Anni e bicchieri di vino. Non si contano mai.

Premessa.

I gitani mi hanno affidato il compito di parlarvi di vino sul loro blog. Diciamo subito che non sono un’esperta e non ho diplomi o titoli da esibire in materia. La verità è che sono stata educata da una serie sfortunata di ex fidanzati che (chi per lavoro, chi per passione) il vino lo conoscevano molto bene. Il percorso guidato mi ha portato sui sentieri del Sauvignon, dello Chardonnay e di sua maestà il Nebbiolo. Poi ho camminato da sola. Ho incontrato le bollicine e ho preso una sbandata per il Pinot nero. Il lavoro mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della viticoltura e, con la complicità di amici compiacenti, mi sono imbucata a tutte le degustazioni riservate alla stampa, ho visitato cantine, conosciuto produttori e mi sono spinta fino ai cancelli del Domaine de la Romanée-Conti. E, prima o poi, troverò la chiave per aprirli.
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Io e la Gipsy in Provenza

Franciacorta.
Mancano pochi giorni a Natale ma l’inverno ha già mantenuto le sue promesse.
Durante la notte ha nevicato. Al risveglio, guidando nei dintorni di Erbusco, il sole è alto in un cielo azzurro, l’aria sa di montagna e le vigne scintillano sotto un leggero mantello di neve. Ho appuntamento con Emanuele, un produttore che con i suoi vini si è conquistato un posto speciale nella mia top ten. Pranziamo insieme sui tavoli di legno di un’enoteca: lenticchie e purè di patate accompagnati da una bottiglia di Franciacorta Uberti, Comarì del Salem. Il sommelier versa il vino nel calice, il calice inizia a brillare e io so già che non potrò dimenticare questo momento.
Ages ago…eppure, facendo shopping on line, appena questa bottiglia è apparsa sul sito di Bernabei – tempio romano della distribuzione all’ingrosso di vini, dal 2014 a portata di click (www.bernabei.it) – è stato impossibile resistere. Nonostante la vastità della scelta, con oltre 3000 etichette a disposizione, questa non poteva che essere la prima da mettere nel carrello.
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In casa Uberti il vino è una questione di famiglia, da sempre. Qui le vigne hanno una mamma, un papà, due bellissime sorelle e una silenziosa e ordinata cameretta in cantina. Se passate da quelle parti, visitate l’azienda anche solo per conoscere la signora Eleonora, che vi riserverà un’accoglienza senza fronzoli ma autentica.
Solo 8000 bottiglie all’anno per questa etichetta straordinaria, grappoli selezionati e raccolti nel vigneto più vecchio, il Comarì del Salem.
Uno spumante metodo classico millesimato prodotto con uve 80% chardonnay – 20% pinot noir, affinate in tini di acciaio e piccole barrique. Riposa 48 mesi sui lieviti e almeno altri 6 in bottiglia prima di arrivare sullo scaffale.
Nel calice il colore è giallo intenso, la spuma abbondante sfuma in un perlage finissimo.
I suoi profumi intensi mi fanno pensare alla crostata di albicocche che faceva la mia nonna, ai canditi rubati dal panettone di Natale, alla buccia di un pompelmo fresco e alla polvere del caffè quando apri il barattolo.
Il gusto è gioia allo stato liquido, cremoso, elegante e persistente, con un finale che vola alto.
Da non perdere. Sul sito di Bernabei lo trovate a un prezzo supercompetitivo.
Potete abbinarlo a una vellutata di lenticchie con erbette saltate al coriandolo, alla pasta e fagioli o al borsch di barbabietole e panna acida.
Franciacorta Uberti, Comarì del Salem. Un vino per chi davanti a una fetta di torta inizia sempre dalla ciliegina.
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