Ricette

Di risotti, pancakes e concetti d’amore
E’ quel momento.
Esattamente quel momento.
Esterno sera, i primi momenti dell’imbrunire dopo una giornata di lavoro: i suoni dei clacson sono una melodia che lentamente ti riportano all’ossigeno dopo una giornata fatta di aria rarefatta e viziata, di telefonate email discussioni riunioni appunti tè caldi caffè nero appuntamenti conference call press release e corri che le ore sono tiranne e non bastano mai. Tutto senza virgole, senza punti di sospensione che chi ha tempo non perda tempo, nemmeno nella punteggiatura.
Le luci della città come piccole stelle comete catapultate sull’asfalto.
Uno spettacolo di supernove che ci investono e ci fanno finalmente sentire di nuovo il formicolio nelle mani e nei piedi.
L’ultimo freddo quello che ti accarezza pungente tra gli strati di abiti che in questo periodo sia mai scoprirsi troppo che nei mesi con la “r” non solo non si mangiano ostriche ma pure il raffreddore è in agguato, che c’è la paura — o fobia — di ammalarsi e poi che succede?
Si sta a casa ammalati, il naso che cola, le occhiaie, la tosse, i soldi investiti tra tachipirina e zerinol, che comunque io non uso mai, piuttosto miele di pino mugo a iosa e viks che si sa è il rimedio per ogni cosa.
Sia mai: bisogna stare attenti, guai a chi si scopre troppo previo tempo stabilito. Come nei sentimenti, dicono: mai scoprirsi troppo, mai svelare quello che si sente realmente che poi si è vulnerabili che poi si soffre che poi chissà che succede.
Dicono che in amore vince chi fugge, dicono.Io però non ci credo più e non voglio più fuggire.
Voglio amare. Voglio fidarmi con ogni cellula del mio corpo. Voglio essere certa del sentimento. Voglio credere che la fiducia sia la forma più alta di elevazione verso la felicità, una specie di equazione al quadrato dove gli efficienti sono l’onosta’ e la trasparenza di intenti.
L’onestà è arte 2.0.
Quasi un anno fa prendevo il bouquet di una mia amica, e nell’afferrarlo mi domandavo chissà cos’è poi, cosa significa realmente dirsi “ti sposo”.
Oggi credo di saperlo.
Ci sono certe frasi che ti rimangono impresse per sempre e mi ricordo quando mi lasciai con G , che una delle mie amiche più care e più antiche, Frafu, mi disse “alice, quando noi arriveremo all’altare, non sarà come per le nostre mamme. Quando noi arriveremo all’altare saremo così convinte e così consce, così in noi, e così sicure dell’uomo che avremo accanto che nulla ci spaventerà più”.
Tra le lacrime, allora non capivo.
Oggi, con un sorriso capisco e aggiungo che quando saremo lì noi avremo inventato una nuova forma di romanticismo, un nuovo modus operandi, una nuova magia che sento crescere forte in me ogni giorno di più.
Il matrimonio cos’è: chissenefrega del vestito — mamma perdonami so che tu mi vorresti in Valentino e protagonista di nozze degne della figlia di un re, e so anche che tu non aspetti altro che questo momento per razzolare il testo vendittiano ” in chiesa, dove tua madre sta aspettando per poter piangere un po’– e degli antipasti e dei fuochi d’artificio e della colonna sonora e di tutto il corollario.
Essere dolci in un bacio anche quando in bocca abbiamo l’amaro. Faticare a credere a qualsiasi cosa, ma guardare ogni giovedì l’oroscopo su Vanity Fair e sull’Internazionale. Cucinare pancakes al mattino e passare domeniche pigre nel letto, tra lenzuola, “clouds porn” e avvinghiamenti vari, tra un cappuccio, un guacamole e una pasta riscaldata. Questa è l’essenza intrinseca che ci contraddistingue.
Cos’è il matrimonio se non una presa di posizione netta verso il futuro, una precisa dichiarazione di intenti dove l’unico obbiettivo è la condivisione quotidiana, è il protrarre una totale promessa di fede e fiducia e fedeltà reciproca, a priori e a prescindere.
Nonostante tutto: in amore e in povertà, anche se scazzeremo per l’educazione dei figli, anche se a volte la convivenza diventerà insofferenza e i miei abiti e le mie scarpe creeranno un disordine scomposto tra i tuoi fogli e il tuo ordine. Se mai, e quando (mai) l’attrazione verso un’altra persona sarà così forte da fare male e voltarsi le spalle sarà più facile che continuare a costruire. Nonostante tutto: io scelgo sempre e comunque te. Finchè morte non ci separi e anche allora, io sarò quel fantasma che fa puzzette dopo aver mangiato troppe caramelle e ti farà il solletico ai piedi per attirare la tua attenzione.
Su una cosa mi sento di giurare: ho una pazienza di ferro e una disciplina da soldato, fedele per sempre.
“Ti vorrò sposare perché sei l’unica persona che voglio guardare quando mi sveglio al mattino e quando mi addormento alla sera, sei l’unico che voglio baciare.perchè dalla prima volta che ho visto le tue mani non potevo pensare di non poterle tenere tra le mie,Ma soprattutto perché quando impari ad amare una persona come io amo te, l’unica cosa che resta da fare è sposarsi”
Ecco, così.
Si le mani sono fredde ma tra poco e’ caldo ed è già primavera. E noi la si affronta a carte scoperte, senza più vergognarsi dei propri sentimenti, delle proprie emozioni, inclusi gli sbalzi ormonali, i picchi di gelosia, i down di malinconia, insomma noi tutte, pacchetto completo.
E ancora sì: le mani sono fredde, il cuore è caldo e domani è già e nuovamente primavera.
Riso con Zucchine, Primo Sale, Fior Di sale alal lavanda e arancio, sfumato alla birra.
2 zucchine
200 gr di primo sale
burro
rosmarino
salvia
cipolla
birra
riso buono carnaroli
brodo vegetale
olio evo
Fare un soffritto usando la birra, un filo d’olio, salvia e rosmarino, cipolla. Tostare qui il riso epr circa 3 minuti. Aggiunger dil brodo, mescolare, aggiungere il sale e le zucchine. Verso il 15 minuto aggiungere un tocco di burro. A fine cottura, a fiamma già spenta, aggiungere il primo sale. servire spolverizzando con del trito di rosmarino, fleur de del e salvia.
12 Comments
Meravigliosa, nelle parole, nelle foto e nella ricetta.
Stamane mi hai svegliata più di tre caffè.
Il matrimonio è proprio questo ….. condividere una vita e non poter fare più a meno l’uno dell’altra ….. nonostante tutto.
Al Valentino, comunque, non devi rinunciare, anche, il giorno del matrimonio sarete solo tu e lui in una piccola chiesa sperduta in mezzo alla Provenza …..
Manu
quel bouquet ti è proprio caduto fra le mani!niente salti, niente lanci mirati, niente parate da buffon…eri lì ferma e puff…ti è caduto perfettamente fra le mani! e così sarà quando incontrerai Azzurro…sarà un puff al cuore.
e all’altare ci arriverai da principessa gipsy! I know!
che dire di questa ricetta….strepitosa e coccolissima!finalmente userò il sale arancio e lavanda…thanks!
super yummy! <3
love love & love
Amarsi, nonostante tutto. Davvero Alice, ha ragione Sybelle, un post così non può che dare una super carica. Per quanto mi riguarda per affrontare queste giornate in cui sembra non ci sia niente che va per il verso giusto, tante piccole cose che invece di raddrizzarsi sembrano fare apposta ad ingarbugliarsi ancora di più.
Poi leggo il tuo post e penso che invece se l’amore va, tutto il resto ci ruota intorno. Che le chiudiamo fuori dalla porta tutte le piccole grandi cose storte, se l’amore c’è. Nonostante tutto, appunto!
Un grossissimo bacio! <3
Fede
<3
In amore vince chi rimane. Chi ti stringe le mani, nonostante tutto, nonostante i problemi quotidiani, nonostante le parole che volano così a cuor leggero…
Un caro abbraccio Alice, con l’augurio che il tuo cuore torni a battere per qualcuno che valga almeno la metà di quel che vali tu.
Marghe
in amore vince chi rimane. nonostante tutto. nonostante le difficoltà, i sospetti e le ansie.
evviva.
e domani è di nuovo primavera…
“Ti sposo non perché ti amo, ma perché ti voglio amare”.
Lo scrisse Otto von Bismarck alla sua sposa.
Con l’augurio che tu possa trovare qualcuno che sia capace di dire queste parole a te…
SP
<3
è proprio bello questo post..io non sono sposata, convivo con due bimbi, tutti dicono che è come se lo fossi (sposata), ma io dico di no..non è la stessa cosa.
il matrimonio mette il sigillo sull’amore con la A maiuscola. Giuri a te stessa e a lui di amare per sempre e di farlo nonostante tutto quello che la vita ti presenterà..perchè l’importante è costruire e farlo insieme e con amore è ancora più bello e divertente 🙂
e la ricetta la proverò!! molto invitante!
Cara Alice,
che bello leggerti con una bella tazza di the e nessuno che mi chiama per chiedermi dov’è quello o mi stiri quell’altro…….
Sono ventidue anni che sono sposata e ricordo ancora come se fosse ieri il braccio di mio papà che mi stringeva mentre mi accompagnava all’altare. Rivendendomi sono molto cambiata da allora (non solo fisicamente). Nella buona e nella cattiva sorte, ci sono stati momenti difficili e momenti spensierati, ma lui c’è sempre stato e non è così scontato. Conosco tanti ma tanti mariti che davanti alle difficoltà sono fuggiti…..
cuori cuori cuori
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