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You light the spark in my bonfire heart.


Amiche. Da 30 anni.

Ci siamo conosciute da scriccioli, sui banchi di scuola: esterno giorno, interno sala, classe, scuola.

Risate, quelle risate cristalline e spensierate che solo da bambine si hanno e poi chissà perchè si perdono.

Scriccioli con i capelli profumati alla fragola e il grembiule bianco inamidato:intimidite e con l’aria di sfida, di quelle che ehy tu chi sei? Le mattine piene di nebbia, fatte di corse verso il campanello e baci stampati e appiccicosi. L’ansia da interrogazione, i bigliettini, i segreti.

E poi ci sono state le tabelline, le punizioni dietro la lavagna, i pranzi nascosti nel tovagliolo “perchè la carne di Suor Germana mica si può mangiare”, le prime fughe in discoteca, i pomeriggi ai giardini di Palestro a ripetere la lezione del giorno dopo, quando Milano cominciava a sapere di primavera e sole tiepido. Le gite scolastiche, i pigiama party, le smemorande passate da un lato all’altro dell’autobus. Le bambole di carta, le merende a base di panini al latte e succo di albicocca. I primi baci, i primi amori, i rossetti appena prima del campanello della ricreazione.

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La prima sigaretta che ci fumava in bocca e quel primo gin tonic che ci ha bruciato le tonsille. La separazione dei genitori, il lutto, le prime perdite che hanno stravolto il cuore creando piccoli terremoti.

Fast forward: l’università, la laurea, New York, i primi lavori.

Relazioni che cominciano, noi cresciute per essere brave mogli e madri, da quelle Suore che hanno instillato sapientemente in noi quel senso di colpa che ci attanaglia lo stomaco ogni volta che cerchiamo di andare incontro alla vera felicità, ribaltando il nostro vissuto e facendo uscire la nostra indole.

E poi relazioni che finiscono, la nostra vita in scatoloni, il dolore, i sabati sera al Plastic troppo piene di nostalgia per sentire veramente la Musica.

E poi la rinascita, il cuore che ricomincia a battere, nuovi orizzonti che con forza costruiamo ogni giorno.

E la costante? Unica: la nostra solidarietà.

Il nostro esserci sempre, le une per le altre.

Magari a volte perdendoci un po’, ma poi basta un sorriso, una nuova chat di whatzup, una chiamata, e il tempo collassa e ci si ritrova ogni volta più unite.

Un miracolo: si che in questi tempi trovare amiche con le quali ridere, piangere ed essere veramente noi , non è facile.

Il valore aggiunto è che siamo l’una lo storico dell’altra.

Ci conosciamo così bene perchè alla fine, forse, siamo un’unica entità.

E a mia figlia, e a mio figlio, a mia sorella, a mio fratello: insomma alle persone che amerò e che amo più in assoluto, auguro questo esattamente questo. Delle amiche così, che seguono il tuo percorso, i tuoi moti ondosi, le tue maree, e che rimangono, amandoti per davvero.

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Cresciute insieme, dove la crescita è stata un percorso senza intoppi, ma fatto di tessere incantevoli unite dallo stucco dei ricordi e dell’amore.

La nostra storia è intrecciata così profondamente che ci ritroviamo complete quando insieme.

La certezza di poter contare sempre sull’aiuto, la comprensione e la sincerità di questa famiglia, di questo potere che insieme ci legittima a essere una squadra vincente.

Arriveranno i mariti, i figli magari ci perderemo un po’, ma saremo sempre presenti e protagoniste della vita di ciascuna..e poi sorrisi e poi forse dolori: nulla ci fa paura, perchè abbiamo l’unica arma di coesione che fa vivere la vita in maniera sana e pulita, sincera e forte: il nostro legame indissolubile.

Eccoci qui, quindi.

Gipsy, Francesca detta Frafu, Elena detta in vari modi tra cui Elenina, e Aww.

Tre ricette, tutte gluten free: un guacamole al mango, un risotto allo zenzero e un plumcake alla vaniglia con pistacchi.

MANGO GUACAMOLE

2 avocado maturi ½ scalogno

½ mango ben maturo

1 o due peperoncini a piacere (noi ne abbiamo usato 1 e mezzo per un guacamole medio piccante)

2 lime

Un pizzico di sale rosa dell’Himalaya 6/7 pomodorini (ciliegini o datterini)

Tagliare gli avocado a metà, togliere i noccioli ed estrarre tutta la polpa con un cucchiaio. In una boule schiacciate la polpa ottenuta con una forchetta , rendendo il composto quasi cremoso. Tagliate molto finemente lo scalogno e aggiungetelo alla polpa: tagliate e spremete i lime con una forchetta, uniteli al composto e lasciate marinare. Nel frattempo tagliate i pomodorini a cubetti molto piccoli, tagliate a mano il peperoncino fresco e aggiungete il tutto all’avocado, con un pizzico di sale. Mescolate. Incidete il mango a metà, a fianco del nocciolo: prendete la metà senza nocciolo e incidete con il coltello tagli orizzontali e verticali, poi spingete la buccia dall’esterno verso l’interno. Tagliate la polpa e riducetela a cubetti ancora più piccoli, aggiungetela per ultima al guacomole. Fate riposare e servite con crackers gluten free o, per una versione ancora più veggie, offritelo con finocchi crudi

Risotto al curry e zenzero

Tagliare a fette sottili una cipolla intera bianca, friggerla con olio affinché diventi quasi cotta e aggiungere un po di curry in polvere e un pizzico di peperoncino in polcere. Mescolare il tutto continuamente. Mettere a bollire in un pentolino acqua con un dado vegetale per il brodo. Buttare in pentola insieme alle cipolle il riso mescolare il tutto di tanto in tanto aggiungendo il brodo, (e sfumare se si vuole con del vino bianco/spumante idea di Alice ) successivamente lo zenzero tagliato a pezzetti dalla radice (di zenzero) e aggiungere quantita a piacere di tanto in tanto il curry in polcere. Ripetere il tutto finché il risotto non è cotto (circa 20 minuti) e finché il brodo non si ritira. Servire in una pirofila.

Plumcake

Yogurt bianco cremoso 250 g

Zucchero semolato 140 gr

Uova 3

Farina senza glutine 180 gr

Lievito chimico in polvere 1 bustina (16 gr)

pistacchi tritati 100 gr

estratto di vaniglia qb

latte 60 ml

Mescolate in una ciotola lo yogurt, le uova precedentemente sbattute quindi lo zucchero semolato, poi il lievito, la farina e il latte. Aggiungete vaniglia e pistacchi e amalgamate per bene gli ingredienti, poi imburrate e infarinate uno stampo da plumcake e versate all’interno il composto ottenuto. Cuocete in forno statico già caldo a 180° per circa 45 minuti senza mai aprire la porta del forno. accompagnare con gelato di fiordilatte

Si ringrazia per le bollicine che ci hanno rese più frizzanti VALDO

 

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