’importanze delle “cose” che compongono la nostra vita, sulle abitudini che accettiamo e incastriamo, integrandole alla nostra consuetudine, postponendoci e schiacciandoci consapevolmente per piacere a qualcuno, per farci accettare e per chinarci a quello che crediamo e speriamo sia amore. Vale la pena leggerlo per farsi delle domande e cominciare o ricominciare a mettersi al primo posto, non per egoismo, ma per l’esatto contrario: permetterci di creare e regalare amore e armonia in modo spontaneo e sincero.

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