
Una piccola guida ligure
Quando ero piccola andavo ogni estate a Spotorno. Con i miei nonni erano le vacanze migliori: gelati, tuffi, riposini pomeridiani, focaccia, le giostre e castelli di sabbia.
La leggerezza aveva un nome, un sentimento e un modo di vivere quei giorni che per sempre rimarrà il mio manuale su come dovrebbe essere l’infanzia, su com’è sentirsi felici senza bagagli in eccesso – ma solo felici di essere felici.
Sicuramente i nonni servono a questo ma devo dire che la Liguria per me è un fil rouge diretto con le mie radici: il mio adorato papà è cresciuto a Spotorno, mia nonna Irma era genovese, i miei nonni paterni avevano casa a Varigotti.
Sono cresciuta a latte macchiato e focaccia appena sfornata da un signore che si chiamava signor Raviolo. I miei capricci per secchielli colorati e formine hanno terrorizzato tutta la riviera di ponente e le trofie al basilico sono una religione alla quale difficilmente mi sottraggo dal culto.
Quando siamo stati invitati a passare del tempo a Finale Ligure sono rimasta estasiata e felice: finalmente avrei portato la mia famiglia a vivere quella leggerezza, quelle focacce, quelle trofie che tanto albergano nel mio cuore ogni volta che devo recuperare l’idea di felicità.
Una settimana di gioia, in cui l’unico pensiero era come vestirsi e quale costume indossare. Andiamo nello specifico: Finale Ligure.
Se ripenso a questi giorni mi sale già un po’ di nostalgia e un nuovo desiderio: una piccola casetta dove rifugiarsi con la mia piccina e i nostri cani, per scaldare le ossa dal freddo invernale e respirare mare e coccolarci con colazioni romantiche da Ferro, libri nella mia libreria del cuore e piccoli regali tra gite a Finalborgo e Borgio Verezzi, con rilassanti giornate in spiaggia da 20Riviera. Lo farei subito e lo baratterei con altri mille viaggi perchè quando cresci capisci che un pezzo di focaccia, il mare e chi ami accanto è davvero tutto ciò di cui hai bisogno, il viaggio più interessante – e il prendersi cura così di noi tra un piatto di trofie al pesto e un bicchiere di Pigato freddo alla sera sono senza dubbio ciò che di più simile esiste alla felicità. Quella bella però, quella che rimane nel cuore e si trasforma in serenità aggrappandosi ai ricordi che si cullano nel cuore per sempre.
DOVE DORMIRE
Abbiamo soggiornato all’hotel La Palma. Tre stelle, conduzione famigliare, molti sorrisi e una accoglienza perfetta. Avendo Brie e Baku abbiamo optato per l’opzione residence così che abbiamo potuto soggiornare in uno degli appartamenti. Due stanze, un bel terrazzo, due bagni e una cucina attrezzata per ogni evenienza. La corrente di aria che riuscivamo a creare la notte tenendo aperte le finestre ha evitato che azionassimo l’aria condizionata nonostante fosse a disposizione ma si sa…per essere eco, per essere anche più sani meglio sempre evitarla. E ci siamo lasciati cullare dal rumore del mare in lontananza ma ancora più bello dagli uccellini che ogni mattina cantavano sonoramente e ci svegliavano come una nenia dolce lasciandoci il sorriso tra i capelli e nei sogni. Davvero questa cosa mi ha colpito perchè è stata il non plus ultra di questa settimana: mi ha riconnesso con il circondario, mettendo in pace il cuore. Non solo: Irene – la gentile e delicata padrona di casa- coltiva fiori e quando il vento viene a sussurrare timidi pensieri intrufolandosi in casa porta con se come un ospite gentile profumi di rose e gelsomini.
C’è la possibilità di fare pensione completa che raccomandiamo fortemente perchè la cucina è genuina e gestita dal papà di Irene, da suo marito e da suo cugino che con sapienza scelgono, dosano inventano ingredienti e ricette sane, leggere, e goduriose. Ci sono inoltre due piscine nelle quali rifugiarsi nei weekend quando le spiagge sono troppo affollate o quando fa troppo caldo: oasi di silenzio e pace. La piazzetta all’interno dell’hotel è un altro angolo che ho amato:orchidee coltivate e geki che proteggono alle zanzare, una magia.
Qualche info utile: c’è un comodo depositi passeggini e giochi da spiaggia al pianterreno. Ci sono velieri e navi in modellini perfetti costruiti dal papà di Irene che insieme a un grande acquario intrattengono i bimbi nel pieno dei loro quasi capricci. Si può fare l’aperitivo in piscina, e ci si può rivolgere in reception per organizzare gite in barca, e escursioni con guide dei piccoli borghi antichi che si trovano nei dintorni.
Insomma il comfort qui è di casa e il relax è un modo di essere.
La posizione è strategica: non sei in centro ma appena fuori a pochi minuti di piacevole camminata. Si trova parcheggio facilmente ed è davvero una piccola oasi di pace.
Da non perdere la loro marmellata di arance al mattino sul pane tostato.
DOVE MANGIARE
River beach.
Spiaggia dog friendly – attenzione non vuol dire che i cani possano rimanere liberi, tutt’altro. Devono essere tenuti al guinzaglio e lasciati liberi di fare il bagno sempre al guinzaglio solo dalle 13 alle 14.FYI. Una spiaggia piacevole, a pochi minuti a piedi dall’hotel. Si mangia piacevolmente bene guardando il mare e sorseggiando un rosè. Da non perdere le loro acciughe impanate fritte. Si parla di leggerezza e felicità giusto? Ecco quindi il racconto di un pranzo fatto di sabbia tra le dita, profumo di salsedine, gentilezze e tanto rosè, mangiando questo frittino leggero.
Da Gillo, a Finalborgo.
Finalborgo come raccontato poc’anzi è una magia. E poter mangiare qui circondato da vetrate, piante e piccole luci romantiche, attorniato e protetto da una delle piazze più belle. Le capesante scottante su crema di crescenza sono qualcosa da non lasciarsi sfuggire.
Chiosco FreeTime a Varigotti.
Proprio accanto alla mia spiaggia preferita – il 20Riviera. Un chiosco senza pretese ma che profuma di libertà, e vacanze. Un chiosco dove ti aspetti che dalla radio escano le canzonette leggere di Jovanotti ma che non ti aspetti di mangiare bene. e invece. Invece mangi bene, mangi veloce, mangi onesto. Il polpo della mia insalata di polpo era pazzesco e morbido, la gentilezza e l’ironia del gestore ti allevia lo spirito e la prossima volta che capito mi prometto un bel monito post spiaggia.
Petricore Farm Bistro a Finalborgo.
Eh si sempre Finalborgo e sempre una magia. Qui lo chef che arriva da un percorso di rilievo – Ducasse vi dice qualcosa?- vi racconterà dei suoi progetti, vi delizierà con la sua battuta di manzo al coltello e rimarrete abbagliati dalla genuinità dei suoi prodotti così semplici eppure così ricchi e tondi al palato.il personale è gentile e disponibile e la location è una coccola: appena entri nel borgo sulla sinistra proprio di fronte a una piccola libreria incantata e accanto alla chiesa tra piante di ulivi e bimbi che giocano a calcio.
Il Cappero a BorgioVerezzi.
Altro borgo altra fiaba. Questo minuscolo paesello arroccato e protetto dai suoi stessi abitanti vi ruberà il cuore. E rubandovi il cuore non potrete fare a meno di fermarvi il più possibile e quindi godervi una cenetta. Questo ristorantino di meritevole ha la location, la vista e la terrazza. Non ci si torna per il cibo ma proprio per il paesaggio e l’atmosfera. Non che il cibo non sia buono anzi. Abbiamo mangiato discretamente ma sicuramente un po’ over priced. Il prezzo che si paga è comunque ripagato- ripeto- dall’atmosfera vivace e un po’ incantata del posto.
Torre antica a BorgioVerezzi.
Un aperitivo nella piazza incantata di questa delizia. Tra un arco di gelsomino e un panorama da poesia d’amore. Piccole tapas deliziose, servizio veloce e attento, ottimi drink. A me personalmente è piaciuto molto, ed è proprio accanto a un delizioso negozio di abiti- l’Orangeria- gestito dal’ adorabile Silvia e pieno di abitini come piacciono a noi.
Pasticceria Ferro a Finale.
Una istituzione qui che ha inventato e registrato come marchio depositato i famosi chifferi. Ma non è solo questo perchè qui potete scegliere anche croissant colmi di marmellata, ottimi cannoli e un cappuccio così morbido da leccarvi i baffi. Farete colazione guardando la piazzetta dove si erge la Colleggiata di San Giovanni Battista, e sempre accanto troverete una piccola libreria che è un incanto: Disegnami una pecora. Fuori troverete piccoli tavolini per nani scatenati, dentro una selezione di libri e favole e giochi etici e romantici. Il miglior modo per cominciare la giornata.
Il posticino di Mirella Porro ad Albenga.
Mirella è una amica cara e così anche la sua Bea, figlia allegra e caparbia – una delle donne che amo di più e costellano la nostra vita con delizie e affetto. Mirella ci racconta delle sue esperienze come stella protetta di Gualtiero Marchesi e di lui conserva non solo un ricordo d’amore, quasi parentale ma porta la maestria e la gentilezza, unita alla delicatezza di donna e le trasforma in piatti dalla sua cucina profumata.Il marito lavora con lei e si occupa del servizio che ça va sans dire è perfetto e da ristorante stellato. Da non perdere i suoi spaghetti alla bottarga, il suo salmone e il tiramisù perfetto.DA Mirella ti senti a casa e diventi di famiglia. Sei a tuo agio e ogni entrè è una coccola per il palato.
Antica Società, Borgio Verezzi.
E’ il primo ristorantino che trovi entrando al borgo. Parliamo di tavolini all’aperto che affacciano sul panorama, lucine calde come se fossimo a una sagra di paese un po’ hipster e piatti onesti. Tra un vermentino, un pane alla curcuma e un cappon magro potete stare sereni che la vita tornerà a sorridervi. Di extra c’è la compagnia di piccoli gattini che passano sornioni accanto a voi e che vi rallegreranno il pranzo – a meno che abbiate un Baku e una Brie seduti accanto a voi , come noi, che solo alla parola gatto ribaltano il tavolo.
Il ristorante indiano a Finale.
Se avete voglia di un diversivo rispetto alle trofie, non perdetevi questo piccolo locale indiano dove si mangia bene, non si sta male poi – cosa abbastanza comune ai ristorantini etnici- e si fa incetta di naan e birra indiana.
SPIAGGIA
20Riviera a Varigotti.
Una spiaggia d’avanguardia: qui tutto è riciclato e davvero eco compatibile. nasce dalla mente avanguadistica di Mauro, imprenditore illuminato. Una spiaggia che è una DOG beach, vale a dire: i cani o per davvero sono liberi tutto il giorno, hanno ciotole a disposizione, docce per loro e possono fare il bagno ogni momento della giornata con i loro umani. L’ombrellone con lettino si paga 5 euro al giorno in alta stagione e tutto è rigorosamente pulito e curato. Annaffiatoi in ogni angolo per pulire laddove il vostro figlio peloso faccia bisogni, personale attento, viene anche regalata la crema solare senza paragoni per immergerci nel mare senza inquinare. Si organizzano aperitivi in spiaggia, le docce sono gratuite per tutti, si può dormire in spiaggia, ci sono bellissimi tavoli di legno all’ombra dove si può mangiare la propria sportina – o scegliere di mangiare i piatti proposti dal bar. Le acque delle docce vengono tutte riciclate nei WC. Vengono regalati anche croccantini per i vostri cani nel caso avessero fame. Insomma questa è la spiaggia che vorrei. Puoi ovviamente andare anche senza cani e stai beato e tranquillo tutto il giorno in un ambiente eco friendly e amoroso, ma soprattutto pulitissimo e curato. La spiaggia ideale, la spiaggia che vorrei.Ovunque però, non solo qui. Bravissimi.
COSE DA FARE, VEDERE, COMPRARE.
La passeggiata a piedi da Finale a Varigotti.
Sono 3km circa per andare e tre per tornare, con una bella terrazza panoramica che permette di oltrepassare il promontorio.Ci sono ampie panchine dove potersi riposare. Passeggiata piacevole e per niente faticosa. C’è una comoda pedana di legno che costeggia dapprima la strada per poi scendere e costeggiare le spiagge – qui sarete travolti dai profumi dei pranzi in preparazione dei ristoranti delle spiagge. Arriverete al porto di Finale e da lì potrete proseguire per Varigotti costeggiando l’Aurelia ma senza in realtà sentire i cattivi odori dello smog che vengono spazzati via dalla brezza marina che vi inonderà di profumi di fico selvatico, salsedine, pino…ah che magia.
Noleggiare una barca a vela e passare il pomeriggio a guardare la Liguria dal mare, tra un tuffo dove l’acqua è più blu e un pezzo di focaccia.
Noi ci siamo rivolti a Aurore. Due lupi di mare dal sorriso aperto e sincero vi accompagneranno alla scoperta di una Liguria diversa, tranquilla e pacifica a bordo di una splendida barca a vela dove potrete anche bere una birra e mangiare buona focaccia mentre fate tuffi e nuotate in un’acqua azzurra e pulita. Consigliamo questa attività durante il weekend quando le spiagge sono affollate e si sta bene da soli al largo 🙂
Finalborgo.
Un piccolo mondo antico tra panni stesi, case deliziose e vicoli stretti che profumano di magia. Descriverlo non è facile, ma perdersi nelle sue viette che portano a piazze segrete e raccontano fiabe lontane è una meraviglia.qui ci abiterei, qui mi piacerebbe svegliarmi quando piove ed è autunno, qui mi piacerebbe vederlo illuminato a natale. Mi sento molto ligure con quella parte della mia famiglia che viene da qui e quella tendenza a non dare confidenza ed a essere a volte un po’ brusca. E il trovare quiete qui è un po’ una piccola magia desiderata.
Borgio Verezzi
Arroccato, meta di ciclisti e arrampicatori, ma anche di una parte di quella gente colta, che ama il teatro di nicchia, e i profumi di gelsomini che dai suoi archi inondano i passi dei viandanti. Tutto è piccolo, tutto è a portata di cuore e tutto sussurra poesia. Le statue poste intorno al paese, la sua storia, le sue case. Sussurri di incantesimi, orti a vista dove trovi la famosa cipolla di verezzi e la famosa campanula di isophilla protetta e che cresce rigogliosa ma timida dalla roccia.
Comprare libri di favole da Disegnami una pecora a Finale.
questa è l’incarnazione del sogno che avrei voluto rendere quotidianità se non avessi realizzato Gipsy. una piccola libreria accanto a una pasticceria che profuma di favole, giocattoli e amore. Piccola il giusto, grande quanto basta, piena da farti però trovare esattamente ciò che cerchi.
Fare incetta di abiti bianchi e estivi da l’Orangeria a Borgio verezzi.
Silvia, che troverete al suo interno ti accoglie dicendoti: benvenuta!Divertiti, gioca, sii felice! E tu sei felice m,era tre scegli i tuoi abiti, annusi i profumi e i saponi naturali, ti perdi in chiacchiere e scegli kaftani per la tua estate di amore.
Mangiare la focaccia di Parodi.
Una istituzione ed è davvero buona e morbida e fragrante e….ahhh che voglia!
Accendere una candela nella chiesa rosa di Santa Maria di Finalpia- Abbazia dei Padri benedettini
Ci arrivi a piedi dall’hotel ed è tutta rosa e piccolina ed ecco sarebbe una di quelle chiesette dove mi piacerebbe sposarmi.
Inoltre:Liguria non solo come mare. Metà perfetta per cicloturismo – troverete dei percorsi molto interessanti e ci sono pareti perfette per arrampicare.