
L’Arte di prendersi cura di sé
Dalla nostra redazione Serena Salghini
Vi capita mai di sentirvi in colpa quando osate rallentare? In questo bellissimo video Susan David parla dell’agilità emotiva: dobbiamo comprendere e rispettare le nostre emozioni perché è il nostro mondo interiore a plasmare tutto ciò che conta davvero nella nostra vita. E per farlo è necessario fermarsi, ascoltarsi e accettare ciò che proviamo. Ci hanno sempre insegnato a essere razionali, a giudicare e reprimere ciò che è ufficialmente considerato “negativo”, ma questo atteggiamento non pone le basi per una felicità autentica e consapevole.
È per questo motivo che la mia parola di quest’anno è Cura. Una parola che ha le tinte rilassanti del blu. Ma la domanda è: esiste una via per riuscire a prenderci cura di noi stesse, oggi?
Secondo Elsa Punset e Il libro delle piccole Rivoluzioni, non ci vogliono grandi gesti: a fare la differenza sono quelli quotidiani, semplici, quasi impercettibili nel loro silenzio, eppure allo stesso tempo così essenziali. Ecco allora che cosa significa davvero prendersi cura di sé: imparare ad ascoltarci, non avere paura dei nostri desideri, regalarci ogni giorno un’attenzione diversa per evolvere e guarire le nostre ferite invisibili. È il paradigma concreto dell’amore, un amore che come diceva Gaber diventa “materia, terra, cosa”.
Ecco alcuni modi per imparare a farlo ogni giorno:
Ricordati di respirare.
Quando senti il bisogno di rilassarti concentrati sul ritmo del tuo respiro. È un rimedio davvero semplice, ma efficace: inspira mentalmente contando fino a quattro. Poi espira, sempre contando fino a quattro.
5 minuti di yoga al mattino.
Sceglilo come un rituale quotidiano, al risveglio. Quando sei ancora in dormiveglia, rimani distesa a pancia in su e unisci le piante dei piedi aprendo le ginocchia verso l’esterno. Metti una mano sull’addome e l’altra sul petto e comincia a respirare profondamente con il naso. Mentre inspiri ed espiri dovrai sentire le tue mani alzarsi e abbassarsi.
Scegli la leggerezza.
Il segreto in fondo non è sempre quello di lasciar andare? Nello yoga la leggerezza può essere raggiunta con la posizione della foglia: il corpo si rilassa e, se riesci a tenere l’asana a lungo, sembra che diventi all’improvviso leggerissimo, proprio come una foglia.
Pratica il silenzio.
Spegni il cellulare, vai in un luogo tranquillo e chiudi gli occhi. Ascolta il rumore dei tuoi pensieri e impara a lasciarli andare. È il modo migliore per riconnetterci con noi stesse e i nostri bisogni reali, sospendendo tutto il resto e tessendo la nostra dimensione nel mondo.
Ritrova il contatto con la natura.
La chiamano Forest Therapy. Consiste in una vera e propria immersione nella natura passeggiando nel bosco per un paio d’ore una volta alla settimana. E anche diversi studi la considerano una terapia davvero efficace per alleviare lo stress e l’ansia, migliorare l’umore e l’autostima. Quest’estate, la tua routine quotidiana può essere quella di camminare a piedi nudi sull’erba, a contatto con l’energia della terra.
Chi sei davvero?
Scrivi una lettera a te stessa. Ma non mentire: quali sono i tuoi reali obiettivi? Senti il bisogno di cambiare? Quali sono i sogni che hai lasciato nel cassetto?
Rimani centrata.
Significa non perdere di vista l’insieme dei nostri valori e priorità venendo travolte dal vortice dei mille impegni del mondo esterno. Puoi aiutarti con queste posizioni yoga che rafforzano la stabilità e l’equilibrio del corpo, aiutando di conseguenza la nostra colonna vertebrale emotiva.
E voi, avete già pensato a come prendervi cura di voi stesse quest’anno?