
Ibiza mamma e baby
Giugno e il ricongiungimento. Del mio compagno con suo fratello australiano – Mattia vive in Australia da dieci ann, e sebbene pre covid venisse quasi ogni anno, a causa della pandemia non lo vedevamo da tre anni. E con mia zia Daniela – la mia famosa zia di cui sempre parlo che viveva a Londra da 30 anni ma post pandemia si è trasferita a Ibiza e che non vedevo da tre anni sempre per colpa del covid.
Quando quindi Alessandro mi dice: voglio andare a surfare in giro per la Sardegna da solo con Mattia, io gli rispondo: evviva!Io vado a Ibiza da mia zia con la nostra piccina.
Parte quindi l’organizzazione : e sono felice felicissima di condividere con voi ogni step di questa mia prima vacanzina mamma figlia.
Ovviamente ero un po’ in ansia: se succede qualcosa – qualsiasi cosa- e sono sola che faccio?Da immaginare scenari tragici di reazioni allergiche all’hummus – che mangia da quando ha tre mesi di fatto – fino a punture di api che si trasformano in bombe a pensieri di covid – appunto- o di miei capitomboli che diventano arti ingessati…ecco, mamme vi capisco. Ma niente di tutto questo succederà – o meglio potrebbe succedere con la stessa probabilità con cui potrebbe succedere anche a casa. Quindi sursum: impacchettate la vostra valigia e abbandonate ogni timore, ogni velleità di poter leggere due pagine di libro consecutivamente, e l’idea di potervi bere un mojito guardando i tramonti rosa della isla.
Piuttosto abbracciate la gioia di sentire le risate delle vostre piccoline, la meraviglia di tempo dilatato solo per voi e di colazioni condivise con uccellini e formichine.
Partiamo dalla base: i voli.
Io ho scelto di prenotare l’andata con Neos e il ritorno con EasyJet: questo perchè ho prenotato su Edreams che mi ha automaticamente trovato le offerte migliori. Ho quindi pagato il volo 250 euro circa – incluso il bagaglio da spedire con EasyJet. Riguardo Neos: il servizio e l’assistenza a terra sono pessimi. Non c’è una fila dedicata alle famiglie e nonostante avessi fatto presente vista la coda che avendo una bimba piccola dovevo darle da mangiare se potevano farmi passare, mi è stato risposto di no. Non solo: ho dovuto acquistare il bagaglio direttamente a Malpensa – badate bene : o contanti o carta di credito: no bancomat – perchè online il sito è fatto molto male ed è poco chiaro. Inoltre per “un errore di sistema” non era stato messo a display il volo: mi sono presa un colpo pensando che il mio volo fosse stato annullato. La situazione nonostante sia stata fatta presente alle hostess e al personale di terra da più clienti al momento dell’imbarco non era ancora cambiata.
FYI per imbarcare con Neos un bagaglio da 23 kg – standard- costa 80 euro.
Il volo invece è andato molto bene: viene regalato un libricino sullo yoga a ogni bimbo. Le bevande sono gratis.
EasyJet: sia l’assistenza a terra con fila dedicata per le famiglie sia quella in volo sono ottime. Personale attento e scrupoloso. Peccato però che non attaccano mai direttamente l’aereo all’habitat e quindi devi scarpinare piena di borse, passeggino e pupo fino al terminal.
Vi ricordo che a Malpensa per prendere un carrello porta bagagli vi occorrono 2 euro – pagabili solo in contanti o con bancomat – quando funziona.2 euro che non ti vengono restituiti.
Invece in aereo porto a Ibiza i carrelli sono gratis e si trovano ovunque.
Consiglio: io non ho noleggiato la macchina perchè avrei dovuto usare quella di mia zia – cosa che non è avvenuta – e me ne sono pentita. Amaramente. Bisogna essere indipendenti in tutto e per tutto e sebbene il noleggio con seggiolino per una settimana vi costerà in alta stagione sui 400 euro, ne vale la pena. E’ l’unico modo che avrete per godervi l’isola, scoprire spiagge e essere autonome. I taxi sull’isola sono molto costosi e soprattutto introvabili. Mi è capitato di aspettarne uno che non è mai arrivato per 80 – dico 80 – minuti. Dopo la spiaggia, in orario bagnetti e cena. Non vi dico la mia bimba i pianti di stanchezza che si è fatta. Quindi davvero con il cuore: investite in una macchina.
Argomento soggiorno: io ho avuto la fortuna di stare a casa di mia zia. Casa stupenda ma isolata – quindi per fare qualsiasi cosa serviva la macchina- e soprattutto senza vicini che all’occorrenza avrebbero potuto aiutarmi a sgominare le blatte. Eh si perchè preparatevi: queste isole incantate sono piene di questi poco simpatici animali..grossi, rossi e nonostante le case siano lindissime, loro ci sono. Non me le aspettavo – forse perchè a Formentera non avevamo case immerse nella natura, ma ricordo anche che a Minorca la solfa era la stessa. Per cui il mio consiglio è: trovate una casita che abbia si un piccolo giardino o terrazzo per potervi godere il bicchiere di vino al tramonto e le colazioni al suono degli uccellini meravigliosi che affollano l’isola, ma che sia vicino al centro abitato così che possiate andare anche a piedi a fare la spesa o a prendere un gelato nelle serate che vi attendono, o quanto meno che abbia dei vicini che vi possano aiutare a sgominare le blatte 😉
Le case le potete trovare su Idealista, Edreams oppure Airbnb. E’ la situazione più sicura e facile.
Consiglio la casa perchè con bimbi piccoli si ha più libertà di movimento tra pappe, e gestione degli spazi.
Dove affittare però?
Io consiglio la zona di San Juan/Santa Gertrude/Portinatx. Ovvero il nord dell’isola che dista circa un’ora dall’aereoporto.
Tranquilla, con spiagge comode e attrezzate, mercatini hippie, farmacie e a Portinax c’è anche un dottore h24.
Situazione Cani: pare che a Ibiza siano “tollerati” ma se la polizia ti becca in spiaggia con i tuoi bimbi pelosi ti becchi una multa da 600 euro. Non aggiungo altro perchè poco altro c’è da dire, però ecco: se avete la possibilità di affittare una bella casa con giardino io consiglio sempre le vacanze con i pupi pelosi, però ricordatevi che epr le spiagge dovrete armarvi di pazienza e andare molto presto al mattino e molto tardi la sera.
Situazione Sole: picchia di più rispetto che nelle nostre isole. Serve quindi una protezione totale per i bimbi da mettere e rimettere a intervalli regolari.
Noleggiare un lettino con ombrellone costa 18 euro circa. Ma le spiagge sono libere quindi anche in quelle attrezzate potete mettervi con il vostro asciugamano e il vostro ombrellone e nessuno potrà dirvi nulla.
Ci sono parecchie zanzare: deponete le armi e mettete in conto di venire mangiucchiati. Munitevi di stick post puntura e se affittate la casa portate dietro il mini diffusore di Muji che caricherete con olio di lavanda e geranio.
Dove mangiare/Cosa Fare/ dove andare
Premessa: Ibiza è cara. Chiudi gli occhi e da che pensavi che più di 500 euro per una settimana non avresti speso, ti ritrovi a fare due conti e capire che tra spese, pranzi, cene e mercatini hai speso il doppio. Volendo mangiare sano – ovvero seguendo lo schema proteine una volta al giorno e un giusto mix di Carbs, frutta e verdura – con un bicchiere di vino meno di 40 euro non spendi. Poi chiaro c’è sempre opzione panino e via ma non mi sono sentita di far vivere la mia creatura per una settimana a carboidrato sfrontato. Una tantum si, ma che diamine: le vacanze con la mamma sono necessariamente un momento di pace e molto bene per entrambe quindi ok.
Affrontate questa settimana come merita: in leggerezza. Al resto ci pensiamo poi. Ma almeno una settimana all’anno, mamme, abbiamo bisogno di essere leggeri e felici senza stare dietro troppo ai conti o alle ansie. Godiamoci le nostre bimbe, il sole di Ibiza, il vino tinto e la paella con il pesce fresco!
Questa isola ti entra dentro a tratti ti sfida, molte volte ti sorprende, ti regala. Momenti di grandissima gioia che vengono offuscati da elementi di disturbo.E viceversa. Ma poi arriva la sera, arriva il sole che come un perfetto tuorlo d’uovo si unisce a un morbido mare. E tutto passa.
I supermercati spagnoli sono piene di curiosità e cibi che catalizzano la mia attenzione: formaggi di ogni tipo, latte, yogurt, vino, tortillas…fate scorta. Ma anche qui non pensate di risparmiare più di tanto.
Quindi, da non perdere:
Los Enamorados: è anche un mini hotel con 5 stanze. Molto carino, molto di moda, molto hype, molto hippie. Ristorantino con piatti veloci ma anche sostanziosi – dalla spigola alla brace talmente buona che Luce ne ha mangiati 4 filetti – al guacamole servito con pita bread. Il tutto su questa favolosa terrazza di tessuti, velli di pecora e arazzi vista mare. Servizio attento e cortese. Occorre la prenotazione che potete fare direttamente sul sito. I tasso di gamba sono eccezionali.
Six Senses Ibiza: questo è un hotel eco sostenibile e come tale ha un menù con prodotti esclusivamente bio, così come i loro ricercatissimi vini. Hanno un menù apposta per bimbi – diviso tra prime pappe e svezzamento e bimbi più grandi. da non perdere il pumpkin latte e il carpaccio di barbabietola. Servizio attentissimo e prezzi alti – una stanza in hotel costa a notte 1300 euro. Ma merita la visita. All’interno troverete anche il negozio di mia zia: alta moda, ma sempre eco. Solo brand selezionati con una forte impronta di attenzione all’ambiente. Si chiama Agorà.
Terra Masia: una Organic farm, ovvero una fattoria biodinamica dove potete non solo comprare la vostra frutta e verdura ma anche cenare. Molto hipster, molto lucine e campi, molto aria aperta e voglia di trasferirsi li a vivere.
Il mercato della domenica di San Juan: mercatino hippie, dove troverete abiti usati, nuovi e tanti oggetti carini che proprio proprio non si possono lasciare lì. In stile chiaramente hippie consiglio di fare scorte di abitini che tanto li metterete tutte le estati della vostra vita.
A San Juan c’è un negozio adorabile pieno di lini molto femminili e di abiti per bimbe e bimbi che si chiama Poco a Poco: da non perdere.
Santa Gertrudis: la mia preferita. Un paesino carino che sembra una bomboniera. Piccoli ristorantini, negozi adorabili. Tanta quiete, atmosfera zen e il famoso jamon ibizenco da mangiare al bar costa. Qui non potete perdere:
Numero 74: un atelier con abiti in lino meravigliosi per mamma e pargoli. Ci sono maglioni tricottati, oggetti per la casa in stile bohemienne e c’è anche un coffee shop dove bere centrifughe e mangiare straordinari Brownies. Io li seguivo già su Instagram ma devo dire che sono rimasta abbagliata da tanto splendore e accoglienza. Inoltre c’è la possibilità di partecipare a workshop – di ceramica ad esempio o di macramè anche per bimbi.
Bar Milagros Ibiza. Ricorda un po’ il Cafè Gitane di New York o quelle spiagge a bordo spiaggia di ramatuelle. Si mangia bene, non perdetevi le melanzane glassate al miele. Abbiamo mangiato fuori e la mia piccola ha potuto scorrazzare nella piazzetta davanti – tutta pedonale.
La Spiaggia di portinatx, al porto. Non è la spiaggia più bella ma è comoda, attrezzata, il gestore è molto attento alle esigenze dei clienti, mi ha sempre aiutata tra passeggini, richieste di taxi e ti porta sul lettino frullati di frutta fresca e mojito. Non male dai. 🙂
Sicuramente Ibiza è molto di più che questa piccola guida ma considerato il tempo – 1 settimana- e soprattutto le mie esigenza da mamma, per me questi indirizzi hanno reso il mio soggiorno lieto, leggero e felice.
Spero vi possa essere utile per disegnare ricordi con i vostri piccoli che vi scalderanno quando questo caldo terribile sarà passato e torneranno le foglie arancioni e bisognerà mettersi il maglione.